Presa dalla voglia di alternare letture impegnative con qualcosa di più fresco e leggero, ho fatto una pausa con questo libro, il quale non solo mi ha confermato essere esattamente quel che cercavo e di cui avevo bisogno, ma si è rivelato anche al di sopra delle mie aspettative.
La sinossi dice:
Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, il romanzo descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?
Libro di neanche 200 pagine, si presta benissimo se si cerca una lettura spensierata, non impegnativa, ma non banale. Ma che riesce anche ad emozionare, o almeno, a me ha preso tantissimo
Claudia scrive nella
recensione
che forse si apprezza di più come audiolibro, perchè si percepisce il dialogo, ma io l'ho trovato coinvolgente anche leggendolo.
Vi è qualche riflessione di contorno buttata qua e là, tramite cui il lettore percepisce come il rapporto si stia evolvendo e i protagonisti tendono a condividere qualsiasi cosa passi lor per la testa. Tra tutte mi ha colpito questa:
"14 minuti dopo
RE:
E anche i temporali aumenteranno, di frequenza e di intensità. Smottamenti, valanghe di fango, alluvioni. E poi tornerà la siccità. Lo sa cosa vuol dire? Non siamo ancora in grado di valutare le conseguenze economiche ed ecologiche dei mutamenti climatici."
Mi ha particolarmente colpito perchè l'ho letto subito dopo l''alluvione a nord della Germania e in Belgio, a cui son seguiti i disastri a Como e in Svizzera, dove a causa di una valanga di fango da lasciare a bocca aperta siamo stati in coda ore. Questo libro è del 2006, quindi non si può dire che l'autore fosse stato chissà che veggente, tuttavia fa abbastanza impressione vedere come 15 anni dopo lo scenario descritto stia precipitando senza che si veda una possibilità di ripresa.
Comunque, tornando al libro, ho trovato interessante anche l'aspetto tecnologico della comunicazione. Ormai ho vari amici ed amiche che hanno conosciuto i loro partner su Tinder, Facebook e simili, dando inizio a relazioni durate. Quindi il parlare con una persona sconosciuta come primo approccio è un qualcosa che funziona, che attira, forse perchè ci sembra di aver meno da perdere e possiamo essere noi stessi senza farci troppe preoccupazioni. Il mezzo delle e-mail è però venuto in dissuso e la messaggistica istantanea toglie secondo me molto al fascino di poter parlare con qualcuno/a tramite uno schermo. La comunicazione via computer/smartphone deve essere secondo me intellettivamente stimolante, visto che vengono a mancare tutti gli altri fattori che potrebbero sostenere una conversazione dal vivo. Trovo sia un peccato che la potenzialità delle mail sia venuta meno, la gente non è più in grado di esprimere per iscritto i propri pensieri e le proprie emozioni, portando spesso a una banalità espressiva anche nelle discussioni dal vivo. Con Emmi e Leo invece si vede come l'attenzione nello scrivere messaggi può creare attrazione e coinvolgimento, tanto che Leo in un momento afferma che "scrivere è come baciare, solo senza labbra".
La natura del rapporto poi anche fa riflettere. Perchè e-mail, facebook, istangram ecc possiamo crearci un nostro mondo, fuggire dalla nostra quotidianità e pensare per 10 minuti al giorno di vivere un'altra vita, magari la vita che avremmo voluto, o che ci può far apprezzare di più quella che abbiamo. Ma spesso è una illusione, perchè noi siamo la vita che viviamo, e sentirci troppo attratti da quel che c'è dietro lo schermo indica abbandonarsi a una prospettiva di sè stessi che non esiste.