Che non si dica che con l'afa si saltano i resoconti!!!
...ma questa volta ho ceduto lo scettro alla mia vice
Marlen che ha brillantemente assolto il suo ruolo anche stavolta!!
Al riparo dalla calura, nell'elegante salone del "Cafè del teatro San Carlo", sabato 22 luglio si è riunito il gruppo Milleletture di Napoli, per confrontarsi sulla lettura scelta per il mese di Luglio "L'uomo nell'alto castello" tradotto anche come "la svastica sul sole" dello scrittore americano Philip Dick.
A proporre la lettura e moderare l'incontro è stato Claudio. Presenti all'incontro Stefania, Mario Luca, Maria Luisa, Maria Chiara, Francesca, Raffaella, Claudia, Federica, Alessandra, Antonella e Marlen.Per aprire l'incontro, Claudio riassume e semplifica la complessa trama del romanzo letto. Il romanzo è basato su uno scenario alternativo del secondo dopoguerra, dominato dalla vittoria di Germania, Giappone e Italia contro gli alleati, e dunque dall'imperversare del nazismo.
Claudio sottolinea lo studio e il lavoro di ricerca dell'autore per scrivere quest'opera, e ci parla dei due libri "cult" menzionati nel romanzo, in quanto consultati e letti dai protagonisti del romanzo: l' "I Ching", realmente esistente, e "la locusta non si alzerà più " opera fittizia, frutto dell'immaginazione dello scrittore, che propone una visione ancora alternativa alla già alternativa visione della storia offerta nel libro.
Mario Luca rimarca a questo proposito il gioco di ricreare "l' ucronia nell'ucronia" e riflette su come nel romanzo si guardi alla sconfitta del nazismo come ad un'utopia.
Federica ci confessa di aver percepito poca angoscia tra i personaggi del romanzo per le condizioni di vita imposte da nazisti e giapponesi, ma Mario Luca considera questa angoscia invece "strisciante" in tutto il romanzo.
Queste considerazioni ci portano a fare riflessioni sulla nostra capacità di adattamento, che Maria Chiara confronta in piccola parte con il nostro adattamento alla solitudine e all'isolamento durante il l'epidemia da Covid. Scendendo più nell'intimo del romanzo e nella personalità dei personaggi, Claudio li definisce tutti personaggi comuni, appartenenti a vari livelli sociali, e che pertanto abbracciano un po' l'intera società, opinione supportata da Stefania, che ritiene siano tutti personaggi molto credibili, anche se inventati, e Mario Luca esprime anche qualche simpatia e antipatia personale, confessando di essere rimasto affascinato dal personaggio di Tagomi, piaciuto ai più, e deluso invece da Juliana, in effetti non risultata simpatica a molti.
Alessandra fa notare quanto nel libro si paventi la terza guerra mondiale, e sottolinea la genialità dello scrittore nello stravolgere l'ordine mondiale.
Soffermandoci poi sulle differenti stampe delle copertine, mi chiedo come mai sulla stampa più vecchia sia in primo piano l'orologio di Topolino, indagando su qualche significato recondito legato all'orologio menzionato nel libro, e prontamente Maria Chiara mi fa notare che essendo "Topolino" un personaggio Disney, ed essendo la Disney una grande multinazionale americana, in questa realtà in cui l'America è stata sconfitta l'orologio di Topolino diventa un oggetto da collezionisti.
Alla votazione finale il libro si è aggiudicato un voto 7, tra voti alti e voti più bassi, tra cui quello di Francesca, rimasta delusa dallo sviluppo del libro, che a suo avviso è stata un'idea geniale ma resa poco accattivante.
Prossima lettura all'orizzonte sarà " La casa sul Nilo" di Denise Pardo, scelta tra le proposte della moderatrice sorteggiata per Settembre, Maria Chiara.
Ci rivediamo presto con nuove storie e nuovi intrecci, ma con la stessa grinta e passione di sempre.