Il giorno 28 luglio, alle ore 19, si è tenuto online l’incontro del gruppo “padovani gran lettori”. Erano presenti, Giulia, Francesca, Donata e Guido. Si è discusso del romanzo proposto da Francesca, appassionata di gialli, “Quel che la marea nasconde” di Maria Oruna, scrittrice spagnola.Ecco in breve la sintesi del romanzo. Judith Pombo, facoltosa imprenditrice e presidente del più esclusivo tennis club di Santander, è ritrovata morta nella cabina della goletta di proprietà del circolo, quando a bordo sta per svolgersi una cena di gala. È stata pugnalata al cuore, ma la cabina era chiusa dall’interno, non c’era nessuno oltre al cadavere e dell’arma del delitto non v’è traccia. La tenente della Guardia Civil Valentina Redondo deve affrontare un caso molto complicato proprio mentre cerca di recuperare un equilibrio e un senso nella sua vita privata, segnata da un recente dramma. Lei e la sua squadra si immergeranno nei torbidi segreti dell’alta società, imparando a conoscere la vittima, donna potente e prepotente, e gli invitati presenti a bordo nella sera fatale: ognuno di loro potrebbe credere, a torto o a ragione, di avere qualcosa da guadagnare dalla morte di Judith.María Oruña in questo romanzo rende omaggio ai classici gialli della “camera chiusa” attingendo in modo forse fin troppo evidente dagli esempi di più illustri giallisti.Il romanzo è risultato di lettura scorrevole e piacevole per tutti. Donata lo ha apprezzato in modo particolare per la qualità dell’intreccio e per la caratterizzazione del personaggio di Valentina, alla ricerca di un nuovo equilibrio dopo la tragedia che le ha fatto perdere il suo bambino e ha interrotto la relazione sentimentale con Oliver. Gli altri presenti hanno mosso alcune critiche: Francesca ha definito il romanzo una sorta di esercizio stilistico, ben riuscito ma privo di originalità. Giulia ha sottolineato l’insistenza dell’autrice nel descrivere i ruoli femminili come attivi e prevalenti rispetto a quelli maschili, passivi e poco caratterizzati: Marco Fiore, il playboy mantenuto dalla moglie; Julian, l’omicida di Judith, dapprima descritto come padre premuroso e preoccupato per le vicende del figlio paraplegico e improvvisamente trasformato in omicida. Il suo movente è apparso inoltre alquanto debole. Oliver, che attende passivamente la decisione della compagna di ritornare da lui. E infine i colleghi di Valentina, tranne la Torres, appaiono agire all’ombra di Valentina.È stato rilevato che l’autrice cita all’inizio di ogni capitolo brevi brani soprattutto di Agatha Cristie, non apparendo all’altezza del suo modello preferito.È stato inoltre criticato che la soluzione dell’omicidio risulti da un’improvvisa intuizione dell’anatomopatologa la quale si rifà alle modalità della morte dell’imperatrice Sissi alla fine dell’800 che, colpita al cuore da un anarchico, non si accorge della ferita e muore due ore dopo. Appare dunque esile anche dal punto di vista medico la trovata di un’analogia con un fatto avvenuto un secolo e mezzo prima, di cui non è chiara la dinamica anche per le scarse conoscenze mediche dell’epoca.Non è stato possibile fissare la data del prossimo incontro, anche per l’esiguità dei presenti. Si propone di farlo in presenza nella seconda metà di settembre. La data sarà fissata attraverso le proposte in chat.Si è deciso che il prossimo libro che sarà discusso è “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda.