Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Due" di Irène Némirovsky

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20/10/2021 20:37 #54942 da bibbagood
"Due" di Irène Némirovsky è stato creato da bibbagood
Con altre/i utenti pensavamo di leggere intorno al 10 Novembre questo libro della Nemirovsky :-). Sono circa 230 pagine, magari qualcun'altra è interessata ad unirsi! 
Della Nemirovsky ho già letto qualcosa, e anche se la sua opera più famosa, Suite francese, non mi ha entusiasmato molto, in generale è una autrice che mi piace e son curiosa di leggere un altro titolo della sua lunga bibliografia :-).

Adelphi lo presenta così:

«Chi meglio della signora Némirovsky, e con un’arma più affilata, ha saputo scrutare l’anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?» scrisse, all’uscita di questo libro, il critico Pierre Loewel. Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando «il lato sordido della vita», soffocando quella «parte d’ombra» che ciascuno si porta dentro. Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda che ne costituirà il filo conduttore: «Come avveniva, nell’unione coniugale, il passaggio dall’amore all’amicizia? Quando si cessava di tormentarsi l’un l’altro per volersi finalmente bene?». Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i suoi personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta sicurezza dell’amore coniugale. A volte, certo, alcuni di loro rimpiangeranno «l’ebbrezza triste e folle dell’amore», e a quasi tutti accadrà di inoltrarsi, almeno per un po’, nelle vie perigliose dell’adulterio; ma il tempo riserverà loro una sorprendente rivelazione: che quell’«essere due» che del matrimonio costituisce l’essenza e «il flusso discontinuo, lento e possente dell’amore coniugale» conferiscono alla coppia una sorta di invincibilità.


"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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05/11/2021 10:00 #55329 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Due" di Irène Némirovsky
Mi unisco anche io molto volentieri  Irene Nemirovsky è una delle mie autrice preferite e sto cercando di recuperare tutti i libri che ha scritto. Due è in libreria già da un po'! Speriamo che non deluda nemmeno questa volta 

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05/11/2021 10:27 #55331 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Due" di Irène Némirovsky
Mi piacerebbe molto, non ho letto niente della scrittrice ed è un nome, il suo, che da ultimo mi si presenta sempre. Purtroppo non mi posso unire a voi, perché appena termino la lettura in corso mi devo immergere nella complicata lettura (almeno dai commenti che sto leggendo) del libro del mese.
Buona lettura.

MEMENTO AUDERE SEMPER

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08/11/2021 15:50 #55445 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Due" di Irène Némirovsky
Ho iniziato la lettura con qualche giorno di anticipo e ho letteralmente divorato 60 pagine  come pensavo l'atmosfera in cui si viene calati è sempre la stessa, estremamente simile a quella di altri suoi testi che ho già letto: il libro è ambientato nella Parigi dell'immediato primo dopoguerra e si parla di ventenni borghesi molto benestanti, tendenzialmente annoiati e senza una sola preoccupazione al mondo se non quella di piacere e divertirsi. Come al solito quando il dramma vero non c'è, i borghesi se lo creano da soli   e infatti la relazione tra Antoine e Marianne sembra avere proprio questo scopo, aggiungere un po' di brio a vite altrimenti piatte e monotone (cattiverie gratuite, allusioni, giochetti vari ecc ecc)

Siccome ho letto 60 pagine in un'ora direi che il libro mi sta piacendo, ma in realtà le tematiche fin ora toccate sono davvero troppo simili a quelle di altri suoi libri per poter dire che  questo testo mi tocchi davvero nel profondo (ad esempio si parla della fugacità della gioventù e della bellezza, che è un tema molto ricorrente nei suoi scritti). Per quanto a me lo stile di scrittura di Nemirovsky piaccia sempre molto ( la tendenza al melodramma non mi disturba affatto) inizio a pensare di dover selezionare meglio i suoi libri sulla base delle trame, altrimenti rischia di finire come con Maugham: una volta letto un libro gli altri sembrano delle copie più o meno riuscite.

Detto ciò, resta una lettura molto scorrevole e piacevole quindi non penso che avrò problemi ad arrivare alla fine  

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10/11/2021 10:15 #55486 da Anna96
Risposta da Anna96 al topic "Due" di Irène Némirovsky
Ho praticamente finito il libro   quindi me la canterò e suonerò da sola finché Beatrice non ci darà il suo prezioso contributo.

Alla fine, nonostante l'abbia letto praticamente in due giorni, devo dire che è sicuramente il libro della Nemirovsky che ho meno apprezzato tra quelli che ho letto. Il cinismo viene portato davvero all'estremo, forse troppo per i miei gusti. Il pro di questo cinismo spietato rispetto a quello di Maugham è che almeno Nemirovsky se la prende indistintamente con uomini e donne, senza lasciare indietro nessuno  

Però bho. Sono perplessa. Più che un romanzo d'amore come viene spacciato nel retro di copertina (e di amore in questo libro non ce n'è mezzo grammo, provare per credere) mi è sembrato un testo sull'ipocrisia della borghesia francese della prima metà del '900. I matrimoni infatti sono tutti di convenienza e di convenzione sociale, fatti perché alla fine, anche se non lo si vuole, ci si deve sposare lo stesso. Le ragazze possono godersi la vita come preferiscono ma solo finché non scatta l'ora X (circa 24 anni, pare) oltre la quale diventerebbero non più giovani spensierate ma zitelle senza speranza. Insomma, nel libro ci sono matrimoni conclusi per tanti motivi, ma sicuramente l'amore non è uno di questi (e comunque anche quelli pochi matrimoni dettati da sentimenti di affetto finiscono per essere fagocitati dall'ipocrisia della vita borghese).

Tutto ciò è piuttosto chiaro sin dalle prime pagine e non è che nei suoi precedenti scritti Nemirovsky fosse stata così magnanima verso il matrimonio, però qui ho trovato il suo accanimento un filino eccessivo: i personaggi diventano delle macchinette, privi di qualsiasi capacità di provare emozioni e sentimenti non egoistici. L'immobilità di questa classe sociale è sicuramente un altro grande tema del libro (mi ha ricordato gli indifferenti sotto certi punti di vista) che però ha reso estremamente prevedibile l'evoluzione della trama. Avendo capito a pagina 100 come sarebbero andate le cose il resto del libro l'ho letto senza particolare interesse, annoiandomi anche un pochino perché empatizzare con i personaggi è letteralmente impossibile.

Ovviamente, come suo solito, ci deve essere almeno un personaggio che ha un rapporto conflittuale con la madre, non ne sono rimasta per niente stupita :D

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10/11/2021 10:22 #55487 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Due" di Irène Némirovsky

Ho praticamente finito il libro   quindi me la canterò e suonerò da sola finché Beatrice non ci darà il suo prezioso contributo.


 
Io ho iniziato puntualissima stamattina a colazione Per ora ho letto solo 3 capitoli, sicuramente si ritrovano già dalle prime pagine tratti caratteristici di questa autrice, sia nello stile, che nel descrivere personaggi annoiati o problematici. Darò contributi più preziosi quando sarò andata un po´ più avanti

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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10/11/2021 20:19 #55499 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Due" di Irène Némirovsky
Scrivo solo per confermare che ho iniziato anche io
Ho letto solo i primi due capitoli, ma per ora trovo una bella scrittura e una interessante capacità di indagare i rapporti familiari (non so perché mi ricorda vagamente Moulin Rouge di La Mure).

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10/11/2021 22:35 - 10/11/2021 22:36 #55500 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Due" di Irène Némirovsky
Ho iniziato stasera e ho già letto i primi due capitoli.
Non so se vi è capitato ma con il primo capitolo mi è venuto in mente Romeo e Giulietta per il discorso “sarà ancora notte o è già giorno?”, con il secondo capitolo mi è tornato alla memoria il romanzo di Maupassant Pierre e Jean per la rivalità dei fratelli.
Comunque, avendo letto solo Il ballo dell’autrice, noto che anche qui qualcosa pare esserci: matrimonio non idilliaco, madre che non ama un figlio (Antoine) e un padre che, almeno fino a ora, mi sembra un po’ assente.
Mi è piaciuta la parte in cui si intuisce l’amore del padre per i libri, mi è sembrata una descrizione da “book lover”:

A volte prendeva un volume a caso, non lo leggeva ma lo apriva appena un po’ e lo respirava, come si annusa il bouquet di un vino, poi lo rimetteva al suo posto, esattamente, e ne cercava un altro.


Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
Ultima Modifica 10/11/2021 22:36 da mulaky.

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11/11/2021 12:50 #55504 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Due" di Irène Némirovsky
Sono arrivata al capitolo 13, e per agganciarmi a quel che ha detto Anna, penso che la presentazione al libro che ne fa Adelphi (primo post) sia più che precisa: «Chi meglio della signora Némirovsky, e con un’arma più affilata, ha saputo scrutare l’anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?»

Forse la generazione dei giovani degli anni Venti è una generazione diventata individualmente adulta troppo presto e che vuole quindi rimandare il momento di diventare socialmente adulti; gli uomini vogliono recuperare la gioventù che hanno perso partecipando troppo presto al trauma della guerra; le donne sono angosciate di non sfruttare al meglio la normalità a cui son tornate, di non cogliere quegli attimi che hanno imparato essere fuggevoli, aspirano a una vita bella, normale, stabile.

Oltre a ciò, trovo interessante l´interrogarsi da parte delle diverse generazioni di coppie sull´amore, sulla passione e sull´amicizia. Un rapporto può vivere tutte queste tre fasi, a volte è difficile conoscerne i confini o più che altro è difficile accorgersi di esser passati allo stadio successivo della relazione; si vorrebbe che la passione rimanesse più a lungo, si rimpiange di non averla vissuta al meglio; ma ci si rende anche conto che lo stato che dona più tranquillità d´animo e serenità è quando si raggiunge un sentimento di amicizia con il/la partner.

Ogni volta che leggo la Nemirovsky penso che sarebbe interessante leggerne una autobiografia, che purtroppo non abbiamo (se si esclude Il vino della solitudine); sia per capire l´evidente problema che ha con la figura genitoriale, sia per capire meglio che cavolo di delusioni amorose deve aver vissuto e perchè già a 30-35 avesse tutti questi rimpianti, questo approccio così pessimista sulla fugacità della gioventú.
 

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11/11/2021 21:01 #55508 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Due" di Irène Némirovsky
Io sono al Cap. 5 (naturalmente non sto leggendo i commenti precedenti) e temo che la storia stia prendendo una inquietante piega Dawsonscreekiana. Spero di sbagliarmi.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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