Alla confluenza di due mondi quello cristiano e quello musulmano sorge Visegrad, in Bosnia, da sempre città di incontro fra diverse razze, religioni e culture. Ed è qui che nel Cinquecento il visir Mehmed-pascià fece erigere un ponte, diventato un simbolo dell'oppressione perché costruito grazie alla fatica e ai sacrifici di molti cristiani, ma anche una testimonianza della fusione di due diversi mondi. Il ponte è il centro del romanzo di Andric: un grande affresco che va dal Cinquecento alla Prima guerra mondiale e che ha per sfondo una Bosnia romantica, con le sue complesse vicende storiche ma anche con i drammi quotidiani degli uomini che vi abitano. Andric si conferma interprete e commosso cantore di questa terra tormentata.

Che passino sopra fiumi o precipizi, i ponti permettono all'uomo di superare ostacoli altrimenti invalicabili. I loro passaggi obbligati hanno imposto l'urbanistica di intere città e i percorsi di strade e sentieri. Quelli levatoi erano usati come difese di roccaforti e ancora oggi permettono il passaggio di navi. Metafore del primordiale istinto ad incontrarsi e collaborare, non è un caso che alcuni di essi abbiano fatto e ancora facciano storia. Celebre fu quello di barche che Serse costruì sull'Ellesponto, alcuni, come il Ponte Vecchio, sono vere attrazioni turistiche, altri sono simbolo di città, come quello di Rimini, bimillenario, che la leggenda vuole indistruttibile grazie a un patto col diavolo. Senza di essi Venezia non sarebbe altro che un arcipelago di isolotti di zanzare e non è un caso che in quella città se ne trovino alcuni tra i più famosi: quello di Rialto, meraviglioso, quello dei Sospiri, che regalava l'ultimo istante di felicità ai morituri e quello di Calatrava, che quando piove addirittura si trasforma in acquascivolo. Quello sulla Drina è una porta tra due mondi altrimenti distantissimi, collega Bosnia e Serbia, civiltà occidentale e orientale, cristiani e musulmani. Mentre gli eserciti degli imperi asburgico e ottomano lo attraversavano per impalare, distruggere, conquistare e convertire, le persone lo usavano per viaggiare, commerciare, conoscersi, aiutarsi. Sopravvivere insieme in una terra bella e selvaggia, ospitale e dura, meravigliosa e terribile. Quindi attraversiamolo a braccetto di Andric, dal Rinascimento alla fine dell'Età degli Imperi, osservando le tribolazioni interiori degli altri passanti, e gli stravolgimenti della Storia. Vi aspettiamo sul Forum per discuterne insieme.

Autore Ivo Andríc
Editore Mondadori
Pagine 438
Prezzo di copertina 14,00 €
Categoria Classico - D'ambiente - Storico