La mia assenza all'incontro di febbraio non ha destabilizzato il gruppo
...la cui organizzazione non lascia spazio ad alcun imprevisto: prontissima ad assolvere al suo ruolo di vice resocontatrice ufficiale, la nostra Marlen ha espletato l'incarico con entusiasmo!
Eccovi il resoconto dell'incontro.
Ed anche questo mese, sabato 17 febbraio, l'appassionato gruppo di milleletture si è riunito per raccogliere le impressioni sulla lettura condivisa del mese di febbraio.
Il libro protagonista del mese è stato "Doppio sogno", un romanzo breve di Arthur Schnitzler, che parte appunto da un sogno che innescherà una crisi profonda nella coppia protagonista della narrazione. Il libro chiama in causa contenuti inerenti alla psicanalisi, delle cui teorie Schnitzler era un attento conoscitore, sia per i suoi studi di medicina antecedenti alla sua carriera letteraria, sia in quanto contemporaneo e concittadino di Freud.
Presenti all'incontro Stefania, Mario Luca, Angela, Alessandra F., Alessandra N., Maria, Olimpia, Peppa, Cristiana, Marlen, Rossella, Alessia, Raffaella, Giovanni, Antonella, Alessandro e Maria Rosaria.
Apre l'incontro in veste di moderatrice Antonella, che descrive il periodo storico ed il contesto in cui è calato il nostro romanzo, e gli attribuisce una struttura circolare, paragonando l'inizio e la fine del romanzo alla struttura di un cerchio che ritorna alla fine sul punto iniziale.
Alessandro prende parola per esprimere per primo il suo gradimento verso il libro, definendolo un libro bellissimo da leggere senza badare alle dietrologie ed ai condizionamenti freudiani, e dicendosi addirittura pentito di aver letto troppo presto, durante la lettura del romanzo, la postfazione che, per fare un parallelismo con il libro, ritiene gli abbia spezzato l'incantesimo e lo abbia risvegliato dal sogno. Alessandro ha rintracciato nel libro una somiglianza con il libro di Svevo "Senilità".
Mario Luca si esprime sul dualismo che scandisce il libro, tra famiglia e mondo esterno, quest'ultimo avulso dal modo totalizzante di viversi la coppia dei protagonisti Albertine e Fridolin.
Un tema dominante nel libro è quello del tradimento, che per Cristiana assume più il volto di una vendetta del nostro protagonista verso la moglie, piuttosto che una reale esigenza personale.
Rossella dice di aver fantasticato, initinere alla lettura, sull'ipotetico finale del libro, e chiede se anche qualcun altro abbia immaginato un finale alternativo al vero finale, che ha lasciato tutti un po' insoddisfatti.
Cristiana ha rintracciato nel romanzo un velato disprezzo verso il genere femminile, dal momento che il protagonista si lascia andare spesso a giudizi poco cortesi sulle donne.
Angela ha apprezzato molto la scrittura del libro, mentre è rimasta delusa dalla trama. Il suo intervento ci fa riflettere su come il libro sia scarno di descrizioni di caratteristiche fisionomiche dei personaggi ( non sono descritti fisicamente nemmeno i protagonisti) mentre sia molto ricco di dettagli legati alla sfera sociale, come una pelliccia indossata o come la casa di una prostituta povera .
Alessandra N. lo definisce "il racconto del disinganno" in cui il protagonista non riesce a superare la sua "ferita narcisistica".
Il libro ha avuto come voto finale un 7 pieno, ed è stato scelto come prossima lettura per il mese di Marzo il libro proposto da Mario Luca "Apeirogon" di Colum McCann