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Nell'anno 2020, che resterà noto ai posteri, i lettori del Club del Libro hanno deciso di ignorare ogni cattivo presagio ed organizzare ugualmente l'annuale raduno nazionale dal vivo.

Ecco che il giorno sabato 26 settembre ha visto lettori partire da tutta Italia alla volta di Roma, armati di mascherine, gel igienizzante e libri incartati (chi con amore, chi con sadismo). E come se non bastasse, ombrelli e giacche per affrontare il noto clima atlantico di cui gode la capitale. Anche Trenitalia ha provato a fermare l'impresa, bloccando il viaggio dei milanesi, ma verso mezzogiorno la nostra Aleinviaggio, organizzatrice dell’evento romano, riesce finalmente a radunarci tutti nella sala riunioni dell'hotel: romani, napoletani, catanesi, fiorentini, milanesi e udinesi... E si comincia!

Come ogni raduno del genere, tutto inizia con tentativi di collegare la parte superiore del volto dei presenti ai corrispondenti nickname sul Forum e, per i veterani, con abbracci non dati (impresa durissima ma riuscita). Dopo un po’ di saluti e chiacchiere, si parte con la formazione delle squadre per i giochi ed è subito tempo di Cruciverba letterario! A differenza degli anni scorsi, il distanziamento sociale fa sì che non si crei un confabulare di teste attorno ad un tavolo e tentativi di sbirciare le risposte delle altre squadre, ma disperate modulazioni di voce per urlare abbastanza da sovrastare la barriera di distanza e la mascherina, senza spifferare le risposte a chiunque. Alla fine funziona: la concentrazione richiesta per queste manovre ci impedisce di origliare e tutti i gruppi terminano il cruciverba velocemente! Ci fermiamo un attimo per fare i complimenti all'ideatore del cruciverba, dolce metà di Aleinviaggio, che ricorderemo con piacere anche se non abbiamo potuto conoscerlo; soprattutto i veterani, che raccontano come i cruciverba dei precedenti raduni non fossero molto ben congegnati come quello di quest’anno! Incredibilmente solo un gruppo si aggiudica la vittoria, a causa dell'“arcaico precettore”, una definizione che ha destabilizzato tutte le altre squadre. Completato il cruciverba, viene anche consegnato un foglio con vari indizi dietro ai quali si nascono titoli di libri da indovinare, a cui pensare durante tutto l’arco della giornata.

Dopo la traversata dell'Italia e l'intensità di questa sfida, le pance brontolano, e ci rechiamo in sala da pranzo, dove, una volta calate le mascherine, dobbiamo reimparare nuovamente ad associare ai nickname tutti quanti i volti! Tavoli da pranzo enormi ospitano al massimo cinque persone e così la sala, che è tutta a nostra disposizione, brulica di lettori intenti a rifocillarsi prima degli incontri del sabato pomeriggio.

Alla fine del pranzo c'è chi rimpiange di non poter avere una seconda fetta di torta, chi di non avere una mezz'oretta di siesta, chi batte sulla tavola e ordina “un bicchiere di vino di miglio, e lo voglio caldo!". Così ci ricordiamo che Xu Sanguan ci sta aspettando e torniamo nella nostra bella sala meeting, che ormai ha preso la forma di un circolo di lettori anonimi, e iniziamo la discussione del libro che il nostro gruppo di lettura di Roma ha scelto per noi: "Cronache di un venditore di sangue" di Yu Hua, proposto da Anna96. I membri del gruppo di lettura di Roma rompono il ghiaccio per chi non è familiare con i gruppi dal vivo (molti dei presenti infatti vivono unicamente l’esperienza del gruppo di lettura on line), e ne viene fuori una gran bella discussione, animata ed interessante. Ovviamente le riflessioni scaturite dalla lettura del libro sono state moltissime ed è impossibile riportarle tutte in questo resoconto. In un modo o nell'altro, quasi tutti sembrano comunque aver apprezzato il romanzo, forse più per le informazioni sulla la cultura cinese che trapelano dalla vicenda e per il fare grottesco dei diversi personaggi, che per lo stile di scrittura dell’autore. Notiamo che probabilmente ai cinesi il nostro detto "lavare i panni sporchi in casa" non piacerebbe granché e concludiamo che di sicuro questo romanzo ci ha incuriosito ad approfondire la storia e la cultura cinese.

Non vorremmo interrompere la discussione, ma lo facciamo di buon grado per ascoltare tre dipendenti del Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, che ci raccontano come lo stesso è organizzato e tutti i curiosi dettagli sulla scelta e la catalogazione dei libri, sull'inclusione dei giovani nell'ambiente bibliotecario, sulla passione e attenzione che mettono nel loro lavoro. Anche qui la partecipazione è alta, noi lettori vogliamo sapere tutti i dettagli, così le domande si susseguono fino a tardo pomeriggio.

Rimane giusto il tempo per un ultimo gioco letterario: dobbiamo indovinare i titoli dei libri a partire da alcuni passi letti da Aleinviaggio. Non è un facile compito e qualcuno fa notare che un certo “Qualcuno” fondatore del Club non sta dando un grande apporto alla sua squadra nello svolgimento del gioco... Comunque, per fortuna è ora di cena!

Fremiamo e al contempo tremiamo all'idea del dopo cena, ovvero dell’ormai famosissimo e consolidato Book Crossing del Club del Libro. Ad attenderci sul tavolo della sala meeting ci sono più di sessanta libri e sappiamo che l'anonima carta da pacchi in cui sono avvolti cela sia dei capolavori letterari che qualche lettore di buon cuore ha deciso di condividere con gli altri, ma anche delle sorprese potenzialmente sgradite di cui i lettori più malvagi hanno deciso di liberarsi... il Book Crossing si trasforma dunque nella solita roulette russa, accompagnata da grosse risate e scambi (poco alla pari). Alla fine accaparrarsi una di queste meraviglie sembra diventare un segno di distinzione. Partono applausi per i fortunati, qualcuno, doppiamente fortunato... Riemergono così dispute annose tra i veterani, che rimettono in circolo libri ottenuti svariati raduni nazionali prima ai danni di nuovi ignari lettori. Terminato questo bellissimo momento, da bravi lettori, ad una certa ora tutti si ritirano nella propria camera da letto (c’è chi è impaziente di iniziare a leggere i suoi nuovi libri), anche se qualcuno rosica sentendo la musica di una festa ai piani inferiori.

La domenica del raduno nazionale è come sempre all’insegna del relax: una colazione in compagnia è seguita da una riunione in cui parliamo del Club ed è occasione di confronto per i gestori dei gruppi di lettura tradizionali (incontri dal vivo) per parlare dei diversi problemi organizzativi emersi nel tempo e concordare su una linea d’azione unica per migliorare la partecipazione e la comunicazione degli eventi dei gruppi di lettura.

Dopo un breve intervento mirato a raccontare il funzionamento del Forum ai nuovi iscritti che partecipano al raduno, è finalmente ora dell’ultimo e migliore dei pasti del raduno: il pranzo in una fraschetta di Frascati, dove sono serviti numerosi antipasti squisiti e primi e secondi da far venire l’acquolina in bocca. Per chi non è sconfitto dall’abbondanza, seguono i dolci. Durante queste ore si scambiano grandi chiacchiere e si finisce di scoprire l’identità di persone con cui ci si è trovati a discutere già in precedenza nel Forum. I gruppi si mescolano e si ha l’occasione di conoscere un po’ tutti, anche confrontando l’esperienza di chi fa parte soltanto del Forum, di chi frequenta solo i gruppi di lettura e di chi invece sperimenta entrambi.

Dopo il lauto pasto è ora di andare a riprendere i treni e ci si saluta a malincuore, ma non troppo perché sappiamo di poterci ritrovare di nuovo sul Forum con rinnovata voglia di leggere, condividere, crescere!