Martedì, 04 Novembre 2025

"Vite che non sono la mia" di Emmanuel Carrère

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30/10/2020 17:26 #46478 da bibbagood
Dopo la lettura soddisfacente de "L'avversario" mi ero riproposta di leggere altro di questo autore, e il caso ha voluto che continuassi con questo.

Il plurale del titolo indica già che l'autore non parlerà di una sola storia, come ha fatto in altri suoi libri, ma di storie, di vite, e in un primo momento sembra addirittura che salti di palo in frasca, perchè si concentra per pagine e pagine a raccontarci della tragedia che ha vissuto trovandosi in Sri Lanka durante uno tsunami, per poi passare come se nulla fosse a parlare nei dettagli degli ultimi giorni di vita della cognata, per continuare poi con altri temi e situazioni che approfondisce nei dettagli (ad esempio pagine e pagine di questioni giuridiche, sia riguardo il sistema giuridico, sia determinati ambiti della legge), per poi passare subito a un altro tema. Questo un po' mi destabilizza nella lettura, perchè non riesco ad entrare pienamente nella narrazione. Tuttavia, in realtà le storie sono legate tra loro, ovviamente dai personaggi, ma soprattutto da un tema di fondo, dallo stato d'animo dell'autore. Tramite le dure storie a cui deve assistere di cui vuole essere partecipe, l'autore deve mettersi in discussione, realizza la sua arroganza, il suo egoismo e voglia di successo, la piccolezza dei problemi che aveva ingigantito tanto da portarlo quasi a separarsi dalla moglie, senza che riuscisse più a vedere le tante altre cose positive, ben più numerose e significative, che quel rapporto gli dava. In questo libri Carrère analizza sè raccontando gli altri, ripensa alle sue scelte, al suo istinto, in base e in rapporto a quel che invece vede di fronte a sè. E trovo sia bellissimo. La scrittura è giornalistica, mai pesante, quindi forse risulta a volte troppo fredda e superficiale. Ma il messaggio è forte e il risultato anche: il lettore secondo me non può evitare di soffermarsi anche lui a riflettere, mettersi in discussione, commuoversi, essere grato, vedere alcune cose con altri occhi. La cosa che mi rende più felice di avere come hobby la lettura è che sono fermamente convinta che essa sviluppi lo spirito critico e permetta di affrontare meglio alcune situazioni della realtà, e "Vite che non sono la mia" concretizza in questo senso il valore della lettura.

Di getto direi che è un libro triste e da presa a male, visto che sì, sono una lista di temi pesanti. Ma andando avanti e ripensandoci, in realtà può essere un libro che fa anche molto bene.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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30/10/2020 21:46 #46484 da vanna
Letto anch'io 5 o 6 anni fa consigliatomi da una collega esterna agli esami di maturità.
Mi piacque davvero tanto nonostante la tristezza delle storie raccontate, le digressioni giuridiche in effetti annoiano un po', ma si tratta se ben ricordo di qualche decina di pagine. L'aspetto che mi ha fatto più riflettere è quando partecipi da vicino a situazioni dolorose come accade all'autore, ridimensioni tutto ciò che ti sembrava insopportabile nella tua vita e rivaluti ed apprezzi quello che hai. Questo libro è senz'altro una buona lezione di vita , è educativo e come dice Beatrice può far bene.
Di Carrere ho letto anche Limonov , biografia di un uomo fuori dalle righe, si dice che sia la sua opera migliore, a me è piaciuto tantissimo .




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15/08/2023 21:07 #64059 da davpal3
Avevo altissimeee aspettative su questo libro, che sono state soddisfatte solo in parte. Condivido quello che hanno scritto Beatrice e Vanna: il libro fa sicuramente vedere il mondo dalla prospettiva di tragedie vere e in questo senso ci consente di considerare meglio la nostra vita e i nostri problemi. Il pregio principale del libro, in effetti, mi sembra espresso dallo stesso Carrère quando dice che parlare di qualcosa è meglio che tacere. Lui tratta due tragedie (le morti di una figlia e di una giovane madre) non risparmiandoci nessun particolare ed anzi analizzando a fondo ogni piccola sfaccettatura del dolore. Ci costringe a immedesimarci e a affrontare noi stessi, anche se dal punto di vista privilegiato del lettore, quel dolore.

Detto questo, però, la narrazione in alcune parti (soprattutto quella centrale "giuridica) mi è parsa abbastanza lenta e complessivamente il libro non mi ha entusiasmato, anche se lo trovo interessante. Limonov e La settimana bianca mi sono piaciuti di più.
Comunque libro decisamente consigliato a chi un po' di voglia di piangere (che fa sempre bene!)

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18/08/2023 14:23 #64071 da vanna
Concordo che la parte giuridica è assai noiosa e lunga se ben ricordo e che Limonov che ho letto dopo mi è piaciuto di più.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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