Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Un amore" di Dino Buzzati

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20/02/2018 18:33 #34729 da Novel67
"Un amore" di Dino Buzzati è stato creato da Novel67
Ho aperto questo thread nella sezione dedicata ai classici, ed ora ho appena terminato un libro del 1963: sarà un classico? Dubito, ma per affinità lo inserisco comunque qui.

L’amore? È una maledizione che piomba addosso e resistere è impossibile.

Un amore, di Dino Buzzati, è il mio primo Buzzati. Forse anche l’ultimo, se è vero – come scrivono - che il resto della produzione letteraria dell’autore appartiene ad un genere che per definizione (“fantastico … con vicinanze al surrealismo, l'orrore e alla fantascienza”) non è nelle mie corde. Qui invece è tutto molto realistico, “tanto nella ricostruzione delle dinamiche affettive o nell’esplorazione della pulsione carnale, quanto nei luoghi in cui si situa la vicenda”. Anche nell’idea ispiratrice, aggiungerei, se è vero che Buzzati stesso soffrì d’un amore infelice; e nella scrittura, che spesso sacrifica e scarnifica la punteggiatura sull’altare di un flusso di coscienza che definirei ossessivo e delirante (certo molto distante dall’eleganza di Virginia Woolf).

La vicenda ricalca un po’ quella di Senilità, di Italo Svevo. Lui (Antonio), 49 anni, è professionista affermato e persona “rispettabile”; lei (Adelaide), di quasi trent’anni più giovane, soltanto una prostituta. Ma un incontro occasionale fa scoccare l’amore. Un amore però a senso unico: nel senso che è lui - e soltanto lui - a perdere la testa per lei, cinica e bugiarda. Una passione incontrollata e incontrollabile, che porterà il protagonista a perdere dignità ed autostima, facendolo però anche sentire “vivo”.

Lui era un cavallo di giostra e a un tratto la giostra si era messa a girare in modo pazzo più svelta sempre più svelta e a farla girare così era lei, era Laide, era autunno, era la disperazione, l’amore. E così follemente girando lui cavallo aveva perso la forma di cavallo non era più che un festone bianco vibrante, una vibrante cortina di colore bianco a frange dorate, non era più lui, era un essere che nessuno prima conosceva e col quale comunicare era impossibile perché lui non stava ad ascoltare nessuno, non poteva ascoltare, egli ascoltava soltanto se stesso sibilare nel vento, per lui nulla esisteva fuori che lei, Laide, quella spaventosa precipitazione, e nel vortice egli non poteva neppure vedere il mondo intorno, tutta la restante vita anzi aveva cessato di esistere, non esisteva più, non era mai esistita, il pensiero di Antonio era interamente succhiato da lei, da quella vertigine, ed era un patimento era una cosa terribile, mai lui aveva girato con simile impeto, mai era stato così vivo.

Ma se mai si è stati così vivi, può essere l’amore una maledizione? E’ una domanda che mi sono posto mentre leggevo. E benché il finale abbia lasciato sostanzialmente irrisolta la questione, dentro di me penso che anche per Buzzati e per Antonio, oltre che per il sottoscritto, sia comunque preferibile sentirsi vivi. Sicché, nonostante tutto, potremmo sempre rispondere che un amore, ogni amore, è sempre degno d’essere vissuto.

Un’altra domanda è rimasta però per giorni senza risposta: questo libro mi è piaciuto? Alla fine, propenderei per un sì, ma con riserve. Per quanto sia una storia di passione, la storia non appassiona: la Milano che fa da sfondo alla vicenda è respingente; il linguaggio è crudo; i personaggi sono tanto lontani tra loro quanto da noi; i loro sentimenti non sono puri. Lo stile però, quasi disadorno nella sua apparente semplicità, affascina, conquista e coinvolge e il racconto è talmente sincero da sembrare … “vivo”. Insomma, dietro i muri della città e dietro le righe d'ogni pagina, si sente un cuore che batte. E solo per questo, meriterebbe d'essere ascoltato. Voto 7,5
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24/02/2018 13:41 #34809 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Un amore" di Dino Buzzati
Ieri sera ho preso in mano Un amore di Buzzati e ne ho letto circa 100 pagine, una più una meno.
Non sono d'accordo con il tuo parere sulla descrizione mi pare tu dica poco curata che fa l'autore di Milano.
Milano è proprio così, io ci ho abitato e vissuto e lavorato per 30 anni. abitavo in una via che dava proprio sull'Arco delle pace. La via Garibaldi che Buzzati descrive era proprio così, case povere scalcinate, abitate da operai e sottoproletariato. Ho frequentato molto la zona Brera e via Palermo, pieno di vita e di artisti. (allora). La via Garibaldi è stata saccheggiata negli anni 70 da imprenditori con pochi scrupoli, i residenti hanno dovuto andarsene nelle periferie, abbandonando le loro case in affitto.
Per il resto concordo con te, il povero Antonio, è messo male, ma tutto sommato gli sta bene, è un egoista che alla fine, nonostante le molte occasioni per mettersi con una donna del suo livello, si sceglie questa una "sballona".
Volevo dire che l'amore non è quello provato da Antonio per Leida, appunto gli innamorati devono anche godere della loro libertà e della possibilità di sviluppare la loro vita lavorativa e intellettuale senza l'ostacolo dell'altra persona, che all'occorrenza, se è a sua volta innamorata, deve farsi da parte.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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24/02/2018 14:51 #34811 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic "Un amore" di Dino Buzzati

Graziella ha scritto: Non sono d'accordo con il tuo parere sulla descrizione mi pare tu dica poco curata che fa l'autore di Milano.


Sbagli, Graziella: non ho detto che la descrizione di Milano è poco curata, ma solo che l'immagine è respingente, perché certo della città non vengono descritti gli angoli più suggestivi.

Su Antonio sarei anche d'accordo nel dire ben gli sta, perché in fondo al suo sentimento c'è anche un po' di ipocrisia, nonché di egoismo. È però anche vero che Laide rappresenta per lui non un ripiego, ma un ideale (la giovinezza che si fugge tuttavia, la passione che riaccende nuove emozioni, ti riporta in vita e ti apre nuove possibilità): cosa che una donna del suo "livello" non avrebbe più potuto rappresentare.

E poi consideriamo che non sempre all'età anagrafica corrisponde la medesima maturità di pensiero e tantomeno di sentimenti: e qui, tra i due, Antonio è senz'altro il più giovane e ingenuo. Ed è questo, in fondo, che gli impedisce di aprire gli occhi; ma è anche vero che ad occhi chiusi si sogna meglio.
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11/05/2021 20:01 - 15/05/2021 12:42 #52831 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Un amore" di Dino Buzzati
Votato come libro del mese per il gruppo dei Letturati, con Davide avevamo voglia di parlare più esaustivamente di questo libro in una discussione apposita. Lui lo ha già finito, io lo devo ancora iniziare   Visto che sostiene che sia tra i libri più belli che ha letto, ho aspettative alte (per quanto possano essere alte le mie aspettative per un libro di un autore italiano   ). Lorenzo e Graziella ne avevano già parlato qui , anche loro in termini entusiastici. Se qualcuno al momento è a corto di letture e ha tanta voglia di recuperare questo romanzo, può farmi compagnia nella lettura. O se chi lo ha già letto vuole dirci che ne pensa, sarebbe interessante avere qualche altro parere :-)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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11/05/2021 22:03 - 11/05/2021 22:07 #52832 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Un amore" di Dino Buzzati
Ho letto il bel commento di Lorenzo. A me il libro è piaciuto tantissimo, l’ho letto in pochissimi giorni (e non è una cosa frequente per me, come si sa  ). Avvertenza: non leggete se volete evitare spoiler (altrimenti dovrei mettere tutto nel formato spoiler, ma mi secca).

Ho apprezzato anzitutto la rappresentazione dell’ossessione amorosa che colpisce Antonio, il protagonista. La tecnica del flusso di coscienza, che di solito non mi appassiona particolarmente, in questo caso mi sembra perfetta per descrivere le infinite contraddizioni, le fissazioni, i tormenti di una mente ossessionata.

Mi è piaciuta molto anche la figura della prostituta, Laide. L’autore non assume mai il suo punto di vista, ma la sua personalità e la sua miseria emergono, a mio avviso, dagli eventi e dalle conversazioni con Antonio. La “vita parallela” da lei creata (ballerina, modella, viaggiatrice) a un certo punto mi ha fatto pensare che fosse pazza, ma invece corrisponde probabilmente solo ai suoi sogni.
Il rapporto tra Laide e Antonio è pieno di contraddizioni e incoerenze. Vicinissimi “fisicamente", lontanissimi emotivamente, ma entrambi essenzialmente miseri, infelici, incapaci o impossibilitati ad avere una relazione amorosa “normale”.

Ho trovato poi molto interessante e coinvolgente il percorso emotivo di Antonio. Dall’indifferenza verso l’amore, che precede l’incontro con Laide, al ridicolo tentativo di controllare questo sentimento (mi ha fatto pensare a una canzone dei Rammstein, che dice più o meno “Amore Amore // Tutti vogliono solo addomesticarti // Amore Amore // alla fine [finiscono] impigliati tra i tuoi denti”) fino al crollo totale, completo, incontrastato.  

Concludo questi pensieri confusi commentando quello che ha scritto Lorenzo sull’amore come esperienza, in fin dei conti, positiva perché fa sentire vivo Antonio. Io la vedo un po’ diversamente. Se Antonio si è sentito vivo in quel periodo è perché la sua vita era vuota e misera prima (alla fine si dice per l’appunto che il suo pensiero costante era la morte). Ed è proprio la miseria della sua vita prima di Laide che “crea” l’ossessione per lei. L’ossessione, cioè, nasce dal tentativo di riempire il vuoto. Ma nell’ossessione amorosa, in sé, non c’è nulla di positivo. Salvo a ritener positivo semplicemente il contrasto alla noia, come diceva Leopardi: “l’uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace veder qualche novità ancorché brutta”. 

Sono riuscito a citare i Rammstein e Leopardi insieme, quindi posso ritenermi soddisfatto
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11/05/2021 22:40 #52833 da vanna
Risposta da vanna al topic "Un amore" di Dino Buzzati
L' ho riletto qualche tempo fa e commentato in un salotto letterario e lo ricordo abbastanza bene.La trama per me è autobiografica anche se la moglie di Buzzati ha smentito di aver ispirato il personaggio della Laide di cui è innamorato pazzo il protagonista , il travaglio interiore di Antonio è ben espresso a livello psicologico con una scrittura davvero insuperabile.
Ricorda il rapporto fra Emilio ed Angiolina in Senilità di Italo Svevo.
L' unico appunto che mi sento di fare è che l'ambiente dove Antonio incontra l'amore ormai appartiene al passato e sono oggi diverse le dinamiche che regolano la mercificazione sessuale,ma a parte questa piccola impressione personale il romanzo merita davvero!

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14/05/2021 00:31 #52855 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Un amore" di Dino Buzzati
Sto al 46% e nonostante la brevità credo di fermarmi qui :-( L'ultimo 10% l' ho letto velocemente, leggendo a malapena un paragrafo a pagina nella speranza che cambiasse qualcosa, ma niente, tutto uguale, pagine tutte identiche. A me appare scritto malissimo e non si può neanche accusare il traduttore, ma il problema è proprio la narrazione, la storia, completamente vuota. Un concetto di amore ripetuto a non finire caratterizzato da una assenza di emozioni e da una superficialità pazzesca. Bo, forse lo si apprezza in determinati periodi della propria vita, e a me adesso non dice nulla se non che sto buttando tempo leggendolo. Il gruppo di lettura si riunisce tra due settimane, e se si vedono di nuovo online e nei prossimi giorni recupero un po di pazienza, magari riesco a costringermi a finirlo.

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14/05/2021 08:54 - 14/05/2021 08:55 #52856 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Un amore" di Dino Buzzati

bibbagood ha scritto
A me appare scritto malissimo e non si può neanche accusare il traduttore, ma il problema è proprio la narrazione, la storia, completamente vuota. Un concetto di amore ripetuto a non finire caratterizzato da una assenza di emozioni e da una superficialità pazzesca.

Non concordo sull'assenza di emozioni. Semmai c'è nel protagonista un eccesso di emozioni, l'incapacità di gestire un sentimento mai provato. L'assenza di emozioni è forse nella "superficie", nell'apparenza di voler apparire "immune" a una forza che, invece, lo sta distruggendo.
Anche se riferita a Laide io dubito che ci sia in lei assenza di emozioni... Anche qui si tratta di un'apparenza, poiché i suoi veri sentimenti e pensieri non possiamo conoscerli.
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15/05/2021 11:11 #52873 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Un amore" di Dino Buzzati

bibbagood ha scritto
A me appare scritto malissimo e non si può neanche accusare il traduttore, ma il problema è proprio la narrazione, la storia, completamente vuota. Un concetto di amore ripetuto a non finire caratterizzato da una assenza di emozioni e da una superficialità pazzesca.

Non concordo sull'assenza di emozioni. Semmai c'è nel protagonista un eccesso di emozioni, l'incapacità di gestire un sentimento mai provato. L'assenza di emozioni è forse nella "superficie", nell'apparenza di voler apparire "immune" a una forza che, invece, lo sta distruggendo.
Anche se riferita a Laide io dubito che ci sia in lei assenza di emozioni... Anche qui si tratta di un'apparenza, poiché i suoi veri sentimenti e pensieri non possiamo conoscerli.

Invece la cosa che i dà principalmente fastidio è proprio la superficialità e la poca importanza che Buzzati dà al sentimento dell'amore. Il protagonista dice ogni due parole che è innamorato, ma ovviamente non lo è, quello che prova non ha assolutamente niente a che fare con l'amore, è semplicemente e un uomo di mezza età, solo, che riempie il vuoto della sua vita con un'ossessione. E trovo veramente fastidioso che Buzzati cerchi di farlo passare come amore. L'amore ha a che fare con dei sentimenti, che come tali hanno bisogno di un'evoluzione per discostarsi da istinti e sensazioni, e qui non c'è nessuna evoluzione. L'amore, come qualsiasi sentimento, prevede un coinvolgimento verso un'altra persona, presupponendo quindi il conoscere l'altra persona, avere elementi che giustifichino il perchè si provi quel sentimento. Qui non c'è alcun coinvolgimento dei confronti di Leida, è un sentimento che lui prova solo per sè stesso, per autocommiserarsi da una parte e cercare di dimostrare a sè stesso che la sua vita non è cosi inutile come invece appare, ma di un coinvolgimento verso Leida non c'è il minimo cenno. La maggior parte del libro ruota a film mentali che si fa lui di gelosie campate in aria (e appunto, la gelosia non ha assolutamente niente a che fare con l'amore per definizione), che non sono tanto gelosie che dimostrano un sentimento verso di lei, quanto la sensazione di fallimento che lui prova verso se stesso. L'amore è un sentimento che alla base ha il rispetto verso l'altro, cosa qua del tutto assente. E non c'è manco passione, ruota veramente tutto solamente alla crisi di mezza età del protagonista, espressa manco troppo bene.
Tra le altre cose che trovo veramente tanto fastidiose sono il ripetersi ogni due pagine di lui che guardare l'orologio!! Cioè, sono almeno una decina i scene fino adesso in cui l'autore o ha fatto solo copia incolla oppure era talmente annoiato lui stesso dallo scrivere sto romanzo senza senso e tutto uguale che gli mancavano le idee e non si è reso conto di scrivere più e più volte la stessa scena!

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15/05/2021 13:05 #52875 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Un amore" di Dino Buzzati
Visto che il mio obiettivo ormai è difendere il romanzo a prescindere ( ), ti dico che invece se continui a leggere ti rendi conto che alcune delle cose che hai scritto non corrispondono alla realtà (del romanzo). 

Poi in generale non sono d’accordo sul fatto che la gelosia sia estranea all’amore. E non credo neanche che Buzzati faccia passare per amore la vicenda che descrive. È un punto di vista su un sentimento di cui non credo si possa dire “amore è questo, amore è quello”. 

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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