metti una giornata di sole a Roma, un gruppo di amici tenuti lontano troppo a lungo da un pericolo comune, un classico ottocentesco, teli da mare e l'ombra volubile dei pini di Villa Borghese...
il risultato è un incontro letturato in inedita versione bucolica che ci è piaciuto un bel po'

come è ovvio, essendo prerogativa letturata il disagio spazio-temporale, i primi minuti sono stati di assestamento e di ricerca spasmodica dei vari partecipanti. spasmodica per chi cercava me, Edo e Laura, che, arrivati per primi, ce ne stavamo sdraiati paciosi sotto i pini dopo aver condiviso la nostra posizione gps mentre gli altri circumnavigavano l'enorme Piazza di Siena fissando imploranti i proprio cellulari

tranquilli, alla fine abbiamo raccattato tutti. anzi, tra new entries e Letturati che non si facevano vivi da un bel po' e che hanno scelto proprio l'incontro a rischio Covid per risorgere dalle proprie ceneri, questo è stato il più partecipato dopo l'incontro che ha sancito la rinascita del gruppo ormai due anni e mezzo fa: ben 20 presenti!
l'ambientazione agreste ha contribuito a mantenere calmi anche i temperamenti dei Letturati più litigiosi (non c'è nemmeno bisogno di dire a chi mi riferisco

), e la discussione è stata quanto mai piacevole e viva. abbiamo parlato de
Le affinità elettive di
Goethe, e i partecipanti si dividevano tra:
- coloro che non l'avevano mai letto prima;
- coloro che l'avevano letto almeno due decenni fa;
- coloro che l'avevano letto almeno due decenni fa e ne serbavano un ottimo ricordo, riconfermato da questa seconda lettura;
- coloro che l'avevano letto almeno due decenni fa e non si capacitavano del proprio entusiasmo di allora

;
- coloro che l'avevano letto più volte in italiano, in lingua originale e avevano pure corretto le bozze del manoscritto di Goethe (aka la nostra wonder woman Cri

).
alcuni Letturati hanno trovato le tematiche affrontate assai moderne per un testo risalente ai primi anni dell'Ottocento; altri hanno apprezzato le linee narrative che ricalcavano i legami alchemici e chimici tra i vari elementi; c'è chi ha definito i personaggi "macchiette" (mea culpa!

); chi lo ritiene il libro preferito di sempre; chi ha faticato a finirlo e chi non è riuscito ad andare oltre pagina 22... insomma, tutto come al solito: i Letturati concordano di non essere d'accordo su niente
memorabile il momento in cui il caro Edo, omonimo di uno dei protagonisti del romanzo, senza accorgersene ha assunto una posa che ricalcava il più celebre ritratto conosciuto dell'autore:
se cercate un gruppo di lettura dall'umore instabile e dalle più che variegate personalità, guidato dal motto #dajearideforte, sapete dove trovarci