SINOSSI
Sabato 15 giugno 2024. Due e mezza del pomeriggio. Abbiamo un appuntamento con Pupi Avati a Roma. Il più grande regista italiano ci ha invitati a casa sua e abbiamo il cuore in gola che ci batte come un tamburo. Siamo, noi due da soli, davanti al Maestro. Durante le due ore di questo incontro Pupi ci rilascia un’intervista ricca di aneddoti e curiosità su tutta la sua cinematografia. Il libro, scritto a quattro mani, presenta pertanto la nostra analisi – ampia, profonda e dettagliata - di tutti i film di Pupi Avati dagli esordi cinematografici fino a “L’orto americano”, compresi i film per la Tv, arricchita e resa unica - capitolo per capitolo - da tutto quello che Pupi ci ha raccontato a Roma il 15 giugno e poi a Venezia, il 7 settembre 2024, dopo che il suo ultimo film ha chiuso ufficialmente la 81a Mostra internazionale d’arte cinematografica (Francesco Erriquez e Giuseppe Palma). Prefazione di Pupi Avati.
RECENSIONE
Questo libro di Giuseppe Palma e Francesco Erriquez è il più bello che ho letto finora sulla cinematografia di Pupi Avati. il quale ha scritto la prefazione. Il volume analizza nel dettaglio tutti i film del regista bolognese dal 1968 al 2025, "L'orto americano" compreso e anche "Un Natale a Casa Croce", il docu-film che verrà trasmesso dalla Rai entro la fine dell'anno. Una carrellata di ben 55 film, compresi quelli per la televisione, con analisi profonde e poetiche. Gli autori hanno incontrato Pupi Avati nella sua casa romana nel giugno 2024, dove il regista ha rilasciato loro una lunga intervista, e poi a Venezia nel settembre dello stesso anno, in occasione della 81esima Mostra d'arte cinematografica internazionale. È lo stesso Pupi Avati che, in un paio di interviste (una da remoto per AbruzzoWeb e l'altra telefonica), ha elogiato il libro di Palma ed Erriquez dicendo che in ogni pagina del volume c'è qualche cosa in più rispetto a tutti gli altri libri finora pubblicati sulla sua cinematografia, soprattutto per l'approccio sin da subito fortemente affettivo. Ogni film commentato contiene le analisi personali degli autori, che Pupi chiama affettuosamente "i due avvocati", più gli aneddoti raccontati da Avati. Ma non solo. Ogni capitolo è arricchito da scheda tecnica, premi e scene memorabili di ciascuna pellicola. Nonostante la lunghezza del volume, lo stesso si legge tranquillamente nel giro di pochi giorni perché la lettura è avvincente e scorrevole. Ciò che più mi ha colpito è come non sono gli attori ad aver fatto la fortuna dei film di Avati, ma il contrario. Tre esempi su tutti: Diego Abatantuono e Carlo Delle Piane, reinventati da Pupi in ruoli drammatici che porteranno ad esempio Carlo Delle Piane a vincere la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile al Festival del cinema di Venezia nel 1986 (con "Regalo di Natale"). Stessa sorte per Silvio Orlando, che vincerà la Coppa Volpi nel 2008 con "Il papà di Giovanna". Ma poi ci sono anche le "scoperte" in ruoli drammatici di Cristian De Sica ed Ezio Greggio, rispettivamente ne "Il figlio più piccolo" e "Il papà di Giovanna". Il volume è arricchito anche dal commento da parte degli autori delle principali sceneggiature del Maestro. Così conclude Pupi Avati la sua prefazione al libro: "sia il mio cinema che la loro scrittura parlano la stessa lingua, ricorrono allo stesso lessico". È un libro che consiglio di leggere perché accarezza l'anima.
[RECENSIONE A CURA DI LOUISBLANC]
| Autore | Giuseppe Palma |
| Editore | Historica Edizioni |
| Pagine | 404 |
| Anno edizione | 2025 |
| ISBN-10(13) | 9788833376165 |
| Prezzo di copertina | 23,00 € |
| Categoria | Realistico - Cronaca - Saggi - Biografia |

