SINOSSI

Il protagonista di questo libro, il Maschio, è un padre capace di tenerezza e di attenzione, è un marito allegro e appassionato. Ma ha molte altre donne. Relazioni di lunga durata, in cui il sesso è il veicolo primario attraverso il quale passano la comunicazione, l'affetto, la curiosità, la scoperta dell'altro. Il sesso è un pensiero costante, un'ossessione e una consuetudine, un modo per entrare in contatto con il mondo esterno. Più ancora della seduzione e della conquista, più dell'amore che in forme diverse è parte fondamentale di ciascuna di queste relazioni. È questa la separazione del maschio, dunque. Dove per maschio s'intende davvero, genericamente, il maschio di uomo nell'apice dell'età riproduttiva, in un ambiente circostante quanto mai generoso di sollecitazioni e stimoli. E per separazione s'intendono due cose: quella, letterale, dalla moglie, a cui condurrà fatalmente il percorso del libro; e quella, fisica e metaforica, che divide all'interno dello stesso uomo il padre dal marito e dall'amante. Quasi che fosse impossibile conciliare gli impulsi e i sentimenti, quasi che l'unica strada per tenere tutto insieme fosse una rigida compartimentazione, cioè: vivere molte vite.

RECENSIONE

Il "maschio", protagonista e narratore interno del romanzo, padre della piccola Beatrice e marito di Teresa, è un poligamo irrecuperabile. Il sesso per lui è un chiodo fisso: è il mezzo con cui appaga i suoi più bassi istinti ma è anche un modo per conoscere il mondo. Non appena vede una donna prosperosa non può fare a meno di provare a sedurla, e per questo ammette, anzi, quasi rivendica con orgoglio, che il suo è "l'immaginario erotico del maschio meridionale, il punto più basso della scala evolutiva della contemporaneità". Non prova alcun senso di colpa, si definisce "l'uomo senza inconscio", è fortemente convinto che si possano amare più donne nello stesso momento e allo stesso modo, e per questo dà sempre il meglio di sé come padre, come amante e come marito. Vive le sue giornate dedicandosi al proprio lavoro, passando momenti affettuosi con sua figlia e facendo gite nei fine settimana con la famiglia (uno dei numerosi "doveri" della vita coniugale da lui tanto detestati). Ovviamente bisogna aggiungere al tutto le molteplici altre relazioni nei momenti vuoti della giornata. C'è solo una cosa che lo perseguita: la paura costante e ossessiva che sua moglie possa venire a conoscenza delle sue scappatelle. E in effetti, quando i rapporti con la moglie collasseranno, il suo idillio finirà e colei che soffrirà di più di questa situazione sarà la piccola Beatrice, che avrà delle ricadute psichiche. Il romanzo, narrato attraverso il flusso di coscienza del protagonista, è contraddistinto dalla giustapposizione di numerose analessi che riproducono la frammentarietà della vita del personaggio (frammentarietà richiamata anche dal suo lavoro, dal momento che è un montatore cinematografico). La psicologia del protagonista è così approfondita e così unica che costringe il lettore a seguire i suoi pensieri leggendo il libro tutto d'un fiato. Anche se i ragionamenti del "maschio" sono assurdi, contorti e moralmente riprovevoli, ci si appassiona al personaggio e talvolta ci scappa un sorriso quando assistiamo ai suoi misfatti: infatti vengono a galla alcuni quesiti che il protagonista si pone e a cui egli risponde rimanendo fermo nelle sue posizioni, che però instillano in noi un dubbio che ci fa riflettere.

[RECENSIONE A CURA DI PATTYY]

Autore Francesco Piccolo
Editore Einaudi
Pagine 198
Anno edizione 2014
Collana Super ET
ISBN-10(13) 9788806222574
Prezzo di copertina 12,00 €
Prezzo e-book 6,99 €
Categoria Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico