SINOSSI
Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario. Lo impara a proprie spese un ragazzino, quando a scuola disegna il calamaro gigante, il suo animale preferito, e la classe intera lo deride, perché “non esiste”. Anche se esiste, eccome, è troppo grande e strano per pensarlo vero, infatti fino a ieri l’abbiamo considerato solo una storia. E allora partiamo, insieme a coloro che al richiamo del calamaro gigante, delle storie e della meraviglia hanno sempre risposto: pescatori delle Antille e preti dell’Emilia-Romagna, esploratrici inglesi e spazzini di Pontedera, ragazze che per non calpestare le formiche smettono di camminare, bambini che si calano in un buco dove un tesoro li aspetta da quindicimila anni. A bordo di queste pagine navighiamo alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie della Natura e quindi di noi stessi, perché la storia più incredibile è proprio la realtà.
RECENSIONE
Fabio Genovesi è uno scrittore toscano, originario di Forte dei Marmi. Questa sua provenienza è spesso riproposta nelle tematiche dei suoi libri, dove il mare è sempre protagonista. Si distingue per uno stile moderno e creativo, a volte non convenzionale, che gli ha permesso di vincere il Premio Strega Giovani nel 2015 con il romanzo Chi l'ha vista non è tornato.
Ne Il calamaro gigante partiamo da un flashback della vita di Alessio: dalla sua casa a Forte dei Marmi, viene portato a trascorrere le vacanze estive a casa della nonna, nell’entroterra appenninico. Da lì, incomincia a scoprire quella magia che ci accompagnerà per tutto il libro, facendoci viaggiare attraverso luoghi e tempi diversi che fanno da sfondi ai vari racconti. Grazie al calamaro, figura mitologica e mitica che popola gli abissi marini, impegnato in attacchi alle navi e lotte con i capodogli, faremo un vero e proprio viaggio nella vita. Definirei il libro come un romanzo di formazione, intriso di realismo magico, che ci fa riflettere sui rapporti umani, sull'amicizia e, in generale, sul senso della vita. La vita è come se venisse paragonata a questo animale fantastico, presente ma sfuggevole agli occhi del mondo, tant'è che se troviamo personaggi fermamente convinti della sua esistenza, tanto da dedicare tutta la loro vita alla sua ricerca e al suo studio, altri lo prendono come una leggenda infondata.
Genovesi non usa una struttura lineare nel racconto. Troviamo spesso digressioni temporali e spaziali che seguono le storie narrate dal Calamaro. Unito al suo stile di scrittura, che definirei come un "contemporaneo poetico", questo può spiazzare il lettore che cerca continuità narrativa. La sua prosa, a tratti, mi ha ricordato quella di Alessandro Baricco: la trama è continuamente spezzata da flashback e incursioni in mondi onirici. Pur avendo una gran voglia di leggere un romanzo di Genovesi, visto che rimango affascinato ogni volta che lo sento nelle telecronache del Giro d'Italia parlare delle località attraversate, purtroppo devo ammettere di aver fatto molta fatica a finirlo. Non sono mai entrato in sintonia con il racconto e, in alcune parti, mi ha un po' annoiato. A differenza di quanto mi aspettassi, non sono stato rapito dalla storia. Il pregio principale del libro è senza dubbio lo stile contemporaneo e poetico dell'autore. Il difetto maggiore, invece, è la struttura non lineare della trama che, non consentendo di trovare una continuità nel racconto, ha generato un senso di distacco. Mi dispiace molto, ma voglio darmi un'altra possibilità: mi sono ripromesso di leggere qualche altro suo racconto per lasciarmi trasportare dalla magia che sento quando narra luoghi e leggende.
[RECENSIONE A CURA DI EDO_THEBOSS]
| Autore | Fabio Genovesi |
| Editore | Feltrinelli |
| Pagine | 144 |
| Anno edizione | 2022 |
| Collana | Universale Economica |
| ISBN-10(13) | 9788807896538 |
| Prezzo di copertina | 10,00 € |
| Prezzo e-book | 6,99 € |
| Prezzo audiolibro | 12,95 € |
| Categoria | Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico |

