Eccomi! Attualmente anche io ho finito i primi due atti e dopo questo post mi appresterò a continuare la lettura!
Devo dire che io non mi sento quasi mai coinvolta leggendo il teatro, credo che solo Amleto e Otello siano state le due eccezioni, forse perché sono tragedie per me abbastanza psicologiche e quindi ci vado a nozze. Ad ogni modo, coinvolgimento o meno, il piacere della lettura teatrale, per me, sta nello stile e nel linguaggio usato dall'autore (nel caso di Shakespeare è chiaramente un po' più "arcaico", specie se il traduttore è di vecchio stampo).
Sono d'accordo con te, Bea, quando dici che Shakespeare mette in ridicolo i ricchi e, infatti, è plateale ciò che fa il bardo già con la scelta dei nomi: sir Toby Belch (che significa "rutto") e sir Andrew Aguecheek ("gota febbricitante"), insomma due ubriaconi patentati già dal cognome... ma, per quello che ho capito, credo che Shakespeare voglia ridicolizzare anche i presuntuosi, questa è la mia chiave di lettura per quanto riguarda lo scherzo fatto a Malvolio.
Non sono riuscita ad inquadrare bene il duca Orsino e il clown, quest'ultimo mi incuriosisce ma non ho ancora capito che tipo sia. Per quanto riguarda le donne: Maria mi sembra con un bel caratterino, ribatte senza problemi ed è anche un po' cattivella; Olivia mi sembra un po' piena di sé e, non so perché, allo stesso tempo non mi dà l'idea di essere una persona con una "consistenza"; infine c'è Viola che architetta un piano destinato a complicarsi parecchio perché, pur amando il duca, si traveste da uomo per fargli da consigliere e sappiamo cosa accade... insomma, è sicuramente una donna con le idee chiare (ama il duca e si è capito), sembrerebbe colta e artefice del proprio destino, ma sta facendo un giro assurdo per arrivare a lui e sinceramente non so come questa matassa potrà sbrogliarsi! Per meglio dire, sono abbastanza sicura che finirà tutto a tarallucci e vino (Orsino-Viola e Olivia-Sebastian), ma mi sfugge il "come"... quindi sono curiosa di vedere cosa avrà architettato il bardo!
Alcune frasi che ho sottolineato:
- L'amore è così multiforme che esso medesimo ed esso soltanto è pura immaginazione (duca Orsino);
- Ebbene, si prendan pure in cattiva parte le cose già precedentemente prese per cattive (sir Toby);
- Ahimè, che la causa di tutto questo è la nostra fragilità e non altro, perché noi siam pur sempre quelle che siam state fatte (Olivia) Questa frase, tra l'altro, fa capire come questa commedia sia, più o meno, contemporanea all'Amleto perché nella tragedia troviamo una frase molto simile alla prima parte del discorso di Viola e cioè "Fragilità, il tuo nome è donna";
- Poiché, ragazzo, nonostante tutte le nostre vanterie, i desiderii degli uomini son più malcerti e mutevoli, più smaniosi e capricciosi, e son più presto smarriti e sopraffatti che non quelli delle donne (duca Orsino)
Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.
Otello - William Shakespeare