Ho letto tutte le trame e per rispondere alla domanda di Bea penso che leggerei questi:
Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca ( sicuramente mi incuriosisce questo fattore di cronaca e mi domando cosa può spingere persone a una catena di gesti così estremi.);
Ferrovie del Messico (mi sembra davvero avventuroso! Sarà merito della descrizione di Barbero? XD);
Rubare la notte ( non leggo molte biografie ma quelle poche che mi catturano poi potrebbero finire per conquistarmi e questa sembra una di quelle!);
Mi limitavo ad amare te ( ho scoperto questa autrice da poco da un articolo che riportava una sua intervista ed ero decisa a leggere un suo libro, per cui lo metto in lista

);
Per quanto concerne il complesso dei libri scelti per la candidatura penso anche io che sia stata fatta una cernita che potrebbe allontanare i lettori.
È giusto scegliere i più meritevoli, è bello se questi poi ricadano tra un gruppo di autrici magari in maggioranza e non di soli autori, ma c'è appunto la tendenza a fare passare il messaggio che i libri di spessore sono quelli che parlano di cose tristi e struggenti ( è detto da una che tende a volte ad essere malinconica vuol dire che proprio hanno esagerato

)
Molti temi girano intorno alla guerra, in un periodo in cui non si sente parlare di altro. E non solo, ci sono poi gli immancabili drammi familiari, tra l'altro sempre a portata di orecchio al tg ( io ho smesso di guardarlo, mi tengo aggiornata con articoli sull'attualità più che altro, il minimo indispensabile per non avere attacchi di panico XD).
Trame le cui storie guardano insistentemente al passato e poco al presente, a parer mio .
Anche nella precedente edizione alcuni libri seguivano la stessa scia ma quanto meno erano meglio assortiti, forse.
È difficile sicuramente conciliare esigenza di comunicazione dello scrittore e relativa urgenza con esigenza del pubblico di lettori. Però il premio nasce anche perché i libri che ogni hanno vengono scelti siano uno specchio per il lettore per ritrovare in essi una verità che sta nel nostro presente e in quello che ci accomuna.
Per quanto riguarda l'articolo che hai citato Bea, sono d'accordo quindi con la maggior parte delle cose che fa presenti. Ma se posso fare un'affermazione in proposito e aprire una parentesi, trovo che questi articoli scritti con toni mordaci e caustici, sì volutamente e con uno scopo preciso, siano a tratti controproducenti e anche di pessimo gusto.
Leggendolo sono rimasta davvero spiazzata dal tentativo di minare la credibilità delle opere presentate, così come di chi le ha scelte, e mettendo in discussione ogni intenzione degli autori. sicuramente un invito che incoraggia a non leggerli e per di più scredita uno dei premi italiani più importanti.
Va bene la critica...ma forse un po' meno? XD