Mercoledì, 05 Novembre 2025

"La valle dell'Eden" di John Steinbeck

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09/01/2022 16:23 #56827 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck
Furore è del 1939, grande successo, anche presso di noi de CDL quando lo abbiamo letto come lettura del mese mi pare tre anni fa in luglio. 
"East of Eden" preferisco il titolo originale al quello tradotto in italiano). Il motivo di pare ovvio che mi pare suoni "A Est dell'Eden"
Il Romanzo è del 1953, uno Steinbeck più maturo più "maturo" che comunque dichiara che: 
"tutto quanto aveva fatto prima era solo in preparazione di tale romanzo"
che riportano le sue esperienze fatte in California.
Siamo ancora nella valle del Salinas, ampia tra colline e pianura. Un terra particolare: per quattro anni ci sono piogge abbondanti, per alti tre anni piogge medie, e poi la siccità più nera, che crepa il terreno ormai senza erba, e rende gli animali magri e affamati.
Molti dei coloni, venuti a prendersi della terra, quando c'è la siccità non reggono alla fame e molti di loro abbandonano le love fattorie e se ne vanno. 
Il racconto di questi fatti è scritto in un modo splendido, con un linguaggio essenziale ma non certo privo di poesia e di bellezza, pagine che ti trasportano dentro al libro, le parole di Steinbeck ti affascinano, è come ascoltare musica.
Poi compare il primo personaggio, Samuel Hamilton,  siamo circa nel 1850, viene dalla Scozia con la moglie Liza.
Hamilton per mancanza di esperienza e e anche perché i terreni migliori sono già stati occupati, si fa assegnare dei terreni in collina, i peggiori,ma Hamilton è un uomo allegro, buono, dalle mani d'oro, inventa apre un magazzino di ferramenta e inventa parecchi attrezzi per la lavorazione della campagna. Non brevetta nulla, così le sue invenzioni arricchiscono gli altri, i furbi, quelli che ci sanno fare. Hemilton è anche mani d'ora per far partorire le donne, così come fa con le mucche e con altri animali.
Dal Connectiut invece arriva un certo Cyrus Trank sempre verso il 1840, con una moglie che morirà dopo aver dato alla luce il figlio Adam. 
Cyrus Trank è un tipo molto strano, secondo me, ha fatto il soldato semplice per un giorno, perché subito è stato colpito da una scheggia di una bomba che gli ha portato via una gamba. Fine del servizio militare e della guerra.
Quando si parla di guerra bisogna pensare al periodo che va dal 1862 al 1900 che comprende la guerra civile americana e la prima Guerra Mondiale. Queste date non risultano dal romanzo ma vengono dedotte all'inizio del volume dall'introduzione di Luigi Sampietro.
Ritorno a Cyrus Trank, un tipo come ho già scritto molto particolare, ha la mania delle storie sulle battaglie, si spaccia come un gran soldato esperto di guerra, si risposa con una povera ragazza brutta di nome Alice con la quale fa un figlio Charles di un solo anno più giovane di Adam. 
Sono arrivata al 6% sul Kindle, alla pos. 745 mi pare al capitolo 3. 
Cyrus sta convincendo il figlio Adam ad andare a fare il soldato, anzi lo obbliga. 
Tutta questa parte che ora ho postato l'avevo completamente dimenticata, mi era rimasto impresso Cyrus, che al bambino appena nato, morta la moglie, quando piangeva dava da succhiare una pezzuola impregnata di Wischy, il bambino smetteva di piangere e si riaddormentava. Al tempo ero inorridita.
Ripeto, il film che ho visto a suo tempo, non ha nulla a che vere con il romanzo, anche la storia è diversa, e mancano intere parti. Il regista aveva puntato tutto sull'attore che vedete in copertina, James Dean, giovane  star dell'epoca. 
 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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09/01/2022 20:47 #56836 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck
"A est dell'Eden" c'è la terra di Nod. E' un luogo menzionato nel libro della Genesi della Bibbia ebraica, sotuato a Est dell'Eden, dove Caino fu esiliato da Dio dopo che aveva ucciso Abele. (Genesi 4:16):
E Caino si allontanò dalla presenza dell'Eterno e dimorò nel paese di Nod, a Oriente dell'Eden
Genesi 4:17 narra che dopo essere arrivato nella terra di Nod, la moglie di Cino gli partorì un figlio Enoc."
NOD 
è la radice ebraica del verbo "vagare. Pertanto, abitare nella terra di Nod può significare vivere una vita errante.
Wilhem Genemius, orientalista tedesco, insegnò teologia ebraica all'Università di Halle definisce NOD come segue:

Muoversi, essere agitati. In arabo usato da una canna agitata dal vento, quindi vagare, essere fuggiasco.
Il nome di NOD ricorda da vicino la parola "Nad" solitamente tradotta come "vagabondo" (Genesi 4:12)

Con questi dati, darà più facile la lettura e la comprensione di questo romanzo per certi versi solo apparentemente ermetico. 

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18/01/2022 13:02 #57069 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck
Sono arrivata al capitolo 8 il 13% del libro. sono andata un pochino avanti contravvenendo alla mia regola di leggere un romanzo alla volta. Ma considerando il fatto che ho quasi finito la TERZA PARTE della maratona con Anna Karenina, aspettando gli altri.....
Romanzo molto amato, ha un suo stile inconfondibile, i temi cari all'autore di "Furore" sono presenti anche in questo stupendo romanzo.
Interessanti i personaggi che vivono in prima persona in questo inizio di racconto, Charles e Adam, (che simboleggiano Caino e Abele) e come tali si comportano nei confronti del padre Cyrus. Charles ama profondamente suo padre, ma da lui non è riamato. 
Cyrus, nonostante la ruvidezza con cui tratta il figlio Adam, lo ama, e conseguentemente disdegna i regali che gli fa Charles e conserva quelli che gli da Adam. 
All'ultimo compleanno che passano in casa tutti e tre gli uomini, Charles quasi uccide di botte il fratello Adam, che ha regalato un cucciolo al padre, mentre il padre non ha degnato neppure di uno sguardo il coltellino che gli ha regalato Charles. 
Il padre insiste per far arruolare nell'esercito il figlio Adam, che viene costretto a ciò, perché lui non vuole entrare nell'esercito.
Cyrus viene chiamato a Washington e diventa senatore, un uomo molto importante.
Charles resta solo nella fattoria a lavorare e la rende molto produttiva, è sempre solo, non è capace, essendo molto timido, di trovarsi una moglie.
Gli anni passano, Adam, dopo cinque anni ha finito la ferma, viene congedato, ma non vuole tornare a casa. Gira un po', vagabonda, e infine decide che gli manca la sua compagnia, quindi firma per altri cinque anni. 
Quando arriverà al congedo, ancora a volta non vorrà tornare a casa, passa tre anni di vagabondaggio e viene anche messo in carcere, non ha soldi e spesso rubacchia per il cibo e qualche vestito. Alla fine si decide di tornare a casa dal fratello. Qui apprende della morte del padre e del fatto che ha lasciato un testamento con tantissimo denaro. I Charles si chiede come il padre ha potuto mettere assieme una simile fortuna, si strugge, si tormenta e mette in dubbio l'onestà del padre, pensa che quel danaro sia stato rubato.
Così sono arrivata all'inizio del capitolo 8. Forse ci saranno altri personaggi che si aggiungono.
 

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18/01/2022 20:26 #57084 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck

Così sono arrivata all'inizio del capitolo 8. Forse ci saranno altri personaggi che si aggiungono.

 
Certo! Anche personaggi importantissimi. Nella storia possiamo dire che sei ancora al "prologo".

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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19/01/2022 19:20 #57113 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck

pierbusa post=57084 userid=1238

Così sono arrivata all'inizio del capitolo 8. Forse ci saranno altri personaggi che si aggiungono.


 
Certo! Anche personaggi importantissimi. Nella storia possiamo dire che sei ancora al "prologo".

Si lo so bene, è un romanzo che ricordo benissimo, mi aveva fatto una certa impressione. Ma le cose lette da giovani sono quelle he si ricordano di più perché la mente allora era molto più "assorbente" 
Un romanzo
 molto intrigato quando compare il domestico cinese e i suoi discorsi filosofici. Rileggo proprio per approfondire quei dialoghi. Vado piano però, perché ai romanzi io dedico sempre corpo e anima. Corpo, perché uso gli occhi e a volte sto seduta al tavolo perché prendo appunti, e anima, perché la mia mente confronta, fa paragoni e cerca di capire bene. 
Questo romanzo sembra semplice, ma da un certo momento in poi, da quanto compare Eva, cioè Lillith le cose si complicano mica male. 

 

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20/01/2022 13:10 #57134 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck
al capitolo 8 compare Lillith, la famosa Chaty, mi aveva tanto impressionato tutto questo capitolo che lo ricordavo esattamente come è scritto ancora in questa edizione. Un personaggio incredibile e solo immaginabile. 

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22/01/2022 17:45 #57224 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck
Ora sono al 46%. Devo iniziare la PARTE TERZA.
E' incredibile come mi ricordo tutto, un romanzo letto cinquanta anni fa. Rileggerlo è riaprire quell'incanto che mi aveva preso allora e che non mi faceva far altro di stare attaccata a quel libro e di leggerlo ad ogni occasione. Anche allora lo avevo "divorato" spaventata e sorpresa che potesse esserci al mondo delle persone così. Infatti per tutto il romanza vaga questa sensazione che tutto ciò che leggi riguarda un altro mondo, nulla è vero, tutto fa parte di una lunga favola irreale. 
Eppure ci sono personaggi che appaiono veri in tutta la loro umanità, ma in tutta la loro perversione? No, in quella NO. La disumanità dentro un essere umano porta sgomento incredulità!
Eppure Steinbeck descrive magistralmente e suoi personaggi nel bene e male non fa sconti a nessuno.
Nell'ultimo capitolo, quando Adam, Samuel, e Lee insieme cercano i nomi da dare ai due bambini, leggono la Bibbia proprio nella parte in cui si parla di Caino e Abele, lo scrittore non ha peli sulla lingua e ci definisce tutti figli di Caino, i suoi discendenti che vanno a soggiornare a NOD, a Est della Valle dell'Eden. 
Abele non ebbe figli. 
Sono d'accordo con Steinbeck, siamo tutti discendenti da Caino, ma per fortuna non siamo tutti uguali, vedi la cicatrice sulla fronte di Chaty e quella sulla fronte di Carlos, il fratello di Adam. 
Sono contenta di aver fatto quella pensata, e averlo postata più indietro.
Penso che rimarrò sola qui in questo posto, lanciato dal solito Pier che per il momento è in altre faccende affaccendato.  
Io mi limiterò a concludere questo avvincente romanzo, che ti spinge sempre più avanti, verso la conclusione.
 

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22/01/2022 20:46 #57234 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic "La valle dell'Eden" di John Steinbeck

Ora sono al 46%. Devo iniziare la PARTE TERZA.
E' incredibile come mi ricordo tutto, un romanzo letto cinquanta anni fa. Rileggerlo è riaprire quell'incanto che mi aveva preso allora e che non mi faceva far altro di stare attaccata a quel libro e di leggerlo ad ogni occasione. Anche allora lo avevo "divorato" spaventata e sorpresa che potesse esserci al mondo delle persone così. Infatti per tutto il romanza vaga questa sensazione che tutto ciò che leggi riguarda un altro mondo, nulla è vero, tutto fa parte di una lunga favola irreale. 
Eppure ci sono personaggi che appaiono veri in tutta la loro umanità, ma in tutta la loro perversione? No, in quella NO. La disumanità dentro un essere umano porta sgomento incredulità!
Eppure Steinbeck descrive magistralmente e suoi personaggi nel bene e male non fa sconti a nessuno.
Nell'ultimo capitolo, quando Adam, Samuel, e Lee insieme cercano i nomi da dare ai due bambini, leggono la Bibbia proprio nella parte in cui si parla di Caino e Abele, lo scrittore non ha peli sulla lingua e ci definisce tutti figli di Caino, i suoi discendenti che vanno a soggiornare a NOD, a Est della Valle dell'Eden. 
Abele non ebbe figli. 
Sono d'accordo con Steinbeck, siamo tutti discendenti da Caino, ma per fortuna non siamo tutti uguali, vedi la cicatrice sulla fronte di Chaty e quella sulla fronte di Carlos, il fratello di Adam. 
Sono contenta di aver fatto quella pensata, e averlo postata più indietro.
Penso che rimarrò sola qui in questo posto, lanciato dal solito Pier che per il momento è in altre faccende affaccendato.  
Io mi limiterò a concludere questo avvincente romanzo, che ti spinge sempre più avanti, verso la conclusione.

 
Invece ti sto seguendo con grande interesse perché trovo queste tue riflessioni molto a fuoco e centrate.

Lo sgomento che ti ha colto di fronte al personaggio femminile terribile che citi e il medesimo mio smarrimento. Credibile per quanto ci rifiutiamo di credere che possa esistere una donna così anche se sappiamo che esistono eccome persone fatte e cresciute malissimo.

Siamo figli di Caino, si. Non perché credo in quello che dice la Bibbia. Ci credo perché so bene che i cattivi vanno avanti non certo i buoni, non mi illudo minimamente che sia vero il contrario o che un redentore ci possa salvare da questa discendenza.

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23/01/2022 14:34 #57246 da vanna
Risposta da vanna al topic Re:"La valle dell'Eden" di John Steinbeck
Graziella libro riletto diversi mesi fa,me lo ricordo abbastanza nonostante le defaillance dell'età. Credo che per Steinbeck volesse essere l' opera meglio riuscita di tutta la sua produzione e le opere scritte prima non erano altro che una preparazione a questa che dedicò ai suoi due figli (per fargli conoscere le origini della sua famiglia) ed alla Salinas Valley in California dove crebbe e mantenne un forte legame con questo ambiente. Inoltre la famiglia Hamilton del romanzo sembra proprio che sia stata ispirata dalla vera famiglia di Samuel Hamilton,nonno materno dell' autore.
Adam e Charles Trask così come i figli di Adam,Caleb ed Aron rappresentano sicuramente Abele e Caino, stesse iniziali dei loro nomi, e quindi il Bene e il Male, la loro madre Cathy simboleggia Satana, il male assoluto tanto che si fatica a capire le azioni di quella donna e per giunta madre. Steinbeck in questo romanzo affronta tanti altri temi oltre a quello del Bene e del Male, la carità, l' amore,la solitudine,i conflitti familiari, il libero arbitrio che ti permette di scegliere fra Bene e Male.L' autore fa riferimento spesso al libro della Genesi che racconta la storia di Caino e Abele che lo ha ispirato per questo romanzo. In delle conversazioni con il cuoco cinese, equilibrato e tranquillo, si discute di un termine ebraico che tradotto significa " TU PUOI" cioè scegliere fra il bene e il Male per cui ogni essere umano dotato di libero arbitrio può scegliere o la strada del peccato o quella del bene.Ed è quest'ultimo il messaggio della storia.Sarebbe ingiusto pensare che nel mondo ci sono in numero maggiore i malvagi esistono anche i buoni solo che non fanno notizia! Penso che Steinbeck grande esperto di problemi ed ingiustizie sociali ci abbia con questa opera lasciato un messaggio di speranza!
È sicuramente un' opera grandiosa, di largo respiro che si fa leggere velocemente nonostante le numerose pagine, ma alcuni passaggi sono troppo allungati ed insistiti, personalmente "Furore" ed "Uomini e topi", fra quelle lette rimangono le migliori.



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23/01/2022 16:37 - 23/01/2022 16:40 #57251 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Re:"La valle dell'Eden" di John Steinbeck
@ cara Vanna, ci sono arrivata ieri  alla storia della traduzione del termine ebraico Timche,  "tu puoi" , traduzione che arriva alla fine di un lungo studio e di ricerca dei saggi cinesi della famiglia Lee. Non posso fare a meno di raccontarne qui la storia. 
Tu però Vanna, toglie di mezzo le prole Bene e Male,  che secondo me sono troppo legate alla religione cattolica e alla Chiesa. 
Sulla madre dei due gemelli vai a vederti, chi era Lillith, figura femminile che viene messa dagli ebrei in contrapposizione con Eva.
Non dimentichiamo che qui si sta parlando dell'antico testamento e precisamente della Genesi, per i versetti faccio riferimento a quanto ho scritto più sopra quando parlo di Nod, ad est dell'Eden, dove secondo la Bibbia soggiornarono i figli di Caino.
Ma torniamo a Tu Puoi. Come ci è arrivato lo scrittore?
Samuel, Adam e Lee, si trovano per l'ultima volta assieme, dopo dieci anni, i due gemelli hanno già undici anni. L'incontro è per un saluto definitivo, Samul se ne andrà via dalla sua terra e andrà in "vacanza"dai suoi figli.
Del versetto della Genesi, i tre ne avevano parlato quanto c'era da dare il nome ai due bambini. Questo versetto ha dato molto da pensare a Lee:
"Be', quella storia mi ha colpito profondamente e la ripresi, parola per parola. Più ci pensavo e più mi sembrava profonda. Poi misi a confronto le traduzioni esistenti, che erano abbatanza vicine. C'era un solo punto che non mi convinceva. La versione di King James dice così.....Sapete, quando Jaweh chiede a Caino perchè è arrabbiato? Jaweh dice: " Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu lo dominerai. E' stato l'uso del futuro a colpirmi, perchè era la promessa che Caino avrebbe vinto il peccato."
Samuel annui: "E la sua progenie non l'ha fatto fino in fondo."  Lee sorbì il suo caffè. "Poi ho preso una copia dell'American Standard Bible, e quel brano era diverso. dice "E tu dominalo". E questo è molto diverso, non è una promessa è un ordine. Così comincia a tormentarmi. Mi chiedevo quale fosse la parola originale, quella dell'autore, che aveva permesso traduzioni diverse."

La conversazione va avanti, Samuel chiede a Lee : "non mi dire che hai studiato l'ebraico"
Così Lee racconta agli alti due come sono andate le cose, e cioè, lui si rivolto alla sede dell'associazione della loro famiglia a San Francisco chiedendo di parlare con dei vecchi  Saggi  che sono anche grandi studiosi, che sono esperti analisti del significato. Samuel chiede come mai Lee era così interessato a quella storia. Lee risponde:

Mah, pensavo che l'uomo che aveva concepito quella grande storia dovesse sapere bene quello che voleva dire e che non si potesse essere confusione nella sua affermazione."
"Dici 'l'uomo'. Allora non pensi sia un libro diviso scritto dal dito di Dio intinto nell'inchiostro?"
"Penso che la mente che ha potuto concepire questa storia dovesse essere curiosamente divina. Anche noi in Cina abbiamo avuto menti come quelle."

I vecchi saggi si misero a studiare l'ebraico con l'aiuto di un rabbino.
"Dopo due anni sentimmo che era possibile affrontare i sedici versetti del quarto capitolo di Genesi. anche i miei vecchi saggi ritenevano importantissime quelle parole - 'Tu lo dominerai' o 'tu dominalo'. E questo è l'oro che abbiamo estratto dalla nostra ricerca: 'Tu puoi'. 'Tu puoi dominare il peccato'. I vecchi saggi sorrisero e annuoirono e ritennero ben spesi quegli anni."
"Perchè quella parola è tanto importante?" 
 chiede Samul
"Non capisce?" esclamò. "La traduzione dell'American Standard ordina agli uomini di trionfare sul peccato e il peccato lo si può chiamare ignoranza. Sulla King James da una promessa, con im suo 'lo dominerai',  nel senso che l'uomo sicuramente trionferà sul peccato. Ma la parola ebraica timshel - tu puoi - quella da una possibilità. E' forse la parola più importante del mondo. Quella che dice che la strada è aperta. Quella che ributta la cosa sull'uomo. Perchè, se 'tu puoi....' è vero anche che 'tu puoi non.....' Capisce?"
(Sul kindle, chi volesse leggere queste magnifiche pagine, si trovano circa la 24esimo capitolo o meglio alla pos. 6087 e avanti)

HAI CAPITO PIER L'IMPORTANZA DELLA TRADUZIONE, DUE ANNI PER TROVARE QUELLA GIUSTA!!!
Devo dire la verità: intellettualmente e spiritualmente ho davvero GODUTO.

Si Vanna qui c'è il libero arbitrio.
Ma in  questo romanzo non si possono definire le cose e le persone con vecchio concetto di BENE E MALE.!



 

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Ultima Modifica 23/01/2022 16:40 da Graziella.
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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