L' ultimo elfo, di Silvana De Mari
316 pagine,
edito da Salani (ebook disponibile)
In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l'ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misericordia, e salvando lui salveranno il mondo. L'elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé - meno magici ma più resistenti alla vita non soltanto sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia. Un tenero e luminoso passaggio dal fiabesco al fantasy.
E' un libro che merita, sembra una fiaba per bambini, ma ben scritta e soprattutto che apre molti spunti di riflessioni su temi del nostro vivere quotidiano. Silvana de Mari ha messo in forma fantasy/fiabesca profonde riflessioni sulla società, sulla diversità e l'integrazione di persone e razze.
Precious Ramotswe, detective
Autore: Alexander McCall Smith
207 pagine
Il libro che nel 1998 segnava l'esordio sulla scena letteraria di Precious Ramotswe, la prima detective del Botswana. Fra avventure divertenti e meno, si delinea il ritratto di una donna coraggiosa, intelligente e sensibile, alle prese con le contraddizioni del progresso nel suo amatissimo paese.
Titolo: Lolita
autore: Valdimir Nabokov
pag 395
Trama: Sarebbe difficile, per chi non ne è stato testimone, immaginare oggi la violenza dello scandalo internazionale, per oltraggiata 'pruderie', che "Lolita" provocò al suo apparire nel 1955.
"Lolita" è non solo un meraviglioso romanzo, ma uno dei grandi testi della passione che attraversano la nostra storia.
Ma chi è Lolita? Questa "ninfetta" è la più abbagliante apparizione moderna della Ninfa, uno di quegli esseri quasi immortali che furono i primi ad attirare il desiderio degli Olimpi verso la terra e a invadere la loro mente con la possessione erotica. Perché chiunque sia "catturato dalle ninfe", secondo i Greci, è travolto da una sottile forma di delirio, lo stesso che coglie l'indimenticabile professor Humbert per la piccola, intensamente americana Lolita. America, Lolita: questi due nomi sono di fatto i protagonisti del romanzo, scrutati senza tregua dall'occhio inappagabile di Humbert Humbert e di Nabokov. Realtà geografica e personaggio sono arrivati a sovrapporsi con prodigiosa precisione, al punto che si può dire: l'America 'è' Lolita, Lolita 'è' l'America. E tutto questo, come solo avviene nei più grandi romanzi, non è mai dichiarato: lo scopriamo passo per passo, si potrebbe dire miglio per miglio, lungo un nastro senza fine di strade americane punteggiate di motel.
Splendore
Autore: Margaret Mazzantini
Pagine: 309
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.
Le relazioni pericolose
Pierre Choderlos de Laclos
pag 379
Romanzo epistolare lucido e amaro, altamente drammatico, implacabile atto d'accusa contro i costumi della nobiltà cortigiana, il libro suscitò grande scandalo nella Francia del XVIII secolo. Laclos presenta il quadro realistico di una società moralmente dissoluta e crudele attraverso gli intrighi intessuti da due libertini senza scrupoli - un visconte e una marchesa - per giungere, attraverso il raggiro e senza la minima cura per l'altrui rovina, all'autentico possesso, fisico e morale, di altri esseri gravitanti attorno al loro mondo.
Il sondaggio si chiuderà lunedì sera alle 00.00
"Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?"
Harper Lee, Il buio oltre la siepe .