Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Le tre ghinee" di Virginia Woolf

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31/10/2022 14:15 #61012 da bibbagood
"Le tre ghinee" di Virginia Woolf è stato creato da bibbagood
Visto che Francesca ha dato forfait   continuo ad aprire io i topic per l'approfondimento della nostra autrice dell'anno :-)
A novembre ci tocca questo bel saggio femminista, di poco più di 200 pagine, e direi che dpo i diari non lo prenderò in mano prima di fine novembre   Ma proprio grazie alla lettura dei diari, sono curiosissima di leggere quest'altra sua opera, dove affronta temi su cui secondo me ci sarà molto di cui discutere!
Chi si unisce  ?
Io ho la versione Feltrinelli, che mi sembra sia l'unica in circolazione, e viene presentato così:
In "Le tre ghinee", scritto nell'inverno 1937-1938 mentre la guerra stava per diventare una dolorosa realtà. Virginia Woolf immagina di ricevere tre lettere che contengono una richiesta in denaro per tre cause: la prevenzione della guerra, una università femminile e un'assistenza alle donne che vogliono esercitare una professione. Nelle immaginarie risposte l'autrice dimostra come le tre cause siano identiche e inseparabili; come alla radice di tutto ci sia il potere garantito dalla violenza, uno stesso meccanismo che produce il patriarcato e il fascismo, che fa l'uomo protagonista di un contesto sociale e isola la donna nella sfera privata, alienando entrambi. Nell'aprile del 1938, alla fine di questo lavoro, Virginia Woolf scrisse nel suo diario: "Hitler dunque sta accarezzando i suoi spinosi baffetti. L'intero mondo trema: e il mio libro sarà forse come una farfalla sopra un falò consumato in meno di un secondo". Introduzione di Luisa Muraro.

 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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01/11/2022 08:00 #61020 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Io ci sarò! Anche io a fine novembre, cade bene, così ho tempo per finire il diario, e di leggere il libro del mese.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)

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27/11/2022 11:43 #61284 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Iniziato e sono positivamente colpita dallo stile molto leggero e scorrevole, è un saggio ma sotto forma di lettera, quindi con una narrazione leggermente colloquiale.
Già dall'introduzione e dalle prime pagine si viene catapultati in un dialogo molto complesso e interessante: a Woolf è stato chiesto di dire cosa si potrebbe fare per evitare la guerra (Seconda Guerra Mondiale) e lei, incapace di dare una risposta netta, cerca di analizzare in che modo una persona come lei dovrebbe essere in grado di aiutare a risolvere questo dilemma. Fa quindi presente al suo amico che le ha fatto questa richiesta che le donne hanno una posizione inevitabilmente diversa riguardo la guerra, per il semplice fatto che sono state educate in modo diverso e nel modo in cui si dà per scontato che vivano la loro esistenza non ci sono elementi per cui esse possano farsene chissà che opinione. Le donne scoprono quando entrano in società di essere incredibilmente ignoranti, non avendo avuto accesso a un'istruzione, e si sentono terribilmente fuori luogo e inadeguate a prendere parte a discussioni su temi sociali o politici, perchè si rendono conto che non hanno gli strumenti per farlo (si cita infatti tra le note questa frase: "le carenze delle mia educazione si fanno sentire in modo particolarmente doloroso quando mi trovo in pubblico"). Si accenna quindi alla differenza pazzesca di denaro investita per l'istruzione degli uomini e quella per le donne; ma si analizza anche come in realtà ciò fosse dovuto non soltanto al fatto che le donne erano considerate più stupide e socialmente inferiori, ma anche che per gli uomini era preferibile mantenere questa posizione di potere e influenza, non dando alle donne gli strumenti per uscire da questa sottomissione e avere lo stesso potere.
Questo è forse il manifesto femminista di Woolf e le è stato criticato dai suoi contemporanei di aver perso tempo con una questione molto meno importante, ovvero quella della parità dei diritti, rispetto a quella principale e di importanza nazionale, ovvero la guerra. Ma in realtà è bellissimo proprio questo, ovvero come Woolf rende palese che questioni complesse e che riguardano chiunque come può essere la guerra sono in realtà da ricondurre a problemi strutturali di base, come appunto l'uguaglianza sociale.

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28/11/2022 20:32 #61299 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Ho terminato la prima ghinea, la prima parte, e ho già il libro pieno di orecchie Di gran lunga il saggio più scorrevole che abbia mai letto!
Cerco di riportare alcune frasi/temi tra le tanti parti evidenziate:
Quello che vogliamo sottolineare qui è che, di fronte a una domanda così importante - quale contributo possiamo dare alla prevenzione della guerra - l'avere o no ricevuto un'istruzione é decisivo.
Interessante e molto incisiva la parte sul patriottismo, di quanto, se lo si analizza con attenzione e senza bisogno di andare a cercare chissà che testi, il patriottismo sia sia in forte contraddizione con il cristianesimo, sia la percezione e l´accezione che gliene si dà è prettamente maschile, visto che inevitabilmente le donne non si riconoscerebbero in questo patriottismo, rispecchia una realtà troppo diversa da quella che conoscono. E riguardo al cristianesimo, Woolf analizza come anche all´interno della Chiesa vi siano percezioni diverse di patriottismo e della giustizia nel fare la guerra, rendendo la questione morale ancora più confusa, se i membri stessi della Chiesa non sono d´accordo.

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29/11/2022 10:39 - 29/11/2022 10:40 #61304 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Ho iniziato a leggere anche io, e dopo un inizio curioso mi sono trovata letteralmente trascinata dalla Woolf. Che garbo, e che penna tagliente. Da reintitolare: "Virginia Woolf blasta la gente".

Il passo a cui mi sono fermata mi ha dato da riflettere. Mi sembra di leggere una contemporanea. Ce ne sono tanti di passi che mi fanno quest'effetto, ma riporto questo.

Le Sue proposte sono tre. La prima è di sottoscrivere una lettera ai giornali; la seconda è di diventare membri della tale associazione; la terza, di dare un contributo a quell'associazione. Nulla di più semplice. Scarabocchiare un nome su un foglio di carta è facile; altrettanto facile partecipare a una riunione dove vengono più o meno retoricamente ripetute a un pubblico che ne è già convinto idee pacifiste; e firmare un assegno in favore di quelle stesse idee genericamente accettabili anche se un po' meno facile è sempre un modo a buon mercato per mettersi a posto la coscienza.
 


Emerge poi in maniera dolorosa, chiara, lampante la sofferenza delle donne, canalizzata da Virginia, per l'esclusione dal dibattito pubblico. Questa lettera è lucida, ma il sentimento sotto è forte. Si sente che è rimasta profondamente ferita dal fatto che le si chieda un'opinione (e, in un certo senso, di schierarsi) ignorando platealmente il fatto che non le sono mai stati dati gli strumenti per apportare un vero contributo alla società (a lei come a tutte le donne, ovviamente). La richiesta diventa dunque vuota, pro forma, e pertanto davvero offensiva, anche se posta in buona fede.

Avere letto i Diari mi permette di sentire echeggiare nella testa i suoi pensieri e i suoi stati d'animo mentre era alle prese con "Gli anni" e con questi suoi saggi, e ricordo anche che questo le costò davvero tante amicizie. Sono contenta di avere fatto questo percorso nel Club!

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
Ultima Modifica 29/11/2022 10:40 da lettereminute.

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03/12/2022 10:35 #61336 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Sono riuscita a terminare la seconda ghinea solo ora, parte che ho trovato un po'più impegnativa rispetto alla prima soprattutto per la lunghissima lettera nella lettera. Comunque, che genio che era Woolf! E quanto era moderna non solo per le idee, ma anche in fatto di scrittura, un saggio cosí è veramente innovativo!
Per quanro riguarda le idee, continuo a riportare un po' random poche delle tantissime parti che ho trovato interessanti tra prima e seconda parte. Incredibile che già quasi 100 anni fai lei scrivesse dell'importanza di mettere in chiaro come posizioni professionali o istruzione dovessero essere aperte a tutti, indipendentemente dal sesso, classe o colore: dopo 100 anni abbiamo ancora bisogno di renderlo esplicito in tantissimi contesti visto che purtroppo altrimenti non viene dato per scontato :-(

Quando parla del diritto di voto, ho trovato interessante la polemica secondo cui le donne avessero molta più influenza quando non ce lo avevano: se possono avere voce anche loro, non hanno bisogno di trasmettere il loro pensiero tramite la volontá del marito, quindi hanno perso la loro influenza. Mah, credo di concordare con Virginia sulla paraculatezza di queste affermazioni.

Ho trovato molto acuta la riflessione sui vestiti: si dá per scontato che i vestiti siano l'unica cosa che conta per le donne, il modo in cui cercano di esprimersi, perchè sanno che verranno giudicate in buona parte in base al loro abbigliamento. Ma non ci si sofferma mai a pensare al ruolo in realtá forse ancora più forte che le convenzioni di abito per gli uomini rivestono. Le parrucche, le varie uniformi, vengono date per scontate e mai messe in discussione, benché dal punto di vista logico esprimono un'attenzione per l´ apparenza e un segno di grande vanità ben più significativi di un qualsiasi vestito che poteva indossare una donna tra fine Ottocento e inizio Novecento.

Si racconta poi anche di quanto le donne abbiamo dovuto combattere per vedere davanti al loro nome il titolo "dott." e della pazzesca e agghiacciante resistenza fatta dagli uomini delle stesse università. Quando si é dovuti andare al voto per decidere questa questione, c'è stata una affluenza così forte come mai prima, tanto la questione stava a cuore agli studenti maschi!

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04/12/2022 16:21 #61363 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Son circa a metà della terza e ultima ghinea, e mi fermo riportare un altro paio di questioni la cui attualità mi ha di nuovo colpito.
"..che se si dovesse formulare una condizione sull'uso di questa ghinea essa sarebbe la seguente: che otteniate dallo Stato uno stipendio per le donne che fanno di professione le mogli e le madri. Rifletta, anche se Le sembrerà una digressione, sull'effetto che questo avrebbe sul tasso di natalità nella classe dove esso sta calando e dove le nascite sono più desiderabili, nella classe colta. Come l'aumento delle paghe dei soldati ha fatto aumentare le reclute nelle forze armate, lo dicono i giornali, cos' il medesimo incentivo servirebbe ad aumentare le forze riproduttive, un esercito non meno necessario e onorevole che, a causa della sua povertà e faticosità, non riesce più a attirare nuove reclute."
Ad esempio anche in Germania la bassa natalità è un problema, come in Italia, ma al contrario dell'Italia è normale avere figli già dai 25 anni, perchè lo stato, che è uno stato sociale, dà forti sussidi. Da quando si ha 21 anni si paga infatti una tassa se non si hanno figli, e ciò permette di elargire sovvenzioni sufficienti se si hanno figli (oltre a politiche più flessibili di maternità e paternità). Certo, 21 anni è presto, ma è comunque una tassa proporzionale a quanto si guadagna, quindi non mi son mai neanche soffermata su quanto effettivamente mi viene detratto dallo stipendio e penso sia una tassa giusta e che pago volentieri.


Tornando invece a come potrebbe una donna dare consigli su come evitare la guerra, Woolf porta un altro esempio freddo e puntuale, ovvero che "il Consiglio Supremo della Difesa non ha alcuna intenzione di istituire corpi armati femminili [..]. Questo segna una fondamentale distinzione tra i sessi. Il pacifismo è obbligatorio per le donne. Agli uomini è concessa ancora libertà di scelta". Quindi di fatto son gli uomini che hanno in mano il potere di fare o meno la guerra, risulta abbastanza ipocrita chiedere aiuto a una donna su una questione su cui non ha alcun potere decisionale

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12/12/2022 10:26 - 12/12/2022 10:27 #61418 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
In generale, penso che la Woolf sia veramente affilata quando si tratta di sottolineare le ipocrisie che hai citato, queste fra tante, e non lo fa sputando veleno, rimane piuttosto garbata. Ciò nonostante, non ha alcuna intenzione di stare zitta, e ci vede bene!

Quando parla del diritto di voto, ho trovato interessante la polemica secondo cui le donne avessero molta più influenza quando non ce lo avevano: se possono avere voce anche loro, non hanno bisogno di trasmettere il loro pensiero tramite la volontá del marito, quindi hanno perso la loro influenza. Mah, credo di concordare con Virginia sulla paraculatezza di queste affermazioni.


Ha ragione, come hai ragione anche tu. Praticamente, sostenendo una tesi del genere, viene implicitamente chiesto alle donne di comportarsi in maniera manipolatoria anziché diretta. Vengono proprio incoraggiate in tal senso! Salvo poi lamentarsene: pensiamo a tutti i cliché sul fatto che le donne sono indirette, non dicono mai quello che vogliono, devi essere sempre tu a intuire cosa passa per la loro testa, si fanno la guerra non apertamente ma con sistemi passivo-aggressivi... tutte cose "vere", in un certo senso, perché questi comportamenti sono molto diffusi nelle dinamiche tra donne, solo che se ti fermi a riflettere, leggendo testimonianze come queste, ti viene da dire... ma chissà perché! :D 

Un altro passo che ho trovato illuminante, sempre a proposito di ipocrisie e di "doppi vincoli" psicologici, è stato addirittura nelle note. Siamo verso la fine della prima ghinea, e Woolf ribadisce in maniera chiara cosa significhi per una donna vivere in funzione del matrimonio, venire educata solo in vista di questo "mestiere". C'è una nota che mi ha colpito nel profondo, in cui fa notare come le donne vengano prese in giro per la loro ansia di maritarsi. Ma come sarebbe possibile altrimenti, quando la loro vita viene impostata esclusivamente in funzione di quell'obbiettivo? Riporta anche esempi di scherno di cui in letteratura sono oggetto le classiche "zittelle", cioè le donne rimaste, per un motivo o per l'altro, senza marito. Mi ha molto intristita. 

Ad esempio anche in Germania la bassa natalità è un problema, come in Italia, ma al contrario dell'Italia è normale avere figli già dai 25 anni, perchè lo stato, che è uno stato sociale, dà forti sussidi. Da quando si ha 21 anni si paga infatti una tassa se non si hanno figli, e ciò permette di elargire sovvenzioni sufficienti se si hanno figli (oltre a politiche più flessibili di maternità e paternità). Certo, 21 anni è presto, ma è comunque una tassa proporzionale a quanto si guadagna, quindi non mi son mai neanche soffermata su quanto effettivamente mi viene detratto dallo stipendio e penso sia una tassa giusta e che pago volentieri.


Non conoscevo questa misura. Anche questo tema è interessante e attuale, sì. Io, nel giro di persone che conosco e frequento, sì, c'è qualcuno che non vuole o non vuole ancora figli, ma sono una minoranza, se devo fare una statistica. La situazione che sento descritta più spesso è quella di persone desiderose e responsabili, ma che rimandano finché non se lo possono permettere economicamente (che oggi è sempre più in là con gli anni, in Italia).​​ E se è vero che qualcuno il "rischio" se lo assume lo stesso ed è giusto, finché fatto in maniera responsabile (cioè, non in maniera impulsiva ma contando magari su altre risorse) la nostra è una generazione orgogliosa: vogliamo farcela con le nostre forze. Senza contare che gli standard di vita si sono molto alzati rispetto a un tempo, e abbassare l'asticella rispetto a come siamo stati cresciuti noi è molto umiliante (un genitore con la testa a posto desidera sempre che il figlio abbia più possibilità di quelle che sono state date a lui, non certo il contrario).

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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12/12/2022 21:26 - 12/12/2022 21:27 #61426 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Le tre ghinee" di Virginia Woolf
Anche io ho trovato molto interessanti le note!! E non riuscivo a capire se fossero sue o del curatore! E forse proprio a causa delle note la lettura alla fine mi è risultata più impegnativa di quel che mi sembrava mentre leggevo: la scrittura infatti mi ha preso molto e mi è sembrata più scorrevole di altre opere sue che ho letto, ma le note aprivano spesso approfondimenti molto lunghi e dettagliati, quindi alla fine proprio una lettura leggera non lo è stata 
Sei arrivata alla fine della seconda ghinea o hai finito il libro :-)?


Un'altra parte interessante della seconda ghinea riporta alcune affermazioni di uomini illustri sul problema che crea il fatto che donne lavorino e Woolf riporta passaggi come questi:
"Negli uffici governativi, alle poste, nelle compagnie di assicurazione, nelle banche e in altri uffici sono occupate oggi migliaia di donne che svolgono il lavoro che potrebbero fare gli uomini. Al tempo stesso ci sono migliaia di uomini qualificati, giovani e di mezza età, che non trovano lavoro. Nelle arti domestiche d'altro canto, vi è forte richiesta di manodopera femminile;" Perchè mai la manodopera domestica richiesta deve essere femminile  ? Posso capire che alcuni lavori pesanti si pensasse potessero svolgerli solo gli uomini, o che per ragioni di decoro e puritanesimo le donne non potevano fare i medici perchè non potevano vedere corpi nudi, ma non riesco a capire perchè tutti questi uomini che non avevano niente da fare non potessero sopperire a questa forte richiesta di manodopera domestica.

"Sono sicuro di esprimere l'opinione di migliaia di giovani dicendo che se fossero gli uomini a occupare i posti occupati oggi da migliaia di giovani donne, essi sarebbero in grado di mantenere in modo onorevole quelle stesse donne. Il posto della donna è in casa, mentre oggi essa obbliga l'uomo all'ozio forzato. Sarebbe ora che il Governo facesse pressioni sui datori di lavoro perchè assumessero più uomini, dando a questi la possibilità di sposare le donne che ora non sono in grado di avvicinare." Mamma mia quante cose senza senso in due frasi! E io mi soffermo sul punto di vista logico, e non culturale, dove invece riesco a "giustificare" perchè a volte venissero espressi certi pensieri. Ma in questo caso non ha senso dire dal punto di vista logico, che gli uomini hanno diritto a fare il lavoro che fanno le donne cosi che possono mantenerle!!! è soltanto una questione di orgoglio veramente subdola, perchè vuol dire non accettare che la donna non abbia bisogno di qualcuno che la mantenga o di non accettare che una donna possa guadagnare più di me, uomo (cosa ribadita nell'ultima frase, ovvero che il problema secolare della parità dei sessi è dato fondamentalmente da un enorme problema che il genere maschile ha con l'orgoglio). E non ha neanche senso logico dire che l'uomo deve avere il posto lavorativo che ha la donna perchè sennò così la donna lo costringe all'ozio!! Questo implicherebbe che il viceversa fa sì che l'uomo costringe la donna all'ozio, e perchè questo dovrebbe essere diverso?! O forse è diverso perchè la donna non starebbe in ozio, ma farebbe le mansioni domestiche di cui sopra, mentre l'uomo non si sa perchè preferisce stare nell'ozio e lamentarsi  trovandolo ingiusto 

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13/12/2022 10:13 #61432 da lettereminute
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Anche io ho trovato molto interessanti le note!! E non riuscivo a capire se fossero sue o del curatore! E forse proprio a causa delle note la lettura alla fine mi è risultata più impegnativa di quel che mi sembrava mentre leggevo: la scrittura infatti mi ha preso molto e mi è sembrata più scorrevole di altre opere sue che ho letto, ma le note aprivano spesso approfondimenti molto lunghi e dettagliati, quindi alla fine proprio una lettura leggera non lo è stata.


Sai che penso che siano proprio suo? Se leggi, lo stile è quello, e non ci sono mai precisazioni tipo "nell'epoca della scrittrice, infatti, era in uso...". Sono più che altro fonti, ma vecchie, e approfondimenti che nel testo vero e proprio avrebbero allungato il brodo. E poi, mi ricordo dal "Diario della scrittrice" che parlava della scrittura delle note! :D

Io al momento ho terminato solo la prima ghinea! Però va bene, mi sono sbloccata, nei prossimi giorni sicuramente leggerò la seconda.

E non ha neanche senso logico dire che l'uomo deve avere il posto lavorativo che ha la donna perchè sennò così la donna lo costringe all'ozio!! Questo implicherebbe che il viceversa fa sì che l'uomo costringe la donna all'ozio, e perchè questo dovrebbe essere diverso?! O forse è diverso perchè la donna non starebbe in ozio, ma farebbe le mansioni domestiche di cui sopra, mentre l'uomo non si sa perchè preferisce stare nell'ozio e lamentarsi  trovandolo ingiusto


Ahah beh infatti, comodo così! Mamma mia, queste poverette quante ne devono aver sentite. Se ne sentono tante anche oggi, per carità, ma allora ancora di più, non se ne rendevano conto! Un gran campionario di fantasie. Alla fine, stringi stringi, esce la solita solfa, cioè che le mansioni domestiche non sono considerate un lavoro. Come se le mansioni di cura, gestione della casa, economia domestica non fossero incarichi complessi, per cui ci vuole intelligenza, resistenza e capacità organizzative. Ma finché la donna lo fa gratis... che problema c'è? :D

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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