L'incontro di Luglio del gruppo di Palermo si è svolto, come concordato, online. Al gruppo questo mese si sono aggiunti due nuovi lettori, Lia e Luciano il cui ingresso abbiamo accolto con grande piacere.
La discussione sul testo è stata introdotta da Alberto, nella qualità di proponente dello stesso, che ha affermato di essere stato colpito dalla trama del romanzo e dalla descritta condizione delle donne nel periodo storico di riferimento. Alberto ha anche sottolineato il rapporto forte che lega la protagonista agli altri componenti della famiglia, indicando in questo rapporto, sia pure condizionato dall'impronta culturale del tempo, la chiave di svolta infine positiva della vicenda umana.
Ciro ha poi portato subito l'attenzione sulla centralità delle figure femminili nel romanzo, non solo quella di Oliva, sottolineando il fatto che quelle maschili sono meno incisive sull'impalcatura globale del racconto. Ha poi sottolineato il fatto che lo stile letterario è sostanzialmente scorrevole, considerazione condivisa dagli altri lettori. Non è mancata la sua usuale osservazione sul "Camillerismo" e sulla, per lui insopportabile, tendenza da parte di molti autori contemporanei di intendere, e mettere in scena, un dialetto Siciliano praticamente inesistente.
Luciano, pur essendosi unito al gruppo da pochi giorni, ha letto il libro ed è intervenuto puntualmente portando la discussione sul tema del contesto culturale all'interno del quale nasce la narrazione; secondo lui tale narrazione potrebbe essere riferita ad un ambito geografico/temporale più vasto rispetto a quello riferito o percepito, ovvero Siciliano o al più meridionale. Luciano ha poi evidenziato il carattere sostanzialmente debole del personaggio del padre di Oliva che, pur nella sua innata saggezza popolare, potrebbe interporsi come elemento negativo nello sviluppo del processo di emancipazione della protagonista.
Lavinia ha riportato il discorso sul tema della famiglia e della mentalità patriarcale diffusa nel periodo storico del testo, che condiziona sia le figure maschili che femminili del racconto e sulla capacita della protagonista di reagire a questo stato di fatto. Ha poi sottolineato la caratterizzazione dell'antagonista nella parte finale del romanzo: quasi smarrito e imbarazzato, incapace di reagire alla visita di Oliva che gli si impone come maestra affettuosa della di lui figlia.
Si è poi sottolineata l'affermazione ricorrente di Oliva del tipo: "Io sono contraria ... " ovvero "Io sono favorevole ... " refrain letterario evocativo di una graduale presa di coscienza, da parte della protagonista, del sistema culturale in cui è immersa e di una conseguente maturazione interiore.
Lia ha sottolineato il rapporto tra i diversi momenti delle vicende narrate e i correlati inserti musicali, agganciati ai primi come musica di sottofondo accostata ai pensieri di Oliva; secondo lei descrivono accuratamente i sentimenti della protagonista.
Si è poi ripresa la questione del rapporto peculiare tra padre e figlia, questione portata a paragone di ciò che capita abitualmente nei rapporti di ogni padre con la propria figlia.
Parte nella discussione hanno anche avuto le impressioni suscitate dal personaggio dell'amica Liliana, del padre di Liliana e del maresciallo dei carabinieri della stazione del paese.
Nel complesso la discussione ha evidenziato una sensazione positiva lasciata dalla lettura del testo ed il gruppo si è riproposto di ritornare, eventualmente in futuro, sulla stessa autrice per sfidare l'impressione avuta.
Solo ora, mentre scrivo questo resoconto, mi accorgo degli anagrammi tra nome e cognome di protagonista e autrice, perdonate il ritardo!!!
Chiudiamo l'incontro riproponendoci di "aggiustare" il nome del nostro gruppo, affinché possa rendere giustizia al tempo dedicato alla lettura.
A presto.