SINOSSI

L'Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l'impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l'investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. Assassinio sull'Orient Express, apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo.

RECENSIONE

Agatha Christie non delude mai, anche quando si conosce e si è letto già la storia (e in un giallo conoscere il finale, di solito, influisce molto sulla godibilità dell'esperienza di lettura) riesce comunque a coinvolgere pienamente il lettore. Anzi, Assassinio sull'Orient Express potrebbe addirittura rappresentare un raro esempio di giallo in cui dopo ogni lettura lo si apprezza di più, tanti sono i dettagli che spuntano qua e là e che sfuggono a una prima lettura. La grande scrittrice inglese ci ha abituato ad atmosfere in perfetta armonia con la storia raccontata, tanto da renderle una parte significativa della sua narrazione e qui, nonostante lo spazio chiuso e circoscritto di un treno in cui si svolge tutta la storia, non fa eccezione. Il lettore si ritrova a vivere l'esperienza dell'Orient Express, entrando nei vari vagoni letto, spiando dalla porta i movimenti sospetti nel corridoio, ritrovandosi nel vagone ristorante come in una vera e propria sala d'albergo. Ma il punto forte di questo romanzo sono, a mio avviso, i dialoghi, anzi, gli interrogatori. Raramente in gialli contemporanei si riescono a rendere interrogatori tali, dove unicamente tramite essi vengono fuori le diverse personalità e le storie dei personaggi, senza bisogno di allungarsi in digressioni. L'unica pecca, se così si può dire, è la poca presenza di approfondimento psicologico di Poirot, soprattutto riguardo alla decisione finale e di come possa aver riflettuto sul tema principale del libro, ovvero di quanto possa essere giusto farsi giustizia da sé se la legge non è in grado di farlo. Il nostro investigatore sembra qui quasi solo uno strumento, un personaggio un po' freddo che serve unicamente a porre le domande giuste e a offrire le giuste opzioni, ma che non ha sentimenti né opinioni. Può essere giusto così, ma la questione della giustizia è un tema fondamentale e si ha un po' l'impressione che venga liquidato senza farsi troppi scrupoli etico-morali. Rimane comunque un'opera godibilissima, un classico da leggere e rileggere.

[RECENSIONE A CURA DI BIBBAGOOD]

Autore Agatha Christie
Editore Mondadori
Pagine 216
Anno edizione 2017
Collana Oscar gialli
ISBN-10(13) 9788804679387
Prezzo di copertina 12,50 €
Prezzo e-book 4,99 €
Categoria Giallo - Poliziesco - Noir