Sono andata avanti anche io e sono al terzo capitolo della seconda parte (per chi non ha ancora iniziato: non preoccupatevi, sono capitoli abbastanza brevi e molto scorrevoli!) e anche io sto apprezzando moltissimo i dettagli, ti dipinge ogni dettaglio dei luoghi, dei negozi, delle abitudini, però come se stesse proprio descrivendo una scena, senza dilungarsi o appesantire la narrazione, ma facendo in modo che la lettrice riesca a immaginarsi immediatamente il contesto e si senta anche lei completamente parte della storia. A questo proposito sto rivalutando la tecnica di parlare direttamente alla lettrice, tecnica di cui non sono una gran fan perché spesso forzata o che stranamente proprio così mette una distanza con la storia, come se ci fosse il filtro del narratore che ti sta spiegando la storia, ma qui invece mi piace molto, mi sta spiegando la storia, ma la sua storia, come se mi volesse portare con sè e farmi vedere tutti i dettagli che compongono e hanno composto la sua vita.
Nel secondo capitolo della prima parte ho trovato riuscitissima la descrizione dello sfruttamento edilizio, soprattutto in riferimento a come compri una casa, di un determinato valore perché dai per scontate cose che ti hanno convinto a comprarla, tipo la tranquillità, la vista, l'esposizione al sole, e nel giro di un paio d'anni le cose cambiano senza che tu abbia voce in capitolo, ti costruiscono un palazzo a due metri dal tuo terrazzo o un aeroporto a due km.
Nel capitolo 4 sempre della prima parte in una nota c'è un riferimento a una breve opera di Orwell, "Quei bei delitti inglesi di una volta", mi è venuta un sacco voglia di leggerlo
In generale trovo le note veramente interessanti, dando altri dettagli su un'epoca e un contesto ormai passati, nonostante di molte cose in realtà c'è un esatto corrispettivo oggi (la passione del true crime dai giornali ai podcast) o come detto da Alice rispecchiano tematiche in realtà ancora attuali.