Mercoledì, 31 Dicembre 2025

"L'educazione sentimentale" di Gustave Flaubert

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13/01/2021 18:37 - 13/01/2021 18:37 #49419 da Novel67
Conclusa la prima parte (di tre).

Cosa promette, a chi vi si avvicina per la prima volta, questa lettura? Riporto alcuni commenti tratti da anobii: "è come stare a fianco di qualcuno che stia accelerando a folle", scrive uno; "interminabile racconto di un'esistenza insignificante" dice un altro; "vuoto, insipido, senz’anima" aggiunge un terzo; "non succede ASSOLUTAMENTE NULLA!!" conclude snervato un quarto. E di questo tenore ne potreste leggere tantissimi altri.

Anch’io ne avevo lo stesso ricordo. Fu lo stesso Flaubert, d’altronde, a preannunciare: "ciò che vorrei fare, è un libro sul niente". Sicché si potrebbe anche dire che l’intento sia stato pienamente raggiunto.

Ma dalla prima volta in cui lo lessi è passato tanto tempo, e più d'un critico assicura che la prima lettura è come se non fosse mai avvenuta, aggiungendo poi che per apprezzare questo libro occorre prima "aver avuto il tempo di conoscere la vita e di acquisire un certo interesse per i drammi sociali e politici in quanto distinti da quelli personali".

Chissà dunque se è venuto il momento di provare a comprendere perché un libro "sul niente" possa essere ritenuto un capolavoro della letteratura, non solo francese, (Woody Allen, in Manhattan , lo cita addirittura come "una delle dieci cose per cui vale la pena vivere").

Al momento, non mi dispiace affatto. Certo, lo stile di Flaubert è anzitutto descrittivo ("una descrizione infinita, eterna, atomistica, accecante, che occupa tutto il suo libro", secondo un critico del suo tempo) ma al momento non riscontro né pesantezza, né immobilismo: c’è invece vita, su questo pianeta! :) E come la vita reale si configura come successione continua e spesso caotica di eventi ordinari e accidentali, così Flaubert ci mostra una serie di scene giustapposte, apparentemente slegate tra loro, proprio per "mimare" questa vita. Che - dovremo ammettere, in barba a facili slogan - quasi mai si trasforma in romanzo.

Ecco perché L’educazione sentimentale è definito anti-romanzo: perché privo di elementi tipicamente romanzeschi. Niente intrighi, avventure, imprese eroiche e finali edificanti. Ma anche in mezzo a questo "piattume", che non succeda proprio nulla, non lo direi …
Ultima Modifica 13/01/2021 18:37 da Novel67.
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13/01/2021 20:18 - 13/01/2021 20:20 #49423 da Graziella
Risposta da Graziella al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Lorenzo, ciao. E' il terzo post che scrivo in risposta al tuo, le due volte precedenti non sono arrivate. strano.
Io sono arrivata al terzo capitolo a circa 36% del romanzo.
A me piace molto e non trovo che non ci sia nulla, come alcuni critici da te citati si sono espressi.
Qui ci sono degli studenti, un po' perdigiorno, un po' nulla facenti che mi ricordano tanto quelli del movimento studentesco del famoso '68.
Una sorta di bohemiè annoiata e con poche idee in testa. Ernest, a differenza della Bovary, che desiderava tanto andare a vivere a Parigi, con tanti soldi.
Ernest a Parigi riesce ad andarci stabilmente, grazie all'eredità dello zio che gli permette di comprarsi vestiti di lusso, mobili ricercati, stoffe e sete. Ma egli non decolla, non riuscirà, penso nella carriera politica e nemmeno riuscirà a fare il Primo Ministro. "Un uomo senza qualità" , senza vera voglia di farsi quella strada che la madre spera tanto per lui. Egli invece sarà capace di invischiarsi in un amore impossibile, unilaterale per una donna che non potrà mai essere sua.
Sto anticipando cose che non ho ancora letto, ma che penso condurranno a queste conclusioni.
Un romanzo che Proust ha citato parecchie volte nella sua Recherche, un libro molto proustiano anche se scritto cinquanta anni prima.
Ripeto a me piace molto e continuerò a leggerlo dopo l'intervento chirurgico che mi attende sabato. Poi potremo continuare a parlarne. Per ora sono ferma al capitolo 3, come ho già detto.
Non mi aspettavo il tuo post, tanto è vero che avevo rallentato e ho letto anche l'ultimo romanzo di Carrisi, finito ieri notte.
Mi sono fatta arrivare "Doppio sogno" un libro che voglio leggere, perché sono morbosamente attirata dai fatti esposti così artisticamente da KubricK nel suo ultimo film. L'idea da cui è partito il regista è quella del romanzo che io grazie a voi ho scoperto esistere.
Posso assicurarvi che Schinzler non ha mai conosciuto Freud, sono sicurissima perché ho guardato nelle note a fine Biografia vita e opere di Freud, scritta da Jones dove sono riportati nomi di persone, fatti e luoghi che riguardano Freud. E' invece possibile che Freud, leggendo "Doppio sogno" abbia ancora commentato la genialità degli artisti, che spesso nei loro romanzi anticipano le scoperte degli scienziati. Freud era un grande lettore di tutti gli scrittori della sua epoca che trattavano di problemi psichici, ai quali lui era interessato per la sua teoria psicanalitica. Dopo la lettura del "Doppio sogno" vorrò dire la mia.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 13/01/2021 20:20 da Graziella. Motivo: Sistemazione del testo.
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13/01/2021 20:43 #49425 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Ciao, Graziella: scusa se sono andato troppo oltre con la lettura, ma ho accelerato tanto perché pensavo d'essere rimasto troppo indietro rispetto a te :)

I giudizi negativi che ho riportato sono di comuni lettori: è vero però che anche la critica del tempo non accolse con entusiasmo l'uscita del libro.

Proust invece scrisse un saggio sullo stile rivoluzionario di Flaubert, che di fatto anticipa il romanzo del '900.

Per quanto concerne Schnitzler e Freud, ti assicuro invece che ebbero un carteggio e si incontrarono pure di persona: basta digitare su Google i due nomi, e ti si apre un mondo ;)

Spero infine che l'intervento di sabato vada per il meglio: mi spiace tu non stia bene e ovviamente ti auguro pronta guarigione e buona continuazione con la lettura.

Ps: quello che tu chiami Ernest credo invece sia Frederic ... :cheer:

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19/01/2021 13:08 #49614 da Graziella
Risposta da Graziella al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Hai ragione Lorenzo. come al solito mi invento i nomi. certo Frederic. Sono arrivata all'inizio della PARTE TERZA. a me questo romanzo piace è particolare e se si vuole guardare a fondo c'è anche politica e l'esistenza di questi giovani un po' sbandato è ben raccontata. Vi compare una parte si società di giovani "lazzaroni" che sicuramente sono piaciuto a Proust.
Sul doppio sogno e sul suo autore, ti posso assicurare che quello che scrivono su Googol non è sempre il "verbo divino" passami la frase. Io possiedo in confezione telematica tutti i dieci volumi delle Opere di Freud edizione Boringhieri; ho fatto passare gli indici molto ben curati e non ho trovato nulla che abbia un ben che minimo riferimento a Schitnitzler. Sicuramente Freud aveva letto "Il doppio sogno" e lo aveva apprezzato esprimendo anche ammirazione sugli artisti scrittori che giungono a delle conclusioni psicologiche e stati d'animo umani, che la scienza, impiega tanto tempo per scovare, scoprire e dimostrare per poi farne un a teoria.
Freud ha sempre ammirato questo genere di scrittori, che all'epoca, sulla base del vento "psicanalitico" che girava nei migliori salotti ebraici, ci tiravano fuori dei racconti bellissimi.
E' il caso anche di Otto Ranck, allievo amato da Freud, iscritto nella società di psicanalisi, uno dei primi, povero in canna, che aiutato da Freud con solo la laurea in lettere scriveva di psicanalisi, aveva clienti. Per lui ci fu la discussione a Vienna se per praticare la professione di psicanalista ci voleva la laurea di medicina. Mentre il gruppo americano, la pretendeva, i viennesi ammisero fra le loro file anche i non laureati.
Tornando invece al "Doppio sogno" non l'ho trovato particolarmente introverso. Si tratta semplicemente di un uomo qualunque, senza qualità, il nostro Fridolin che si mette in cerca di avventure per punire il sogno non privo di un forte sadismo e odio, che la moglie fa su di lui.
Insomma una coppia in crisi, la donna che sogna avventure surreali di carattere fortemente sessuale, mentre Fridolin cerca sesso pericoloso. Niente di che.
Kubrick fa di questo racconto un capolavoro che comprende la sessualità femminile e maschile, la depravazione, il potere, la vecchiaia. Mettendo in scena un film capolavoro.
Il racconto invee è abbastanza scialbo.
Mi hanno detto che dovrebbe essere carino la Signorina Else. Mi viene in mente che un argomento del genere in mano a Sweig avrebbe fatto scintille.
Ora sono tornata a casa. Non ho mai smesso di leggere, però per postare con un minimo di decenza dovrei prendere appunti mentre leggo, cosa un pochino più difficile, per come sono messa.
Appena finisco Jo Nesbo, riprendo l'Educazione sentimentale. Non ho ancora capito quale sia la morale dello scrittore.

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20/01/2021 17:46 #49686 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert

Graziella ha scritto: Sono arrivata all'inizio della PARTE TERZA.


Brava: vedo che non hai perso tempo :) Siamo praticamente alla pari: io sono al terzo capitolo della parte terza.

A questo punto ci possiamo ritrovare qui per un commento finale sul romanzo di Flaubert, mentre rimanderei ogni altra considerazione su Freud e Schnitzler al topic apposito. A presto ;)
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23/01/2021 14:42 #49782 da Graziella
Risposta da Graziella al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Ciao Lorenzo, ho letto il primo capitolo della terza parte. Interessante qui tutta la parte storica dell'insurrezione che non ho ben capito se è quella del 1848, nella quale mandano a casa Luigi Filippo e proclamano una seconda Repubblica. mentre quella descritta da Hugo, nei Miserabili, deve essere quella del 1930.
Purtroppo anche qui in Flaubert non trovo quella descrizione di fatti storici tipica di Tolstoj in Guerra e Pace.
Le pagine di cui Frederic e la Marescialla sono a Fontantanbleu (luogo vicino a Parigi che conosco benissimo) mi ricordano molto le passeggiate di Albertine e il Narratore, nei Guermantes, la stessa atmosfera, la stessa voglia di fare piccole escursioni, spesso concluse in qualche ristorante. Sembra proprio che Marcel abbia amato queste pagine al punto di riprodurle con il suo stile e la sua sensibilità narrativa unica irripetibile, sognante, dopo averle assimilate e fatte proprie.
Il romanzo di Flaubert continua a piacermi molto.
Passo la mano.....:blink: :blink: :blink:

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23/01/2021 16:47 #49787 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert

Graziella ha scritto: Ciao Lorenzo, ho letto il primo capitolo della terza parte. Interessante qui tutta la parte storica dell'insurrezione che non ho ben capito se è quella del 1848, nella quale mandano a casa Luigi Filippo e proclamano una seconda Repubblica.
Purtroppo anche qui in Flaubert non trovo quella descrizione di fatti storici tipica di Tolstoj in Guerra e Pace.

Si, è l'insurrezione del '48. Ti dirò: io sono contento che Flaubert non sia un altro Tolstoj :) Anche a me è sorto comunque spontaneo il paragone, e credo che la differenza derivi da una diversa concezione dell'individuo di fronte alla Storia. In Guerra e Pace, i personaggi prendono parte agli avvenimenti, o perlomeno se ne interessano e tentano di comprenderli e di spiegarli; ne L'educazione sentimentale, invece, Frederic Moreau, fedele al suo modo di essere, è solo spettatore di quegli avvenimenti, che nemmeno tenta di comprendere, per pigrizia o disinteresse. Da qui una descrizione sommaria, frammentaria e ingarbugliata della vicenda, come se anche noi la vedessimo solo attraverso gli occhi di Frederic.

Intanto io ho concluso il libro. È piaciuto molto anche a me e cercherò di lasciarne un commento al più presto. Ciao ;)

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24/01/2021 16:19 #49804 da Graziella
Risposta da Graziella al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Finito il libro. giuste le tue considerazioni.
Non ho potuto fare a meno di pensare al goethiano Wether, d'altra parte citato nel romanzo dallo stesso autore. Vedasi l'amore con Madame Arnoux , eroina romantica, rinunciante, con una ambiguità di fondo: il protagonista rinuncia a possederla perché teme non possa piacerle e quindi preferisce mantenere il ricordo. I personaggi come in Ghoethe, si presentano sempre più frantumati anche nelle pulsioni e nei motivi nascosti, sono decisamente antipatici, nascosti, negativi, messi giù dal ogni piedestallo romantico.
Flaubert fa un romanzo di denuncia della meschinità e delle illusioni dell'animo umano, facendo vedere la differenza tra la parola da una parte ed il sentimento e l'azione dall'altra parte.
Come avevo già detto a livello di sensazione e qui lo ribadisco, una parte "dell'educazione" prelude alla concezione successiva di Proust per il tempo sprecato all'impegno di qualcosa di utile o di nobile, prima che perduto nella memoria. In Proust comunque, domina alla fine la positività del protagonista, mentre Flaubert lo demolisce fono in fondo: solo madame Arnoux può dire in modo ridicolo nel finale: "che perfetto cavaliere" perché comunque l'autore ha già dichiarato l'ambiguità di questi e la donna non ha mezzi per capire.
Vanno rimarcate le considerazioni finali dei due amici: nella vita non avrebbero avuto niente di meglio delle risate delle prostitute, allorchè adolescenti, si presentarono al bordello con un mazzo di fiori.

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25/01/2021 18:28 #49845 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert

Graziella ha scritto: Non ho potuto fare a meno di pensare al goethiano Wether, d'altra parte citato nel romanzo dallo stesso autore ...


Mi piace questo confronto - apparentemente azzardato - col giovane Werther, che pure sembrerebbe non azzeccarci nulla col realismo flaubertiano :) .

Ma il sentimento che lega Frederic Moreau a M.me Arnoux, per certi versi, potrebbe davvero ricordare quello che lega Werther a Carlotta. Eppure, chissà perché, anche nelle scene più tenere, poetiche e romantiche si ha costantemente l’impressione che Flaubert si stia prendendo gioco di loro. E anche di noi, della nostra ingenuità e forse anche dei nostri “ideali”.

Frederic Moreau è infatti l’antieroe per eccellenza: la mediocrità fatta persona, incoerente nelle azioni, incostante nelle passioni. Egli soprattutto impiega (spreca?) il suo tempo ad aspettare. Che gli eventi prendano improvvisamente una piega a lui favorevole; che qualcosa o qualcuno intervenga a rendere possibile l’impossibile.

Ma L’educazione sentimentale non è un romanzo d’amore, e neppure di formazione, se per formazione intendiamo una crescita o una maturazione personale. E’ semmai il romanzo della delusione e della disillusione; pressoché inevitabili, quando – a distanza di anni – ci si trova a fare i conti con i sogni e le speranze della giovinezza. Anche perché molti di quei quei sogni e di quelle speranze già recano in sé il germe del fallimento: ch’è poi l'inevitabile fallimento del romanzesco al cospetto della realtà.

Eppure, lo devo ammettere, io non ho provato alcuna antipatia per questo antieroe letterario. Forse perché in alcuni tratti mi ci sono rispecchiato: ognuno, in fondo, spreca il tempo a modo suo. Intanto, però, ho avuto modo di rivalutare una lettura che anni addietro m’aveva alquanto annoiato, forse perché non l’avevo compresa fino in fondo. Stavolta invece mi è piaciuta, e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di condividerne le impressioni. Quando arriverai a Maupassant, fammi un fischio B)
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25/01/2021 19:16 #49850 da Graziella
Risposta da Graziella al topic L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Lorenzo guarda che per ben due volte Flaubert nel romanzo cita il Werther: in una conversazione fra i due, Fredric dice che avrebbe apprezzato anche le frittelle di Charlotte.
Non so bene cosa c'entri, io a 20 anni ho letto il "Giovane Werther" e non ricordo niente, altra cosa le "Affinità elettive" che ho amato immensamente.
Non dimentichiamo che il "realista" Flaubert, appartiene alla corrente romantica, se pur si può considerare un precursore, in qualche modo, di Zola.
Fra alcuni giorni attacco con Salambò. Frutto di un viaggio dell'autore in Tunisia.

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Avatar di Mrosaria Mrosaria - 31/12/2025 - 17:19

Ciao a tutti, mi sono iscritta per provare un'esperienza di lettura condivisa. Buon anno insieme!

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Ciao a tutti,Sono una lettrice non molto assidua, mi sono appena iscritta con l' intento di farmi ispirare da voi dai vostri consigli.

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Scusatemi ieri ho sbagliato ed addirittura confuso il giorno l'incontro era il 28 e non il 29. Quindi vorrei prepararmi per il prossimo mi dite dove posso trovare le informazioni, grazie.

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Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

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