Riprendo questa vecchia discussione perchè ho finalmente letto una graphic novel, più precisamente il mio primo Zerocalcare, La profezia dell´armadillo.
Non so perchè ho sempre snobbato questo genere: in realtà da "piccola" (tipo fino ai 15-16 anni) ero abbastanza fissata con i fumetti: non tanto i manga, quanto drogata di Diabolik e appassionata di vari altri. Poi bo, da un giorno all´altro ho completamente chiuso col genere, più o meno inconsapevolmente non ritenendolo letteratura e considerandolo forse più superficiale e meno impegnativo.
Dopo le varie discussioni degli ultimi mesi su la denominazione fumetto vs graphic novel (chissä, forse bisogna cambiare il titolo a questo topic? Bo..) e il relativo significato e spazio che al momento si dà a questo genere, e invogliata ulteriormente dai video fatti in quarantena da Zerocalcare, ho deciso di provare uno dei tanti che ho a casa. Ed é stata un´esperienza molto positiva

Certo, è un po´ deprimente e abbastanza una presa a male

Ma diverte, molto molto originale, un´ironia satirica diretta, semplice, spesso geniale.
Finora ero rimasta sempre abbastanza colpita che Zerocalcare fosse cosi apprezzato anche fuori da Roma, perchè conoscendo a grandi linee la sua opera non mi capacitavo che gente non di Roma potesse apprezzare la maggior parte delle cose. Ma ora capisco che anche se in effetti ci sono tanti riferimenti a Roma che magari apprezza di più un romano, in realtà Zerocalcare descrive l´animo e l´anima dell´italiano.
So che Zerocalcare è stato tradotto anche in tedesco, una mia amica ne ha regalati al marito (tedesco) che non li ha trovati particolarmente divertenti, e ci credo: trovo veramente impossibile tradurre in altre lingue opere cosí prettamente proprie di una determinata cultura in una forma cosi diretta come il fumetto.