Il resoconto del nostro gruppo è stato redatto stavolta con eccezionale tempestività dalla nostra Antonella che assurge in tal modo, con tutti i crismi e carismi, all'ambitissimo ruolo di resocontatrice del Milleletture!
Seguirà cerimonia ufficiale di investitura!!
In una mattina di fine aprile dal clima autunnale, sabato 20, un folto gruppo di lettori si è riunito al bar Perfectoo in Piazza Bovio, una location diversa, reperita last minute per gentile e risolutiva intercessione di Claudia. Nonostante la mancata disponibilità del San Carlo per quel giorno, un gazebo chiuso ha tenuto al riparo dalla pioggia i 14 partecipanti: Serena, Luisa, Raffaella, Claudia, Roberta, Mario Luca, Stefania, Maria Rosaria, Alessandra, Antonella, Alessandro, Peppa, Marcello, e la new entry Adriana.
Il luogo ha accontentato i palati del gruppo, notoriamente golosi, ed ha permesso la discussione che, come sempre, attira l’attenzione e la curiosità degli altri avventori (stavolta è stato il turno di un uomo armato di Spritz e di macchina fotografica con maxi obiettivo).
Le assenze di Maria Luisa, insuperabile resocontatrice ufficiale, e di Marlen, sua degna sostituta, hanno creato momenti di impasse ai quali ha messo fine Serena chiedendomi, con il suo sorrisone disarmante, di prendere appunti per il resoconto, ignorando le mie perplessità sulla incerta presenza nella mia borsa degli occhiali giusti e producendo con sorprendente rapidità un “foglio di richiesta esami” di un centro medico sul quale scrivere. E non si dica che il GdL di Napoli non è attento al riciclo della carta!
Viene messo a verbale, inoltre, che l’arrivo in gran ritardo di Marcello (il quale, entusiasta di vedermi prendere appunti, si è quasi commosso) ha creato forti sospetti di ritardo volontario per evitare il ruolo con abile manipolazione.
Il libro in discussione, “Il castello errante di Howl”, di Diana Wynne Jones, viene presentato dalla moderatrice Maria Rosaria. La storia racconta le avventure di Sophie, una ragazza trasformata in anziana da una strega. La ragazza lascia la casa e il negozio di cappelli di famiglia e va a vivere nel castello errante del mago Howl, dove affronta molte avventure e scopre anche di avere un potere magico.
Maria Rosaria pone subito l'accento sul senso di responsabilità della protagonista, la quale, in quanto primogenita di tre sorelle e orfana prima di madre e poi anche di padre, si occupa da sempre delle più piccole e non riesce a vivere la vita che vorrebbe. La matrigna, che inizialmente sembra frivola e concentrata su se stessa, si rivela poi pragmatica ed affettuosa.
I lettori sono concordi sul fatto che la maschera della vecchiaia libera la protagonista dai limiti che il ruolo di sorella maggiore le impone e la lascia libera di esprimere rabbia ed opinioni e di manifestare quello che, in fondo, è il suo vero carattere. Nel castello viene accettata, si inserisce in un insolito nucleo familiare, si sente libera e riesce ad essere se stessa; l'apparenza esteriore e le limitazioni del corpo vecchio e dolorante passano quindi in secondo piano.
Alessandro sottolinea come tutti i personaggi abbiano poco spessore, le situazioni siano edulcorate e trattate in maniera superficiale e l'autrice non si soffermi sugli aspetti reali della vita e della morte dei personaggi.
Adriana, new entry del gruppo, legge la storia come viaggio dell'eroe, un percorso di crescita e trasformazione caratteriale della protagonista ed attribuisce il mancato approfondimento dei personaggi all'età preadolescenziale dei lettori target del libro.
Luisa e Serena rilevano una lungaggine del testo, che risulta lento e ripetitivo, soprattutto nella prima parte, con troppi personaggi nella seconda parte e il mago Howl che ha nomi e pseudonimi differenti a seconda dei luoghi, cosa che crea una certa confusione.
I temi dell'amore che sta nascendo tra Sophie e il mago, la gelosia di entrambi, l'affetto dei due protagonisti per le rispettive famiglie e l'invidia risultano appena accennati, con una certa delusione da parte dei lettori, i quali, pur apprezzando lo stile fiabesco, avrebbero preferito qualche affondo emotivo, senza il quale hanno trovato difficile immedesimarsi nella storia.
Il mago Howl, vanitoso ed egocentrico, capriccioso e disordinato, protettivo verso la sorella, i nipoti e i ragni, seduttore per un incantesimo, apparentemente libero e senza reali responsabilità, quando in realtà è anche lui una vittima, rappresenta l'alter ego di Sophie che invece è autoritaria e prepotente per rivalsa, piena di rabbia, senso di responsabilità verso gli altri, familiari o figure incontrate per strada.
Il libro è disseminato di citazioni ed echi di altre opere fantasy e di fiabe: stivali delle sette leghe, spaventapasseri, pomi di ottone, ragazzi che in un istante si ritrovano invecchiati, uomini senza testa.
Voto finale 6.
E’ stato scelto come lettura per il mese di Maggio il libro "Ragazze elettriche" di Naomi Alderman, proposto dalla moderatrice Alessia.