Martedì, 04 Novembre 2025

Resoconto dell'incontro di Aprile 2020

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24/04/2020 18:34 #43516 da aleinviaggio
Resoconto dell'incontro di Aprile 2020 è stato creato da aleinviaggio
cari tutti,

causa festività varie che un po' tutti tenevamo a trascorrere all'aria aperta ( :S :pinch: :dry: ), questo mese il nostro gruppo si è riunito già sabato 18 per discutere di Cronaca familiare di Vasco Pratolini.

checché se ne dica, i Letturati sono personcine dalla mentalità piuttosto aperta, e lo dimostra il modo in cui siamo venuti a sapere dell'esistenza di questo libello. alla figlia adolescente della nostra Elena ne era infatti stata imposta la lettura a scuola, e tanto lo aveva amato da parlarne alla genitrice, che lo aveva proposto al gruppo, che lo aveva votato e che si era ritrovato a leggere l'opera che al mercato mio padre comprò :huh: :whistle:
piccola digressione sulla nostra Elena. è una donna straordinaria, dotta, divertentissima, gira l'Europa a seguito degli U2 ogni volta che sono in tournée nel nostro continente e deride costantemente la prole e ad ogni incontro ci dà contezza di piccoli episodi tragicomici nella loro vita da teenager :lol: :evil: B) io personalmente la ritengo la mia anima gemella letteraria, perché mai mi ha delusa una sua proposta e mi ha fatto conoscere libri che mi sono rimasti nel cuore. certo bisogna però ammettere che proprio le sue proposte delineano appieno la linea editoriale dei Letturati: #dajearide :whistle: :pinch:

e infatti non è certo un'opera spensierata, quella di cui ci siamo ritrovati a parlare. un'espiazione, come la definisce l'autore stesso, che in essa ripercorre le tappe più dolorose e incompiute del rapporto col fratello morto. una relazione travagliata, dalle circostanze che li hanno separati durante gli anni dell'infanzia, al ritrovarsi incerto e titubante della tarda adolescenza, fino a una complicità più affettuosa ma pur sempre effimera negli ultimi mesi assieme. è un romanzo breve ed essenziale, quello che ci regala Pratolini, minimalista, in cui non c'è una parola di troppo, nulla che non sia assolutamente necessario a comprendere il dolore e l'impossibilità di cambiare le cose che lo dilania. quasi un'opera per fotogrammi, che l'autore ci descrive in maniera precisa, spietata. una ricerca delle proprie colpe, delle proprie mancanze, sulla scia di un amore fraterno che esplode e si consuma alla velocità di una scintilla.

#dajearide, appunto, direte voi. ma come ormai sapete, coi Letturati si ride molto ma di solito non mentre si legge :whistle: siamo un po' bipolari... :evil: :S B)
però il libro ci è piaciuto assai (fatta eccezione per pochi sparuti soggetti insensibili, tipo Ilaria), e ci è rimasta la consapevolezza che sia una di quelle letture che, per i temi trattati e i ricordi suscitati, ci rendono davvero un gruppo.

per il momento passo e chiudo. ci si ritrova a fine maggio. per allora potremo riabbracciarci? difficile. potremo rifocillarci con biscottini e tè nella nostra tana di piazza Bologna? meh. Ilaria potrà tornare a picchiarmi anziché ricorrere a invettive dialettiche dalla dubbia efficacia? chi può dirlo B) :side:

intanto buone letture a tutti e a presto ;)

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25/04/2020 12:55 #43520 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Questi resoconti divengono di mese in mese sempre più di parte e sempre meno obiettivi...:pinch:

Questo primo approccio a Pratolini è stato un successo anche per me: nonostante il tema, non risulta mai melodrammatico o pesante, lo stile diretto, schietto, asciutto aiuta secondo me il coinvolgimento totale del lettore. Dal momento che altri suoi libri più famosi sono però anche più tipici di quel periodo letterario italiano, non credo di leggere altro; cronaca famigliare ha rappresentato una piacevole eccezione e la discussione è stata anche questa volta molto interessante :)

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29/04/2020 13:05 - 29/04/2020 14:01 #43583 da IlariaTata
Risposta da IlariaTata al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Salve a tutti amici de Il club del libro,
quest'oggi scrivo solo un breve commento per spiegare come, il mancato apprezzamento di quest'opera di Pratolini da parte mia, non sia certo dovuto alla mancanza di sensibilità, perché mi conosce sa benissimo che sono avvezza alla lettura di libri dai più definiti come "mattoni tristissimi" :lol: , trovando sempre in questi un'incredibile bellezza :cheer: , tanto che il motto dei Leggermente Letturati (#daje a ride) l'ho introdotto proprio io dopo averlo sentito dal grandissimo Gigi Proietti.
Come spiegato nel corso dell'incontro su Skype (ma tutto ciò è stato censurato da Alessandra :blink: ), ho conosciuto l'attività letteraria di Pratolini negli anni del liceo, quando mi sono imbattuta quasi per caso nel piacevolissimo Le ragazze di Sanfrediano, un testo che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano le storie italiane del dopoguerra e che tuttora reputo come uno dei libri più belli della letteratura del Novecento ma ingiustamente poco ricordato.
Purtroppo inCronaca familiare non ho ritrovato le medesime atmosfere, gli stessi paesaggi né quello sguardo così efficacemente descrittivo che avevo amato così tanto in Pratolini: quello che ho scorto in questo libro, al contrario, è stata una scarsissima delineazione psicologica dei personaggi (a mio parere una delle caratteristiche più importanti di un romanzo), uno struggimento francamente eccessivo e una narrazione decisamente troppo scarna, giustificata senz'altro già dal titolo dell'opera, il cui chiaro intento è solo quello cronachistico.
Ne discende il mio scarso apprezzamento per la lettura (mentre ho trovato maggiormente nelle mie corde il film che ne è stato tratto, soprattutto per un Marcello Mastroianni sempre immenso), il cui unico merito (sempre secondo la mia modesta opinione) potrebbe essere stato quello di rappresentare la situazione dei malati e degli ospedali dell'epoca, poiché è in uno di questi che viene ricoverato il fratello del protagonista.
Spero di essermi spiegata a sufficienza e di aver contribuito a smontare le mai velate critiche che Alessandra indirizza alla mia persona :( : ci sarebbe da chiedersi (a proposito di profili psicologici) perché mai io rivesta un ruolo tanto fondamentale all'interno dei resoconti degli incontri dei Letturati scritti da lei :ohmy: .
E comunque voglio rassicurare tutti che non appena sarà possibile riunirci di nuovo fisicamente, non tornerò a picchiarla come ha scritto nel resoconto (questa sì che è una bugia :whistle: ), bensì mi limiterò (come ho sempre fatto) ad esporre le mie motivazioni con pacatezza: è proprio questo che mi hanno insegnato gli studi in Giurisprudenza, che l'arma migliore per vincere le proprie battaglie resta quella della moderazione, della parola e della disquisizione.
Al prossimo resoconto nel quale, già so, dovrò tornare a difendermi dalle invettive dialettiche di Alessandra, le sue sì ben scarse, immotivate e inefficaci :whistle: :P .
Buon pranzo

Ilaria

“Noi non siamo veri e propri romanzi. Noi non siamo veri e propri racconti. Noi siamo opere complete”

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Ultima Modifica 29/04/2020 14:01 da IlariaTata.

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04/06/2020 13:07 #44238 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Chiedo scusa per l’invasione di campo :) , ma dietro consiglio di Bibbagood e sulla scia di questo simpatico GdL ho letto anch’io il libro e per lasciare un breve commento non credo serva aprire un altro topic sul Forum.

Dunque, non ho ben capito perché – nonostante le sia sostanzialmente piaciuto - Beatrice non desideri leggere altro di Pratolini, ma io intendo seguire il consiglio di IlariaTata e cercherò di recuperare almeno Le ragazze di San Frediano. Perché pur essendo stato il primo approccio, ho davvero apprezzato tanto l’autore.

Tanto da divergere - in merito a Cronaca familiare – proprio dal giudizio di Ilaria, che ravvisa uno “struggimento eccessivo” ch’io invece proprio non rilevato, concordando invece con Bibba e Aleinviaggio sul fatto che lo stile sia tutt’altro che melodrammatico. In una parola, potrei definirlo – se non asciutto - misurato.

E per fortuna, perché il tema marcatamente autobiografico, il dolore di una perdita, il senso di colpa e il desiderio d’espiazione avrebbero potuto pesare come un macigno, trasformando l’opera in una sorta di diario intimo e personale che avrebbe relegato il lettore ad un ruolo quasi di “guardone” delle sofferenze altrui.

La narrazione appunto scarna e per fotogrammi aiuta invece a creare e mantenere una sorta di distacco con la vicenda, senza peraltro volgerla in indifferenza.

Insomma, per me questo è proprio un bel libro: complimenti a chi l’ha proposto!
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04/06/2020 13:37 #44239 da IlariaTata
Risposta da IlariaTata al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Mi dispiace, ma continuo a reputare Cronaca familiare un testo scarno in merito alla psicologia dei personaggi, una cronaca (certamente) che per me non è stata misurata ma, torno a ripeterlo, molto povera.
Ovviamente è solo un parere personale, ma non ho rilevato la declamata asciuttezza di questo testo, quanto un minimalismo che non mi ha permesso di entrare in empatia con alcuno dei personaggi, perché l'autore me li ha rappresentati come "piatti": se frequentassi ancora il liceo direi che non sono personaggi "a tutto tondo", che non si evolvono, ma che rimangono "statici" per tutta la durata della narrazione.
Invece il Pratolini che ho conosciuto ne Le ragazze di Sanfrediano possiede tutta un'altra verve: lì le ambientazioni, i protagonisti sono talmente vivi che paiono voler uscire dalle pagine. È un Pratolini assolutamente diverso quello che ho conosciuto in prima battuta, ma non escludo la possibilità in futuro di tornare ad approfondire qualcun'altra delle sue opere nella speranza di ritrovare quelle atmosfere delle quali mi ero innamorata ;) .
Alla prossima lettura

Ilaria

“Noi non siamo veri e propri romanzi. Noi non siamo veri e propri racconti. Noi siamo opere complete”

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04/06/2020 17:07 #44248 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020

IlariaTata ha scritto: Mi dispiace, ma continuo a reputare Cronaca familiare un testo scarno in merito alla psicologia dei personaggi, una cronaca (certamente) che per me non è stata misurata ma, torno a ripeterlo, molto povera.
Ovviamente è solo un parere personale, ma non ho rilevato la declamata asciuttezza di questo testo, quanto un minimalismo che non mi ha permesso di entrare in empatia con alcuno dei personaggi, perché l'autore me li ha rappresentati come "piatti": se frequentassi ancora il liceo direi che non sono personaggi "a tutto tondo", che non si evolvono, ma che rimangono "statici" per tutta la durata della narrazione.
Invece il Pratolini che ho conosciuto ne Le ragazze di Sanfrediano possiede tutta un'altra verve


Non ho la pretesa, e nemmeno i mezzi, per convincerti del contrario: ci mancherebbe :) ! Come giustamente osservi, sono opinioni e impressioni personali. Credo peraltro anche di comprendere – e in parte forse anche di poter condividere - i motivi sui quali basi la tua tesi.

Tuttavia, se per quanto riguarda l’asciuttezza o ridondanza del testo non ho nulla da aggiungere (c’è chi, per esempio, alle parole dell’inno di Mameli s’intenerisce e chi ne coglie invece solamente la vuota retorica), ritengo non del tutto pertinente il paragone che tu instauri tra due libri tanto diversi tra loro, per genere, ritmo e tematiche. Non metto in dubbio che la tua preferenza possa andare all’uno anziché all’altro, ma la verve che tu dici d'aver riscontrato nell’uno non puoi rimpiangerla nell’altro, perché suonerebbe stonata, laddove l’intento dichiarato è quello di cercar consolazione per la perdita prematura d’un fratello.

Non mi convince poi il discorso dei personaggi, che in Cronaca familiare di fatto nemmeno esistono, perché si parla di persone reali. Ed è possibile che molte persone – a differenza dei personaggi a tutto tondo - non si finisca mai di conoscerle e scoprirle, e che molti aspetti - compresi i motivi delle loro azioni - possano rimanere oscuri o nascosti nonostante la frequentazione e/o la parentela. Sicché, quella "staticità" che tu rilevi potrebbe anche essere conseguenza della scarsa intimità e conoscenza reciproca che i due fratelli hanno praticato o subìto nel corso del tempo.

Spero con questa replica di non essere risultato eccessivamente pedante e ovviamente resto sempre dell'idea di seguire il consiglio di leggere anche altro di Pratolini. ;) Se poi dovesse capitare qualche altra lettura comune, sarà possibile approfittare nuovamente di questo spazio, o deve rimanere riservato ai membri del GdL? Grazie, ciao.
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04/06/2020 20:10 #44257 da aleinviaggio
Risposta da aleinviaggio al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
ma che dici?! ci fa molto piacere vederti interagire col nostro gruppo :) poi, finché dai addosso a Ilaria, per me vale tutto :lol: B)

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04/06/2020 23:42 #44263 da Vanessa
Risposta da Vanessa al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Ahahh che risate che mi avete fatto fare, veramente un resoconto esaustivo e completo di particolari! Mi dispiace aver saltato ma comunque non mi ispirava molto questo libro dico la verità :silly:
Comunque sono contenta che ci rivedremo presto dal vivo e con Goethe! :blush:

"Non può essere ch’io abbia tanta felicità, dopo tanto dolore. È un sogno; un sogno di quelli che ho fatto spesso, di notte, immaginandomi di stringerla ancora una volta sul mio cuore, come faccio ora; credendo di baciarla e sentendo che mi amava e che non mi avrebbe lasciato mai."
Jane Eyre

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05/06/2020 09:55 #44269 da IlariaTata
Risposta da IlariaTata al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Come sempre de gustibus :P Tra le poche certezze che ho vi è quella di non amare i libri che piacciono ad Alessandra :P Vanessa conto su di te per le prossime letture, perché saranno veramente belle :lol:
Buona giornata

Ilaria

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16/10/2021 17:53 #54851 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Resoconto dell'incontro di Aprile 2020
Romanzo molto bello. L'avevo letto ai tempi del primo superiore e ricordavo davvero molto poco, ma sapevo che mi era piaciuto.
Rileggendolo dopo tanti (tanti!) anni, il mio giudizio è immutato: si tratta davvero di un bel libro, nonostante sia Novecento italiano (anche io come Bea faccio fatica a farmi piacere questo periodo storico). Probabilmente mi piace perché è intimo, personale e la guerra non è un vero argomento ma fa solo da contesto storico.
La scrittura di Pratolini è asciutta, diretta, minimalista come dovrebbe essere quella di un giornalista. Il titolo, infatti, è assolutamente perfetto per il libro. Pratolini racconta i fatti, ma non spinge il lettore a provare le emozioni che lui ha provato in prima persona. Non è melodrammatico ma, come dice Lorenzo, misurato. Eppure, nonostante questo, penso che chi abbia avuto nella vita una dura perdita, un problema per lungo tempo con un familiare, un senso di colpa pesante, chi abbia visto una persona cara allontanarsi sempre di più dalla vita per una malattia senza poter fare davvero qualcosa per migliorare la situazione... ecco, se queste cose si sono vissute nella propria vita, penso che sia molto facile immedesimarsi, riuscire a provare una emozione anche forte perché sono tutte comuni agli uomini. L'odio di Vasco per il fratellino in fasce (causa madre) è umano, così come l'attaccamento alla vita di Ferruccio da malato.
Questo forse è uno di quei libri che, se letto a scuola, andrebbe riscoperto da adulti per apprezzare meglio il finale, per quanto drammatico. Le tragedie della vita non hanno età, ma è crescendo che si ha un altro tipo di consapevolezza della morte, del lutto, del senso di mancanza. Per esempio, sono molto sicura che le emozioni che ho provato adesso leggendo le ultime venti pagine, non le ho provate o comunque non con questa intensità quando l'ho letto a scuola.

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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