Ho voluto inserire
Moll Flanders di Defoe perché la trama mi intriga moltissimo, vado a nozze con storie incentrate su donne fuori dagli schemi rispetto al tempo in cui vivono. Inoltre, mi sembra anche abbastanza rocambolesco e piena di avvenimenti, il che è un po' insolito in un classico quando la protagonista è una donna e non un uomo/ragazzo. Moll Flanders è la storia di una donna moderna, un'avventuriera direi, che non si arrende al destino di essere nata povera, in un periodo storico in cui la donna non contava nulla e aveva tra l'altro bisogno di una dote per avere un minimo di senso nella società. Il romanzo è raccontato in prima persona dalla stessa protagonista, ormai anziana, che narra la storia della sua vita. Poi, come qualcuno certamente saprà, io ho un debole per gli autori inglesi e quindi potevo mai esimermi dal proporre un secondo autore di questa meravigliosa nazione? No davvero! Anche la vita di Defoe fu particolarmente complicata, tra bancarotta, molti lavori, il divorzio voluto dalla moglie che si portò via i figli e che lui non vide mai più, saggi politici, lavoro di giornalista e la prigionia nel carcere di Newgate. Sì, lo stesso di quello di Moll Flanders e infatti iniziò a scrivere l'opera proprio durante quel periodo. Come molti autori prima di lui, scrisse romanzi sostanzialmente per pagare i debiti e quindi utilizzò vari espedienti letterari per far ingolosire i suoi lettori, tra cui arricchire moltissimo con pura invenzione alcuni eventi veri (vedi la sua
Storia di Pirati e, a quanto pare, anche
Robinson Crusoe). Insomma, Defoe mi pare un "personaggione" e quindi perché non (ri)scoprirlo?
E, per finire, ho proposto anche un romanzo della mia amata
Edith -mai una gioia-
Wharton, un'americana con la passione per l'Europa, specialmente per la Francia, dove si stabilì e morì nel 1937.
La ricompensa di una madre è uno degli ultimi romanzi, pubblicato nel 1925. Edith fu una donna fuori dagli schemi, nata da una famiglia ricca e importante di New York, mal sopportava le convenzioni sociali rigide del tempo (tema che si vede praticamente in tutti i suoi romanzi che ho al momento letto), il "potere del denaro" degli aristocratici (anche questo è un suo leitmotiv). Recentemente ho letto un lungo articolo che Ilenia Zodiaco ha scritto su
L'età dell'innocenza, vi linko il video relativo su
Youtube
perché è utile per capire il contesto newyorkese e la vita dell'autrice (vi bastano i primi venti minuti del video, forse anche meno, tutto il resto riguarda l'analisi dell'altro romanzo). La Wharton fu grande amica di Henry James, che la spronò a scrivere e lei scrisse tanto e toccò anche altri generi letterari. Non ebbe un matrimonio felice sia perché si sposò per sfuggire alla famiglia e sia perché il marito aveva dei disturbi mentali, pertanto si separò presto e dopo un po' di anni chiese il divorzio, mantenendo il cognome del marito. Nella prosa dell'autrice si vede come sia stata una donna fuori dal suo tempo: se per certe cose era indiscutibilmente più avanti rispetto alla società americana chiusa che conosceva, in altre contesti era più tradizionalista pur vivendo in un periodo storico di grandi cambiamenti. Questo romanzo che vi ho proposto mi sembra diverso rispetto a quelli che ho letto dell'autrice, immagino ci possa essere qualcosa di autobiografico relativo all'ambientazione (Francia e New York) e al matrimonio (però la Wharton non ebbe figli, per quello che ne so). Ovviamente, conoscendo l'autrice, metto in conto che sarà una storia travagliata, tormentata, dal finale triste.
E adesso non vi resta altro che scegliere e votare quello che vi intriga di più