Non devi dormire - Giacomo Ferraiuolo
Quante forme ha la paura?
In questa raccolta ce ne sono otto.
La perversione e l’ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero. Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio nei lati oscuri dell’animo umano, provando a far luce sull’ IO nascosto che tutti veliamo. Pagine marcate dall’inesorabile sopraggiungere del male accompagnano la lettura fino a comprendere che l’essere umano non è nient’altro che un semplice ‘involucro malato’.
Passioni violente e ossessioni morbose risiedono in questa raccolta la cui unica regola per il lettore è: Non Devi Dormire.
Il veleno dell'oleandro - Agnello Hornby Simonetta
Pedrara. La Sicilia dei Monti Iblei. Una villa perduta sotto alte pareti di roccia tra l'occhieggiare di antiche tombe e il vorticare di corsi d'acqua carezzati dall'opulenza degli oleandri. È qui che la famiglia Carpinteri si raduna intorno al capezzale di zia Anna, scivolata in una svagata ma presaga demenza senile. Esistono davvero le pietre di cui la donna vaneggia nel suo letto? Dove sono nascoste? Ma soprattutto, qual è il nodo che lega la zia al bellissimo Bede, vero custode della proprietà e ambiguo factotum? Come acqua nel morbido calcare i Carpinteri scavano nel passato, cercano negli armadi, rivelano segreti - vogliono, all'unisono, verità mai dette e ricchezze mai avute. Tra le ombre del giorno e i chiarori della notte, emergono influenze di notabili locali, traffici con i poteri occulti, e soprattutto passioni ingovernabili. Le voci di Mara, nipote prediletta di Anna, e di Bede ci guidano dentro questo sinuoso labirinto di relazioni, rimozioni, memorie, fino a scavalcare il confine della stessa morte. Simonetta Agnello Hornby mette a fuoco un micromondo che pare allargarsi, con un brivido, a rappresentare i guasti, le ambizioni e le ansie di liberazione dell'universo famigliare, tutto intero.
L'aleph - Borges Jorge L.
I 17 racconti contenuti ne L’Aleph (182 pagine) sembrano parte di un grande gioco di specchi. Pur essendo apparentemente slegati l’uno dall’altro, ogni racconto è in realtà collegato a quelli che lo precedono o lo seguono, in una concatenazione di temi ricorrenti (lo specchio, appunto, ma anche l’insondabile circolarità del tempo, il tema del doppio, del labirinto, della colpa e della ricerca di riscatto) e situazioni fantastiche, ma narrate col piglio asciutto e disincantato di chi descrive un evento di cronaca. Borges, nella veste di narratore-autore, riempie le vicende di rimandi fittizi alla realtà, disorienta il lettore facendolo penetrare in un mondo dalle atmosfere rarefatte e dai contorni sfumati ed evocativi. Non per nulla, il termine “borgesiano” è sinonimo di una concezione della vita e della storia, come menzogna, come opera contraffatta. Un’ambiguità di fondo serpeggia tra le storie di Borges; un’ambiguità che fa sì che ognuna di esse diventi metafora, parafrasi di altre storie, veicolo di riflessioni filosofiche e metafisiche. I personaggi di Borges non sono semplici individui, ma assurgono a simboli; come il candido e terribile Asterione, che attende la propria morte in una solitudine grottesca e crudele; o come Pedro Damiàn (protagonista de L’altra morte, affascinante riflessione filosofica sull’irrevocabilità del passato) scomparso dalla memoria di chi lo conosceva, che «nel 1946 morì nel 1904»; o come ancora il protagonista de L’Immortale, dimentico di se stesso e del mondo.
Cento Sicilie - Bufalino Gesualdo; Zago Nunzio
"Dicono gli atlanti che la Sicilia è un'isola e sarà vero, gli atlanti sono libri d'onore. Si avrebbe però voglia di dubitarne, quando si pensa che al concetto d'isola corrisponde solitamente un grumo compatto di razza e costumi, mentre qui tutto è dispari, mischiato, cangiante, come nel più ibrido dei continenti. Vero è che le Sicilie sono tante, non finiremo mai di contarle. Vi è la Sicilia verde del carrube, quella bianca delle saline, quella gialla dello zolfo, quella bionda del miele, quella purpurea della lava..." Il volume, scritto a quattro mani da Gesualdo Bufalino e Nunzio Zago, è il viaggio, pieno di fascino e calore, in una serie di testimonianze letterarie, antiche e moderne, umili e colte, per tentare il ritratto di quest'isola magica di cui tanti hanno parlato e della quale tanto, ancora, resta da dire.