Finita ieri sera la terza parte! Il ritorno è stato spettacolare! Trovo anche molto significativo il fatto che Melanie abbia riconosciuto il marito al primo colpo, mentre Scarlett no. Interessante allusione da parte della Mitchell... 
Ho trovato interessante la riflessione di Rossella sull'inutilità degli insegnamenti della tanto venerata madre sul bon ton che si sono rivelati appunto inutili nel garantirle la sopravvivenza in una situazione così critica come la guerra...anche se Rossella è una roccia e nonostante tutte le avversità va avanti e diviene punto di riferimento per tutti...
Certo, come osserva anche la nostra narratrice Ellen non poteva immaginare che il mondo si sarebbe stravolto tanto. Il mondo di prima non aveva la sopravvivenza come obiettivo, erano già in condizioni di sicurezza, quindi dovevano sapersi muovere in società e amministrare, nient'altro. Adesso la priorità è mettere da mangiare in tavola, e Scarlett dopo un primo shock iniziale non si fa problemi a sporcarsi le mani.
Da questo punto di vista mi è piaciuta molto nonna Fontaine, una donna anziana e che ha vissuto periodi anche più bui, perciò sa che cosa significa. Solo chi non ci è passato si scandalizza tanto che certe formalità non vengano più rispettate (la presenza dei chaperon, il fatto che le signore di buona famiglia non debbano lavorare né esporsi al sole, ecc). Interessante come in questo insieme di persone ci siano anche gli schiavi domestici, che si sentono un palmo sopra i braccianti e hanno perciò adottato le stesse logiche classiste dei padroni bianchi.
È paradossale che ancora si pensi ai matrimoni come ad una conditio sine qua non per la realizzazione femminile un problema ora acuito dall sperequazione tra maschi e femmine derivante dalla morte dei giovani "papabili" quelli che si sono salvati non sembrano ,vuoi per una ragione vuoi per un'altra essere oggetto di contesa tra le ragazze... ma forse in Will si nasconde dietro la scorza rozza un cuore di gentiluomo...chissà...
C'è anche da dire che per le donne a quel tempo essere senza la protezione di un uomo era davvero un problema di sopravvivenza, quindi il discorso fila. Cioè, è composto da più fattori: quello delle convezioni, più rigido e ottuso (di certo le donne sanno cavarsela da sole meglio di quanto la gente creda, in generale), quello più pragmatico, che ha una sua ragion d'essere (senza uomini ad aiutare la vita nei campi è doppiamente dura: le donne sono più resistenti, in linea di massima, ma gli uomini hanno più forza fisica), e quello sentimentale... nel senso che, convenzioni a parte, è frequente il desiderio di avere un compagno, anche solo per sentirsi supportata nei momenti in cui hai bisogno di "dare il cambio". 

 Lo vediamo bene come Scarlett riesce a tirare un respiro quando Will appare sulla scena, anche se tra loro non c'è un sentimento di quel tipo ma solo una sana collaborazione.
Will è un personaggio completamente assente nel film e devo dire che è stata una gradita aggiunta, mi piace vedere come a Tara si stia formando una piccola comunità in ripresa e anche di vedere che Scarlett è apprezzata e considerata al pari degli uomini, la sua leadership viene riconosciuta.