Mercoledì, 05 Novembre 2025

La zia Julia e lo scribacchino, Mario Vargas Llosa. 13/10/2023

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18/10/2023 21:36 #64425 da Èle1
La zia Julia e lo scribacchino, Mario Vargas Llosa.Per il mese di ottobre il gruppo si è accordato sulla lettura del romanzo La zia Julia e lo scribacchino, di Mario Vargas Llosa. L’incontro è avvenuto il tredici ottobre, presso La risorta Osteria del Re Fosco in via Cassan a Padova. Erano presenti Beatrice, Silvia P., Elena, Emanuele, Sandro, Silvia S., Guido.Il libro si compone di due linee narrative: una ruota attorno alle avventure e disavventure letterarie e amorose di un giovane studente che lavora come direttore delle Informazioni alla radio Panamericana, l’altra invece è determinata dalla successione di varie ‘puntate’ di romanzi radiofonici scritti dal secondo principale personaggio del romanzo, Pedro Camacho, per la Radio Central di Lima. La componente dei romanzi radiofonici si distingue per una fantasia senza freni che, se nei primi episodi è strutturata in modo comprensibile e godibile per il lettore, nel corso delle puntate diviene sempre più disorganizzata fino a quando negli ultimi capitoli si perde definitivamente in un caos di idee centrifughe che non possono più dar vita a storie coese, ivi compreso il travalico di personaggi da una puntata all’altra e destini cruenti che apparentemente servono allo scopo di ‘eliminare’ i troppi personaggi scaturiti da una mente ormai incline alla follia. Parallelamente alla discesa nella follia dell’autore Camacho, il protagonista Mario acquisisce invece sempre maggior successo letterario, e porta a termine anche il suo progetto matrimoniale, che a ogni modo non durerà che otto anni. Alcuni partecipanti, come Beatrice, hanno apprezzato in toto il romanzo, per la sua fantasmagoria, per la strabiliante invenzione, per la quantità di diverse ambientazioni e vicende collezionate nelle puntate radiofoniche e l’umorismo convogliato anche nell’uso particolare del linguaggio. Qualcun altro, come Silvia S., ha trovato invece disorientante la smoderatezza, la quantità eccessiva di storie, delle quali è difficile tenere traccia durante la lettura, e che provocano il nervosismo di dover tornare indietro di qualche pagina per ritrovare il tal personaggio nella tal avventura e capirne le sorti; anche il linguaggio, che a qualcuno può piacere proprio per l’uso bizzarro di certi ‘pattern’ grammaticali/sintattici, a qualcun altro dà fastidio perché è meno vicino alla nostra lingua, scritta e parlata. Ci sono state poi diverse opinioni intermedie, o inerenti solo a un aspetto del romanzo; Emanuele ha messo in luce l’ipotesi di una scrittura non letterale ma allegorica, attraverso la quale l’autore potrebbe aver creato una connessione profonda tra le due linee narrative, mettendo in risalto attraverso le puntate radiofoniche altro se non una metafora delle varie ‘peripezie’ della vita reale del protagonista, in particolare quando, verso la fine del romanzo, i personaggi delle storie radiofoniche muoiono in malo modo con incendi, terremoti, e altre disgrazie, che potrebbero alludere alla sensazione di sentire la terra che frana sotto i propri piedi quando tutto, nella vita, sembra precipitare (le difficoltà di vivere un amore e/o di raggiungere l’agognato successo letterario, ma anche la fine di quello stesso amore, etc). Questa idea del piano allegorico è adatta, secondo qualcuno, a mantenere una compattezza nel libro (e a non sentire come distaccate le due componenti, delle quali una diverrebbe fine a sé stessa abbassando la qualità letteraria del testo), mentre secondo qualcun altro è troppo difficile da cogliere per poter ‘sentire’ che funziona davvero da collante. Da queste opinioni sul gradimento o meno del libro nel suo insieme o in alcuni tratti distintivi sono scaturite altre tematiche, di cui si è brevemente discusso: la presenza di una componente autobiografica nella trama; il significato del termine “scribacchino” (da cui sono sorte a loro volta questioni sulla traduzione); la ventilata ipotesi di uno scambio tra ruoli nei due personaggi principali come in una sorta di duplice inversione di rotta dei loro destini; la centralità dell’età dell’oro dei cinquantanni; la modernità dovuta al fatto che vengono affrontati o menzionati temi come l’incesto in un romanzo pubblicato nel 1977. In particolare, per quanto riguarda l’elemento biografico nella storia, Beatrice e Silvia S., che avevano un’edizione dotata di saggio critico al termine, hanno riferito che ciò sembra essere proprio dichiarato dall’autore stesso, il quale inoltre, stando ad altre recensioni di suoi romanzi, pare abbia l’abitudine di avvalersi spesso di episodi della sua vita come nuclei centrali attorno ai quali far ruotare le vicende. Rispetto al termine ‘scribacchino’ ci si è interrogati innanzitutto sul possibile significato dispregiativo del vocabolo (in italiano lo è, ma in spagnolo?). Inoltre, zia Julia e lo scribacchino fa riferimento all’amore tra lei e Mario, per cui lo scribacchino sarebbe Mario, o lo scribacchino è invece Pedro, per cui il titolo fa riferimento a personaggi di rilievo, come se fosse (io, Mario), la zia Julia, e lo scribacchino? Questo si ricollega con la constatazione di come i ruoli dei due personaggi, quanto a successo letterario, si invertano progressivamente fino al totale ribaltamento del finale, in cui il povero Pedro autore di capolavori radiofonici si ritrova a ricoprire un incarico che rasenta il ridicolo in una rivista che sta per chiudere i battenti.In ogni caso, al di là dei gusti personali di ciascun partecipante del gruppo, dell’inclinazione o meno ad apprezzare un linguaggio tra il giocoso e il caotico, un’ambientazione distante da quella centro Europea per alcuni motivi ma al contempo vicino alle vicende umane quasi universali per altri, per cui riesce facile o difficile sentirsi coinvolti nei sentimenti dei personaggi o capire le motivazioni che li spingono ad agire in un modo o in un altro, a reagire, soprattutto, in un sistema morale codificato ma non sempre espresso, il romanzo di Vargas Llosa ha portato il gruppo a discutere vivacemente e a trovare connessioni anche con altra letteratura e con altri argomenti, in un incontro animato e interessante.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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