Ciao Graziella, mi dispiace ma non ti preoccupare, magari lo recupererai più avanti se vorrai, come hai fatto con altri libri di questo percorso di lettura
Greta ho letto anche io i primi due capitoli e il libro, sul quale avevo riposto aspettative altissime, sta piacendo moltissimo anche a me!
È una storia vera ma è narrato quasi come fosse un romanzo (non mi stupisce infatti che ne abbiano tratto anche un film, come riportato nella quarta di copertina). Questo lo rende scorrevole e avvincente. Ed è anche pieno di spunti di riflessione.
Una cosa che mi è piaciuta molto (e che anche te hai sottolineato nel tuo primo intervento) è lo spazio che l'autrice dà nella storia a quello che può essere considerato il suo "addestramento". I primi due capitoli fondamentalmente ci raccontano questo.
L'ho apprezzato perché ai miei occhi hanno reso l'autrice più umana di tanti altri autori/viaggiatori che abbiamo affrontato in questo percorso e che hanno fatto viaggi incredibili per cui è impensabile partire senza aver prima avuto svariate altre esperienze formative di viaggio.
Quello che ci apprestiamo a leggere è un viaggio estremo, un viaggio non solo geografico ma anche di vita, di cambiamento, e sono contento di aver avuto modo, grazie ai primi due capitoli, di ambientarmi nell'ambiente australiano leggendo dell'anno passato dalla Davidson a fare pratica, ad imparare. Bellissimo anche come concetto che ci sta dietro che non è solo una questione di soldi. Non credo che se fosse stata ricca e si fosse potuta permettere tre cammelli sarebbe partita così, su due piedi. L'insegnamento che ne ricaviamo è anche che dobbiamo avere pazienza. Non dobbiamo avere furia di raggiungere i nostri obiettivi.
Relativamente al secondo capitolo, non avevo idea che in Australia fossero così retrogradi! Figurarsi che io me li immaginavo invece super progressisti. Col cavolo! Misoginia, razzismo, maleducazione, prepotenze. Ovviamente non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio e infatti anche l'autrice racconta che in mezzo a tutto questo, fortunatamente (per lei) ha incontrato anche delle belle persone, di cui lei conserva un ottimo ricordo, che l'hanno aiutata a sopravvivere a questo "addestramento" auto imposto che ha fatto.
La frase che hai citato è piaciuta molto anche a me, così come ho apprezzato moltissimo l'inno al cambiamento che conclude il capitolo:
Cominciavo anche a sentirmi leggermente annoiata dalla vita che facevo e dalle continue ripetizioni che essa imponeva, in un susseguirsi sempre uguale di vari tentativi - sempre lasciati a metà, e con poco entusiasmo - di studiare qualcosa di nuovo o di trovarmi un lavoro. Ero stanca di portare in giro quella mia negatività, sempre così autoindulgente, che vedevo ormai come una vera e propria malattia della mia generazione, del mio sesso e della classe a cui appartenevo. E così avevo preso una decisione che si portava dietro molte altre cose, che al momento non ero ancora in grado di definire bene. La scelta era stata istintiva, e solo in un secondo momento ero riuscita a dare a essa un significato preciso. Questo viaggio non era mai stato pensato, nella mia testa, come un'avventura, intesa come qualcosa da dover sperimentare, e mi colpì allora che la cosa più difficile era stata proprio la decisione di agire. Il resto era stato solo una questione di tenacia: le paure sono tigri di carta. Capii che le persone, se volevano, potevano scegliere di fare quello che avevano deciso: cambiare lavoro, trasferirsi in un'altra città, divorziare, o che so io; si poteva davvero agire per cambiare e verificare le proprie scelte: e la ricompensa era proprio nello svolgersi dell'azione, nel suo portarsi a compimento.
Unico aspetto negativo che riscontro al momento: l'edizione cartacea Feltrinelli. Caratteri davvero troppo piccoli, che rendono la lettura un po' stancante. Avevo voglia, dopo tanto tempo passato a leggere sul Kindle, di tornare a leggere un libro in versione cartacea ma questa edizione mi fa rimpiangere il Kindle purtroppo

Credo che se i caratteri fossero stati almeno 2 px più grandi, avrei avuto anche un ritmo di lettura più veloce considerato quanto mi sta piacendo il libro per ora... e il bello mi sa che deve venire! Le prime 50 pagine me le sono divorate... procedo!