Allora,ho finito anche io per ora di leggere solo l´intervista della Fallaci,con cui forse sarebbe stato interessante iniziare il topic,visto che la lettera di Terzani È una risposta ad essa. Comunque,sono rimasta allibita. Qualche fan o maggior conoscitore della Fallaci mi illumini e mi conforti (ziaBetty??). Non ho mai letto niente della Fallaci,solo qualche intervista/articolo o articoli che parlavano di lei. Sapevo che era filoamericana,ma mi ha sempre incuriosito proprio per la vita ricca che avuto e le tante esperienze che ha fatto.Ma dopo aver letto la sua intervista mi chiedo:a cosa è servito girare il modno,conoscere popoli,culture e religioni se il risultato È questo? Un estremismo assoluto e gratuito è ciò che secondo me emerge principalmente dalle sue parole. Oserei forse addirittura dire una chiusura mentale degna dei leghisti più estremisti,se non fosse che ho trovato il suo discorso contradditorio in vari punti (ma questo è dovuto probabilmente a io che ho frainteso). Dice che noi europei dobbiamo imparare dall´America,nella prima parte l´America è il paese perfetto,mentre noi facciamo schifo, non abbiamo personalità,ecc. Nella seconda parte l´Italia è il paese più bello del mondo e guai se qualcuno ce lo leva(bo...ma che vuol dire?!). Bo ci sarebbe un topic da fare solo su quest´intervista..Ma sì,il pensiero di fondo che lei esprime è: alla violenza bisogna rispondere con violenza,perchè bisogna dimostrare chi è il più forte e dobbiamo far vedere ai musulmani che noi siamo meglio di loro. Bè sì,si va molto lontani cosi..Poi vabeh parla in continuazione di chador, quando sono piuttosto convinta che lo chador sia semplicemnt eil velo che ricpre capo e spalle,legale in Italia,mentre credo che il termine che lei cercava con tanto poco impegno fosse burka,vietato in molti paesi tra cui l´Italia. Bo..qualcuno mi illumi vi prego su questa grande donna xD
Un´ultima riflessione su questa intervista: mi ha colpito che parlasse molto del problema delle migliaia di immigrati che vengono con gommoni in Italia..problema che in 14 anni non è stato minimamente risolto.
Per allacciarmi invece i fatti più recenti (che comunque,come ha suggerito Giovanni,hanno collegamenti fondamentali con tante altre cose),concordo in pieno con Guido e Claudia,tant´è che più che al numero enorme di persone che su Fb ha messo immagini e stati con la frase "je suis Charlie" (che comunque non critico) mi trovo più d´accordo con il numero piu esiguo che ha scritto "je ne suis pas Charlie. Je suis Ahmed", proprio per eivtare "l´ipocrisia" di identificarsi con un giornale che fino al giorno prima era sconosciuto o che non si approvava proprio per le posizioni estremiste che esprimeva e sostenere invece che si è con il singolo individuo che viene colpito immotivatamente da questi attacchi senza logica, indipendetemnte da ciò che rappresenta/simboleggia. Condivido con Guido e Claudia sul fatto che il giornale ha scelto di prendere una determinata posizione, appellandosi alla libertà d´espressione e andando così molto vicino ad indentificare essa con il "diritto al mancare di rispetto".
Tanto per citare uno degli scrittori più amati da Guido, ovvero Sara Mago:
« quello che mi ha davvero spiazzato è l'irresponsabilità dell'autore o degli autori di quei disegni. Alcuni ritengono che la libertà di espressione sia un diritto assoluto. Ma la cruda realtà impone dei limiti » (in riferimento alla vignetta sul giornale danese di qualche anno fa)
Secondo voi ha ragione?Secondo appunto non bisogna confondere libertà d´espressione con il mancare id rispetto...se ognuno si appellasse a questo diritto,da mò che la razza umana si sarebbe estinta..
"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert