
Come da tradizione, l'ultimo fine settimana di settembre si è tenuto il nostro Raduno Nazionale, il tredicesimo, con cui si conclude ufficialmente l'estate e si inaugura un nuovo anno ricco di letture condivise 😋.
Dopo vari problemi organizzativi, ci siamo riuniti il sabato mattina spensierati ed entusiasti nella sala meeting prenotata, e se l'anno scorso ci era capitato il convegno dei medici bacchettoni, quest'anno avevamo accanto un gruppo di autoaiuto: chissà, magari dopo averci sentito fare casino tutto il giorno metteranno nel loro programma un gruppo di lettura!
Dopo aver fatto giri di presentazioni ed essersi abbracciati con chi si conosceva solo online, abbiamo aperto le danze con i giochi preparati da Claude Guido e ChatGPT Sara! Tra lampi di illuminazione su come si chiamava la protagonista di Ritratto di signora e insicurezze su quale sorella Brontë ha scritto cosa, la lotta per il primo gioco è stata agguerritissima, e anche se Concetta preferiva rimanere composta invece di prenotarsi a gran voce come Jonas, la sua squadra si è portata a casa il primo gioco, anche grazie al contributo fondamentale di Alice ed Eleonora che ci guardavano come se stessimo facendo un quiz di matematica quantistica. Nessuno ha capito invece le regole esatte del secondo gioco ma abbiamo comunque lasciato andare la fantasia per cercare di dare risposte improbabilissime alle incomprensibili citazioni che ci venivano proposte.
A questo punto, rotto il ghiaccio, siamo andati a pranzo, dove ci aspettavano le scorte di salumi di mezza Emilia-Romagna come antipasto. Tra una fetta di prosciutto e una fetta di pizza abbiamo chiacchierato del Club del Libro e delle esperienze dei gruppi di lettura tradizionali, chiacchiere che son proseguite in albergo dove ci aspettavano altre partecipanti del gruppo bolognese e la delegazione padovana.
Abbiamo quindi dato il via alla discussione del libro scelto per l'incontro, ovvero La neve era sporca di Georges Simenon, grazie al quale è scaturito un acceso dibattito su quanto il giudizio su un libro possa essere influenzato dalla fastidiosità dei protagonisti. I confronti con altre opere sono stati tanti, in primis con Delitto e castigo e Lo straniero, ma sicuramente Simenon ci ha messo anche molto di suo. Tra gli aspetti che ci hanno trovato più concordi, sicuramente abbiamo la capacità descrittiva delle atmosfere, con il ruolo centrale e in parte simbolico della neve, ma anche la descrizione dei diversi personaggi e della loro evoluzione. Abbiamo assodato, anche grazie agli approfondimenti di Beatrice del gruppo di lettura di Padova, che Simenon e le donne probabilmente non andavano molto d'accordo e che lo scrittore era più che altro interessato a parlare della virilità dei suoi personaggi. Son state diverse le opinioni sul ruolo della madre, tanto da arrivare a scomodare persino Eva (sì, quella della mela), sulla figura del padre, quello desiderato e quello vero, così come sul protagonista, un ragazzo viziato e annoiato o forse invece già di partenza senza speranza. Abbiamo aperto un topic dedicato a questo libro nel nostro Forum affinché sia possibile, per chi lo desidera, continuare on line l'approfondimento.
Conclusa la discussione, abbiamo fatto una breve pausa per poi accogliere gli ospiti previsti, ovvero la scrittrice Emanuela Valentini, coach letterario e docente di scrittura creativa, e il suo compagno Lorenzo Crescentini, cofondatori dell'Art Factory Storie Infinite, accompagnati dal libraio della libreria indipendente Il Secondo Rinascimento di Bologna.
Emanuela ci ha offerto un excursus sulla sua produzione letteraria, aprendo dibattiti su tanti temi interessanti, come la tradizione di segnare da cui è nato il suo primo thriller Le segnatrici (Piemme, 2020), successo pubblicato in numerosi Paesi di cui è in corso l'adattamento per il cinema (Cine1 Italia e Colorado Film), la definizione di thriller e soprattutto il tema della salute mentale tra i giovanissimi, tematica purtroppo attualissima e per la quale Emanuela e Lorenzo collaborano a progetti di laboratori di arteterapia con alcune ASL.
Abbiamo parlato ovviamente di Morte di un Dio, l'ultimo libro di Emanuela edito da Piemme che l'autrice ha presentato magistralmente, incuriosendoci non solo sulla trama e sugli aspetti in piccola parte anche autobiografici della storia ma anche sulla particolare tecnica di costruzione del romanzo, a sua detta una tecnica nuova che adesso siamo curiosissimi di scoprire. Chi vorrà infatti potrà leggere e discutere del libro a partire dalla seconda metà di ottobre nel topic dedicato che abbiamo aperto nel nostro Forum. Ci aspetta dunque una stupenda lettura condivisa alla quale ci auguriamo possa partecipare anche Emanuela stessa, come già avvenne due anni fa con Elena Premoli e il suo Per tutti i giorni della tua vita.
Grazie all'eccellente moderazione di Guido, abbiamo terminato l'incontro con un'abbondante ora di ritardo 😅, e dopo qualche altra chiacchiera più personale al firmacopie e la foto di rito, abbiamo salutato Emanuela e Lorenzo per dedicarci al mitico Cruciverbone letterario: appena 84 definizioni da risolvere in 20 + 5 minuti. Anche qui la squadra di Lorenzo, pur avendo scritto qua e là cose a caso, ha portato a casa la vittoria!
Ci siamo quindi salutati con gli amici bolognesi e siamo andati a cena, dove temevamo di venire accolti con fucilate dati alcuni diverbi organizzativi, ma a parte qualche frecciatina iniziale è stato tutto in discesa e siamo stati benissimo. Abbiamo potuto farli impazzire ordinando rigorosamente solo cose diverse (d'altronde dal concordato menù fisso eravamo passati a quello alla carta per poi ricevere invece "il menù a voce") e chiedendo le varianti per le persone "problematiche" 😁 Tra una portata e l'altra, tutte squisite, abbiamo fatto crescere l'adrenalina iniziando il famoso Book Crossing e grazie al fatto che Guido ha traslocato di recente e i vari libri chi gli arrivano erano ancora negli scatoloni, fortunatamente quest'anno è stato uno scambio di libri quasi decente, tranne che per Beatrice che si è dovuta riportare di nuovo a Stoccarda il libro di Carofiglio pescato l'altr'anno e di cui sperava di liberarsi. Comunque ciascuno di noi ha portato a casa due libri. Così è volata la prima giornata, tra chiacchiere, libri e nuove amicizie.
Il raduno è continuato come sempre anche la domenica, nonostante quest'anno siano rimaste soltanto poche persone. Questo non ci ha impedito di goderci la mostra "GEORGES SIMENON. Otto viaggi di un romanziere", una mostra alla ricerca delle radici del genio, attraverso i suoi stessi viaggi, le sue carte, i film tratti dalle sue opere, le fotografie che ha realizzato durante i suoi reportage in Francia, in Europa, in Africa, in tutto il mondo. Abbiamo assistito alla nascita di Georges Sim (così si firmava spesso il giovane agli esordi) e conosciuto Georges Simenon, il creatore di Maigret, l'autore dei "romanzi duri" (La neve era sporca, discusso insieme il giorno precedente, è uno di questi), il romanziere che si comportava da editore, il liégeois diventato cittadino del mondo, lo scrittore che cercando sé stesso ha saputo raccontare le paure, le ossessioni, le atmosfere del Secolo breve. La mostra è curata da Gian Luca Farinelli e John Simenon, con le scenografie di Giancarlo Basili, ed è allestita dalla Cineteca di Bologna negli spazi della Galleria Modernissimo, nel cuore della città, in Piazza Maggiore. La mostra che giunge dopo un lavoro decennale svolto sull'archivio custodito dal figlio dello scrittore, John Simenon, ha il sostegno istituzionale del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura e vede la stretta collaborazione con Adelphi Edizioni. Abbiamo passato quasi due ore tra i corridoi della mostra mentre fuori, in piazza Maggiore, succedeva letteralmente di tutto (funamboli che ci camminavano sulla testa inclusi...) 😁
La giornata si è conclusa con un bel pranzo durante il quale Guido, consolandosi per non aver potuto assaggiare alcun primo piatto del menù (latticini ovunque, anche nel ragù!), ha sperimentato insieme ai commensali il famoso friggione (la cui digestione gli ha tenuto compagnia per il viaggio di ritorno)! 😆
Dopo pranzo ci siamo salutati e siamo tornati ognuno alle proprie case e alle proprie letture, con in serbo nella testa e nel cuore bei ricordi, emozioni e nuove amicizie.