SINOSSI
Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore.
RECENSIONE
In un'isola deserta, popolata solo da bambini, ci sono tutti gli ingredienti affinché l'umanità (che contemporaneamente sta mostrando il peggio di sé nel corso di un grossissimo conflitto) abbia una seconda possibilità, cosa c'è di più puro e semplice dei bambini? Invece così non sarà, Golding con il suo romanzo fa vedere come l'uomo in se sia intrinsecamente incline alla violenza e alla cattiveria, il branco, qualunque sia la specie che lo forma è sempre pericolosissimo. È quello che scopriranno a loro spese alcuni dei bambini sopravvissuti ad un incidente aereo, i quali dovranno imparare a sopravvivere e convivere, gettando le basi per una nuova forma di governo. La paura è l'ingrediente principale di questo libro, che a seconda delle persone può assumere forme diverse e in questo caso, per i bambini, prende subito le sembianze di una bestia. Ma Golding ci mette davanti ad un importante quesito: chi è la vera bestia? È un libro che non può lasciare indifferente il lettore, lo colpisce e lo lascia stranito, non si può fare a meno di simpatizzare con alcuni personaggi, come il povero Piggy (ennesima dimostrazione del fatto che l'intelligenza altrui fa sempre sentire insicuri, l'intelligenza verrà sempre ostacolata dalla violenza). L'isola delle mosche mostra uno spaccato della società ben lungi dall'essere falso... Appare evidente come l'autore creda che difficilmente l'uomo sarà in grado di migliorarsi, anche se già dall'infanzia si allontana dalla società e da quelli che potrebbero essere presi come cattivi esempi. Sta a noi tirare le somme: c'è ancora speranza per l'uomo?
[RECENSIONE A CURA DI CLAUDIA1221]
| Autore | William Golding |
| Editore | Mondadori |
| Pagine | 250 |
| Anno edizione | 2016 |
| Collana | Collana Oscar moderni |
| Lingua | Italiano |
| ISBN-10(13) | 9788804668015 |
| Prezzo di copertina | 12,00 € |
| Categoria | Azione - Avventura |


Commenti
Attraverso le vicende di un gruppo di ragazzi vengono proposte le più classiche dinamiche di gruppo che prendono forma tra gli adulti: la prevaricazione verbale e fisica; la creazione e la caduta di un leader, che sebbene sembri consolidato, da un giorno all’altro non lo è più, probabilmente perché le basi su cui si poggiava la sua leadership erano tutt’altro che solide; l’improvvisazione e l’iniziativa; la crisi dell’assemblea; la scoperta delle proprie abilità; la bovina accettazione dei più (senza offesa per i bovini): la menzogna e la collusione tra capi: il feticcio del potere; la paura e l’incapacità di gestirla. I ragazzi arrivano a comportamenti estremi perdendo di vista la realtà, il buonsenso e la compassione.
Non ci sono femmine... non credo sia un caso.
Ricorrono lunghe descrizioni dei luoghi, sembra quasi l’autore vi si compiaccia.
Il racconto è un po’ surreale e opprimente, ricordando a volte La fattoria degli animali di Orwell.
La frase più bella: …un tempo in cui la vita era così piena che si poteva fare a meno della speranza.