L'effetto Coandă è la tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina.
Domenica 21 novembre i Buddenbook si sono riuniti per il consueto incontro mensile, tenutosi anche stavolta nella cornice del Bistrot Le Serre della Balduina. Come è noto, un record è tale in quanto rappresenta un risultato difficile da battere: se lo scorso incontro aveva battuto di gran lunga il record di partecipanti, questa volta si è tornati nei più consueti canoni delle 9-10 persone. Abbiamo comunque avuto il piacere di dare il benvenuto a una delle nuove arrivate, Gaia.
Secondo l'effetto Coandă, il fluido, muovendosi lungo la superficie, è sottoposto ad una forza di attrito, che rallenta le particelle di fluido immediatamente a contatto con la superficie, e ad una forza di adesione, che le attrae verso la superficie, deviando quindi lo strato di fluido a contatto con la superficie.
Per il mese di novembre era stato scelto il genere del romanzo classico ottocentesco e il libro selezionato è stato
Il rosso e il nero di Stendhal. Renata, che aveva proposto il romanzo, ne ha quindi introdotto la trama e le tematiche principali (in particolare quelle legate al periodo storico della Francia post-Restaurazione e ai relativi rivolgimenti sociali), prima di aprire la discussione.
Le particelle di fluido esterne, a causa delle interazioni molecolari attrattive, tendono a seguire quelle interne. L’effetto complessivo è che gli strati di fluido più vicini alla superficie tendono ad aderire alla superficie stessa, deviando il loro percorso.
Prima dell'inizio della discussione, sono stati serviti i drink (ai più giovani) e il tè alle Signore, desiderose probabilmente di imitare le abitudini pomeridiane delle protagoniste del romanzo di Stendhal. Tuttavia la Cerimonia del Tè ha presentato alcuni intoppi, quando le Signore - dimostrando la solidità dei loro studi Classici e in barba alle conoscenze della fisica di base - hanno con meraviglia sperimentato la cruda realtà dell'effetto Coandă
. Dal momento che solo poche gocce di acqua calda sono effettivamente finite dentro le loro tazze, si è reso necessario intingere le bustine di te sui tavolini stessi.
Con rammarico, ma con il contegno degno di una Madame de Rênal o di una Marchesa Mathilde de La Mole, le nostre Signore non si sono scomposte e hanno dato vita a un interessante dibattito circa la figura di Julien Sorel, definito un po' unanimemente dal gruppo come un arrivista, uno scalatore sociale e un uomo disposto a "utilizzare" le relazioni amorose per gli scopi sopra citati. Abbiamo quindi affrontato il tema dei rivolgimenti sociali della società francese dell'epoca, notando come il romanzo ruoti sostanzialmente intorno agli "espedienti sociali" che di volta in volta Sorel utilizza per compiere la sua scalata: la tonaca di prete prima, la relazione amorosa poi e infine la carriera militare. Un borghese napoleonico rivoluzionario, incastrato in una società neo-nobiliare, costretto a seguire le regole della casta sociale a cui non appartiene, al fine di poter entrare a farne parte: tutti elementi che lo portano a diventare una sorta di "odiatore seriale" (dei nobili, dei poveri, dei borghesi, delle donne, di chiunque incontri), come è stato notato da più parti durante la discussione.
Il libro è stato generalmente apprezzato da tutti i partecipanti, con un paio di eccezioni, che hanno espresso pareri generalmente negativi circa l'apprezzamento dell'opera. Al sottoscritto piace sottolineare come sia una cosa bella e positiva che anche costoro che non hanno apprezzato l'opera (così come quel paio di persone che non hanno avuto il tempo o la forza di terminarne la lettura) abbiano preso parte all'incontro e alla sua discussione, permettendo di arricchirla di punti di vista diversi. (Tutto ciò non accade sempre e non è sempre così scontato).
A seguito della discussione, si è passati a selezionare i libri per il mese di gennaio, che vedrà opere a tema "saggio, cronaca, biografia". Quest'ultima fase dell'incontro si è svolta con notevole e insolita velocità, dovuta al fatto che il sottoscritto avesse espresso la necessità di abbandonare la riunione con qualche minuto di anticipo, delegando la parte finale del presente resoconto a una seconda penna (o tastiera). Tale richiesta, percepita all'unanimità come una violenta minaccia, ha portato a velocizzare le ultime fasi dell'incontro. La vigliaccheria e la pigrizia possono assumere tante forme... <3
Al mese prossimo, per
nuovi consigli di lettura
e nuove scoperte dal mondo della fisica di base!