- CATEGORIA 7. FANTASCIENZA - FANTASTICO - FANTASTICO
Ogni giorno di David Levithan - Pagine: 370
Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge.
- CATEGORIA 5. GIALLO - POLIZIESCO - NOIR
Il senso del dolore di Maurizio De Giovanni - Pagine: 206
Nella Napoli degli anni 30, il commissario Ricciardi, uomo cupo, dominato da tutto il dolore che solo lui riesce a vedere, è un ottimo segugio, determinato e caparbio. Per lui non ci sono indagini insolubili o soluzioni impossibili. Pur non amato, proprio per questa aura di dolore dell'anima che lo rende incapace di legami e di affetti, è comunque stimato e rispettato. In questa indagine è alle prese con la morte di un famosissimo cantante lirico, apprezzato persino dal Duce, trovato nel suo camerino, prima dell'inizio dello spettacolo, con uno pezzo di specchio nella gola. Il talento infinito, l'amore del pubblico, la devozione delle donne, l'amicizia dei potenti: e Arnaldo Vezzi, il più grande tenore del suo tempo, crede di essere un dio. Quindi si prende quello che vuole, se ne serve e lo getta via; calpesta cuori e anime; deride, distrugge. Tutto deve essere suo, nulla gli si può rifiutare. Ma un dio può non essere immortale. De Giovanni tratteggia la solitudine, la tristezza e il dolore del personaggio principale e gli affianca degli ottimi comprimari. Lo scenario di una Napoli cupa, piovosa e ventosa, dominata dalla sofferenza gli fa da contraltare.
- CATEGORIA 2. CONTEMPORANEO - PSICOLOGICO - ATTUALITA' - SOCIALE
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro - Pagine: 509
L'ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l'inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall'Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l'Egeo. E poi, ancora indietro nel tempo, le lotte studentesche degli anni Sessanta, la scoperta dell'amore e del sesso, fino ad arrivare al mondo barbarico del dopoguerra, in cui Brandani ha vissuto gli incubi e le sfide della prima infanzia. Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, "La vita in tempo di pace" racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati.    
            
            
            (Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.— Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
        
     
            
    
        
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