Alle ore 18.30 (con un po’ di anticipo sull’orario abituale) alla Risorta Osteria del Re Fosco, attorno al tavolone della saletta al primo piano, ci sono: Sandro, Enrico, Giulia, Elena, Guido, Beatrice, Silvia, Diego e tre nuovi partecipanti, Sara, Stefania e Paolo. Il libro in discussione è Chesil Beach di Ian Mc Ewan, pubblicato nel 2017. Due giovani neosposi nell’estate del 1962, in un’Inghilterra ancora sessuofobica e bigotta- ignara di essere prossima alla rivoluzione culturale e sessuale del 1968- sono fotografati da Mc Ewan nei momenti che, al termine dei festeggiamenti nuziali, precedono la loro prima notte di nozze. Si tratta della prima esperienza sessuale per i due giovani, attesa da entrambi, pur in modi molto differenti, con grande ansia. Mc Ewan descrive le aspettative, i timori, le speranze di questi ragazzi autenticamente innamorati, ma incapaci di far aderire i loro comportamenti ai loro sentimenti. Nei loro gesti esteriori e nelle loro parole l’amore e il desiderio sono condizionati -fino al punto di venirne alterati- dalle paure, dalla voglia di compiacere l’altro, dal timore di deludere, dal peso delle aspettative anche sociali, forse anche da traumi pregressi. L’autore, con un’ironia ricca di grazia e di garbo, sa indagare, nell’animo dei protagonisti, quell’intercapedine dolorosa e silenziosa fra un mondo interiore ed uno esteriore che non sanno procedere parallelamente : in questo spazio matura fra i due giovani un’incomprensione grave e muta che esploderà improvvisamente e drammaticamente fino alla rottura del matrimonio. Il libro è genericamente stato apprezzato da tutti; la discussione e la riflessione si sono focalizzate su: -l’opportunità, ed eventualmente in quali termini, di definire “esilarante” il racconto; secondo alcuni è invece francamente drammatico; -la figura di Florence: la sua repulsione per la sessualità è solo frutto dell’educazione repressiva o invece ci sono anche aspetti personali (persino patologici) che giustificano i suoi pensieri e i suoi comportamenti? In generale è stato apprezzata la ricostruzione storico-culturale, che è stata giudicata verosimile nel rappresentare una società con una morale sessuofobica, colpevolizzante, gravemente repressiva; -nella scena del tentativo di chiarimento, sulla spiaggia, chi dei due è più incapace dell’altro di aprire uno spiraglio di dialogo autentico? Dove si rompe definitivamente la possibilità di un incontro? -la lingua usata (Paolo ha letto il romanzo in lingua originale) è apparsa curata e raffinata, nonostante un certo manierismo; -Stefania e Diego hanno visto anche il film, alla cui sceneggiatura ha collaborato Mc Ewan: abbiamo riflettuto sul significato della scelta di cambiare il finale rispetto a quello del romanzo. Alle 19.40 la seduta è stata tolta per forze di causa maggiore, la discussione anche sul futuro libro è stata demandata alla chat o eventualmente ad un altro incontro di persona, in data da destinarsi.
By Beatrice M.