Resoconto dell'incontro del Milleletture di sabato 21 gennaio 2023
Anteprima del raduno (giovedi/venerdì):
improvvisandoci tutti meteorologi, nel timore di paventate e temibili allerte meteo, dopo un tam tam su telegram, abbiamo tutti acquisito sicure competenze nella consultazione dei siti più accreditati, scambiandoci importanti informazioni e meticolosi grafici, al punto che siamo divenuti espertissimi!!
Certo le previsioni ufficiali avrebbero potuto subire l'influenza della danza della pioggia degli alunni di Raffaella, speranzosi in una chiusura delle scuole...ma fortunatamente dalle nostre parti in molti istituti vige la settimana corta...per cui ci è andata alla grande!I
ll primo appuntamento del nuovo anno del Milleletture infatti è stato a dir poco sorprendente!Ben ventotto appassionati lettori sono confluiti ordinatamente e pieni di entusiasmo, nonostante il freddo pungente, nella location convenuta, tutti animati da spirito di condivisione di pensieri, riflessioni, considerazioni...rigorosamente armati del proprio libro-dono, confezionato in molti casi in modo impeccabile, tutti fiduciosi e sorretti dalle più rosee aspettative in merito!!
Sarà stata l'organizzazione del book crossing ad attirare tanti nuovi adepti?Chissà...Intanto dal momento che ero la moderatrice del mese, ed anche la resocontatrice...ho dovuto giocoforza avvalermi del contributo del vice in carica, Marcello, che diligentemente ha eseguito l'incarico di annotare i nomi dei presenti che riporto:Stesy, Mario Luca, Stefania, Marcello, Francesca, Claudio, Claudia, Olimpia, Mirella, Simona, Maria, Adriana, Maria Chiara, Marlen, Raffaella, Federica, Simona A., Monica, Cira, Nunzio, Raffaella, Luisa, Serena, Gigi, Fortuna, Marty, Mariangela.
Il libro protagonista della discussione è stato un classico della letteratura americana: " Il buio oltre la siepe" di Harper Lee.
Il romanzo, ambientato in una cittadina dell'Alabama degli anni trenta, pubblicato negli anni sessanta, rappresenta una miscela esplosiva per le tematiche razziali affrontate che si inseriscono su di un sostrato socio-culturale che ancora ribolliva.Il successo ascritto all'autrice, coronato dal conseguimento del premio Pulitzer, è stato ritenuto consequenziale al suo tempismo nel proporre un rivoluzionario approccio a temi scottanti come la discriminazione razziale, l'emarginazione del diverso, il sistema di istruzione, il ruolo sociale della donna...
Il gdl è stato concorde nel ritenere che punto di forza del romanzo sia l'io narrante rappresentato dalla piccola Scout che incarna l'innocenza e la purezza del bambino, ancora privo delle contaminazioni e delle sovrastrutture dell'adulto, foriere talvolta del pregiudizio alla base della discriminazione.
Del resto, come è stato fatto notare, tale scelta è vincente perché scongiura il deprecabile taglio moraleggiante che sarebbe stato dato al romanzo se la storia, nonostante il potente simbolismo, fosse stata narrata da una voce adulta.
Affascinante il personaggio di Atticus Finch, padre di Scout e avvocato difensore di Tom, un afroamericano accusato, senza prove, di stupro ai danni di una ragazza bianca, Mayella Ewell.
Atticus si rivela un uomo straordinario per la sua integrità per il suo coraggio e per il suo porsi come figura autorevole, accanto alla governante Calpurnia, nei confronti dei propri figli, insegnando loro a sviluppare l'empatia, proponendo un modello di equilibrio e di moderazione, mediando con eleganza tra individualità e relazioni sociali.Il processo che condanna Tom Robinson, vittima di convenzioni sociali terribilmente radicate che conducono la vittima ad accusare innocente, consapevole di sacrificare una vita umana sull'altare della propria rispettabilità, è apparso quasi incidentale rispetto ad un intreccio che punta a focalizzare l'attenzione sulla diversità nelle sue molteplici sfaccettature.
Da qui la discussione sul titolo dell'opera, che in lingua originale è: " To kill a mockingbird", tra coloro che l'avrebbero preferito in quanto evocativo del tema centrale della morte ingiusta di un innocente e quelli che hanno apprezzato il titolo italiano che trova il suo focus sulla paura della diversità che nasce dalla non conoscenza di ciò che si trova oltre la siepe...
Scout, Boo Radley, Atticus sono tutti degli outsider in una società con pregiudizi radicatissimi, ma alla fine sono tutti personaggi vincenti poiché ciascuno a modo suo si pone al di sopra degli schemi sociali e li ribalta, contribuendo ad una crescita personale e collettiva.
La prima parte del romanzo, apparsa inizialmente poco rilevante, alla fine si rivela perfettamente funzionale al fine del romanzo con una circolarità della struttura narrativa che ha riscontrato pieno consenso tra tutti, tranne qualche eccezione.
Il libro è stato apprezzato dalla quasi totalità dei partecipanti, voce fuori dal coro Claudio che, con molto tatto, ha candidamente dichiarato che non avrebbe voluto rompere l'incantesimo creato dagli ammiratori della Lee, esprimendo la sua critica al romanzo che gli ha suscitato poche emozioni...
La media dei voti ottenuti ha consentito comunque al libro di conseguire un otto pieno con grande soddisfazione dei presenti!
Toccherà a Marcello la moderazione della discussione dell'incontro di febbraio che vedrà protagonista un romanzo distopico:"Il nuovo mondo" di A. Huxley.
Il book crossing a conclusione del meeting, al di là delle sorprese riservate, ha suggellato uno spirito di condivisione e di partecipazione, con attese, sorrisi, stupori ed esclamazioni in un clima gioioso che per un attimo ci ha fatto tornare tutti un po' bambini...
La foto di rito è stata scattata da un simpatico "giovanotto" dello staff particolarmente incuriosito/divertito dal piacevole diversivo rappresentato dalla presenza del nostro gdl nel locale...nonostante il numero davvero rilevante di partecipanti, durante la discussione, che immaginavamo piuttosto ardua da gestire, anche alcuni avventori hanno manifestato, con un religioso silenzio e qualche sguardo nella nostra direzione, un certo interesse per la nostra discussione...o erano solo incuriositi dal mucchio di pacchetti regalo in bella mostra sul tavolo???
Non lo sapremo mai!!
P.S.... e che dire della fantastica tazza da tè che mi è stata riservata in quanto moderatrice?
Ehhh la classe non è acqua! Da notare il particolare dell'immagine nel bordo interno...
mai tazza fu più appropriata!!!