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Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
08/11/2016 10:19 - 08/11/2016 10:21 #27715
da Katya
Mi ero appena rassegnata a un'esistenza noiosa, quando iniziarono a succedere cose straordinarie.
Sapevo cosa stava per succedere. Quel ciclo di autocommiserazione in cui papà si lasciava sempre invischiare. Si appassionava tantissimo a un progetto, non parlava d’altro per mesi. Poi, inevitabilmente, saltava fuori un problemino a gettare sabbia negli ingranaggi, e invece di risolverlo lui si lasciava travolgere. Ti distraevi un attimo ed era già passato a un altro progetto, e il ciclo ricominciava.[...]A quarantasei anni cercava ancora se stesso, tentava ancora di dimostrare che non aveva bisogno dei soldi della mamma.
«Sharon è la mia tipa, le piace come vesto / Adora la mia tuta, le scarpe e tutto il resto / Ho un look davvero figo, con le donne ho un gran successo / Questa rima qui l’ho scritta mentre stavo chiuso al cesso!»
Quando qualcuno si rifiuta di farti entrare, a un certo punto smetti di bussare.
Quand’ero bambino, le sue storie fantastiche mi dicevano che una vita magica era possibile. Anche dopo aver smesso di crederci, percepivo ancora qualcosa di magico in lui. Avere sopportato tutti quegli orrori, avere visto il lato peggiore dell’umanità e ritrovarsi con una vita irriconoscibile, e nonostante questo restare la persona perbene e buona e coraggiosa che conoscevo. Sì, quella era magia.
Quanti di quegli antichi puntini di luce erano gli ultimi echi di soli ormai spenti? Quante erano già nate, ma la loro luce non era ancora arrivata fino a me? Se ogni sole tranne il nostro fosse collassato quella notte, quante vite ci avremmo messo a capire di essere rimasti soli?
Ci aggrappiamo alle favole finché il prezzo da pagare per le nostre illusioni diventa troppo
Quando risalimmo in superficie vidi il grande nastro della Via Lattea dipinto in cielo, e mi venne in mente che, insieme, i pesci e le stelle formavano un sistema completo, parti coincidenti di un tutto antico e misterioso.
«Mi piace pensare di essere forte» disse. «E che se in questo momento sono qui, libera, al posto di Bronwyn, o di Millard, o di Enoch, è perché sono abbastanza forte da permettere che siano gli altri ad appoggiarsi a me. Sono sempre stata così… quella capace di sopportare qualunque cosa. Come se dentro di me ci fosse un sensore del dolore e fosse disattivato. So tenere a distanza le brutture e andare avanti, fare quello che va fatto.»3
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Risposta da Katya al topic Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Rigg
5 Novembre 2016
5 Novembre 2016
Mi ero appena rassegnata a un'esistenza noiosa, quando iniziarono a succedere cose straordinarie.
Giusi S.
Sapevo cosa stava per succedere. Quel ciclo di autocommiserazione in cui papà si lasciava sempre invischiare. Si appassionava tantissimo a un progetto, non parlava d’altro per mesi. Poi, inevitabilmente, saltava fuori un problemino a gettare sabbia negli ingranaggi, e invece di risolverlo lui si lasciava travolgere. Ti distraevi un attimo ed era già passato a un altro progetto, e il ciclo ricominciava.[...]A quarantasei anni cercava ancora se stesso, tentava ancora di dimostrare che non aveva bisogno dei soldi della mamma.
Alessia
«Sharon è la mia tipa, le piace come vesto / Adora la mia tuta, le scarpe e tutto il resto / Ho un look davvero figo, con le donne ho un gran successo / Questa rima qui l’ho scritta mentre stavo chiuso al cesso!»
Max
Quando qualcuno si rifiuta di farti entrare, a un certo punto smetti di bussare.
Claudia
Quand’ero bambino, le sue storie fantastiche mi dicevano che una vita magica era possibile. Anche dopo aver smesso di crederci, percepivo ancora qualcosa di magico in lui. Avere sopportato tutti quegli orrori, avere visto il lato peggiore dell’umanità e ritrovarsi con una vita irriconoscibile, e nonostante questo restare la persona perbene e buona e coraggiosa che conoscevo. Sì, quella era magia.
Debora
Quanti di quegli antichi puntini di luce erano gli ultimi echi di soli ormai spenti? Quante erano già nate, ma la loro luce non era ancora arrivata fino a me? Se ogni sole tranne il nostro fosse collassato quella notte, quante vite ci avremmo messo a capire di essere rimasti soli?
Angela
Ci aggrappiamo alle favole finché il prezzo da pagare per le nostre illusioni diventa troppo
Cristina
Quando risalimmo in superficie vidi il grande nastro della Via Lattea dipinto in cielo, e mi venne in mente che, insieme, i pesci e le stelle formavano un sistema completo, parti coincidenti di un tutto antico e misterioso.
Giusi M.
«Mi piace pensare di essere forte» disse. «E che se in questo momento sono qui, libera, al posto di Bronwyn, o di Millard, o di Enoch, è perché sono abbastanza forte da permettere che siano gli altri ad appoggiarsi a me. Sono sempre stata così… quella capace di sopportare qualunque cosa. Come se dentro di me ci fosse un sensore del dolore e fosse disattivato. So tenere a distanza le brutture e andare avanti, fare quello che va fatto.»3
Agata
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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17/01/2017 15:26 - 17/01/2017 15:26 #28855
da Katya
Sull'orizzonte bianco e lontano, alle spalle della fantastica città, si stagliava una vaga ed elusiva sagoma di picchi azzurrini le cui cime appuntite svettavano come sogni nel colore rosato del cielo occidentale.
Mi sento obbligato a parlare perché gli scienziati si sono rifiutati di seguire i miei avvertimenti senza sapere il perché. [...] E sono ancora più riluttante poiché questi avvenimenti potranno anche risultare del tutto vani.
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Risposta da Katya al topic Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
Le montagne della follia di Howard Phillips Lovecraft
17 Dicembre 2016
Sull'orizzonte bianco e lontano, alle spalle della fantastica città, si stagliava una vaga ed elusiva sagoma di picchi azzurrini le cui cime appuntite svettavano come sogni nel colore rosato del cielo occidentale.
Giusi M.
Mi sento obbligato a parlare perché gli scienziati si sono rifiutati di seguire i miei avvertimenti senza sapere il perché. [...] E sono ancora più riluttante poiché questi avvenimenti potranno anche risultare del tutto vani.
Katya
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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17/01/2017 15:34 #28856
da Katya
L'unica attenuante era che lo amava - in corpo e anima - sopratutto in corpo. Non era colpa sua, ognuno nasce come il Signore vuole che nasca, ma poi pretende. Il Signore ti fa alla cazzo, poi pretese. Non desiderare il marito delle altre, due peccati: il fuoco sotto e desiderare il marito della macellaia.
Non sai mai come dire quando vai a fare quello. Evacuare, sembra che invece di andare al cesso devi abbandonare la casa, andare i corpo, sa di esercizi marziali, defecare, poi...senti la puzza solo a pronunciare la parola. Invece deporre era perfetto, fine, più che altro.
«Buongiorno Signorino»
Quando Pepincito sentì quella voce, ogni pelo del suo corpo si rizzò come la coda di un gatto davanti a un mastino.
Quando uno è disperato, inizia a pensare.
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Risposta da Katya al topic Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
Il cappotto della macellaia di Lilia Carlota Lorenzo
14 Gennaio 2017
L'unica attenuante era che lo amava - in corpo e anima - sopratutto in corpo. Non era colpa sua, ognuno nasce come il Signore vuole che nasca, ma poi pretende. Il Signore ti fa alla cazzo, poi pretese. Non desiderare il marito delle altre, due peccati: il fuoco sotto e desiderare il marito della macellaia.
Alessia, Claudia e Katya
Non sai mai come dire quando vai a fare quello. Evacuare, sembra che invece di andare al cesso devi abbandonare la casa, andare i corpo, sa di esercizi marziali, defecare, poi...senti la puzza solo a pronunciare la parola. Invece deporre era perfetto, fine, più che altro.
Max
«Buongiorno Signorino»
Quando Pepincito sentì quella voce, ogni pelo del suo corpo si rizzò come la coda di un gatto davanti a un mastino.
Giusi M.
Quando uno è disperato, inizia a pensare.
Bibi
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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09/09/2017 10:57 - 09/09/2017 11:01 #32342
da Katya
Non è detto che il passato debba condizionare il futuro, basta non permettere che ciò accada.
Non importa se il luogo dove sei rinchiuso è grande come uno sgabuzzino o un'intera casa: sei per sempre prigioniero, che tu abbia la chiave o meno.
Vive in tutti noi il desiderio di casa, di un luogo sicuro dove poter andare così come siamo, senza essere messi in discussione
Se c'e una cosa che ho imparato in Nepal, è che persone apparentemente innocue a volte nascondono una vena di crudeltà.
Quando si è costrette a stare insieme ventiquattr'ore su ventiquattro, non c'è via di scampo.
Non si può tornare ognuno a casa propria e ignorare il cellulare per il resto del weekend. L'atmosfera ti segue ovunque, annebbia l'aria, l'addensa rendendola irrespirabile.
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Risposta da Katya al topic Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
La ragazza senza ricordi di C.L. Taylor
Libro del Mese di Gennaio 2017
Libro del Mese di Gennaio 2017
Paola, Claudia e Roby
Non importa se il luogo dove sei rinchiuso è grande come uno sgabuzzino o un'intera casa: sei per sempre prigioniero, che tu abbia la chiave o meno.
Agata
Vive in tutti noi il desiderio di casa, di un luogo sicuro dove poter andare così come siamo, senza essere messi in discussione
Debora
Se c'e una cosa che ho imparato in Nepal, è che persone apparentemente innocue a volte nascondono una vena di crudeltà.
Cristina
Quando si è costrette a stare insieme ventiquattr'ore su ventiquattro, non c'è via di scampo.
Non si può tornare ognuno a casa propria e ignorare il cellulare per il resto del weekend. L'atmosfera ti segue ovunque, annebbia l'aria, l'addensa rendendola irrespirabile.
Katya
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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09/09/2017 11:11 - 09/09/2017 11:12 #32343
da Katya
Quando qualcuno si rifiuta di farti entrare a un certo punto smetti di bussare.
Edward le aveva domandato se fosse cattolica. "Be', all'epoca lo ero", aveva risposto lei. "Adesso non ho più molta fede, né cattolica, né d'altro genere". Edward aveva insistito. Secondo lui, Megan era ancora <<sotto l'influenza>> della chiesa cattolica <<in maniera buona,
in un modo positivo>>. "Sotto l'influenza, si", gli aveva risposto lei. "Questo mi piace!"
Le nostre storie sono tutto quello che abbiamo.
Dal primo momento in cui misi piede nell'ospedale per malati di mente che sorge sull'isola,
non tentai in alcun modo di recitare la parte che nell'opinione generale si addice alla follia. I miei discorsi e le mie azioni furono esattamente quelli della mia vita di tutti i giorni. Eppure, strano a dirsi, più parlavo e agivo sensatamente, più mi giudicavano pazza.
"Le persone sono troppo ossessionate dalla ricerca di esperienze forti e se non vivono sul filo del rasoio non sembra loro di vivere." mi aveva detto Edward una volta. "E' tutto perché non sanno affrontare la vita normale. Piuttosto vorrebbero scalare l'Everest".
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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Le mie cene con Edward di Isabel Vincent
Libro del Mese di Febbraio 2017
Quando qualcuno si rifiuta di farti entrare a un certo punto smetti di bussare.
Claudia
Edward le aveva domandato se fosse cattolica. "Be', all'epoca lo ero", aveva risposto lei. "Adesso non ho più molta fede, né cattolica, né d'altro genere". Edward aveva insistito. Secondo lui, Megan era ancora <<sotto l'influenza>> della chiesa cattolica <<in maniera buona,
in un modo positivo>>. "Sotto l'influenza, si", gli aveva risposto lei. "Questo mi piace!"
Alessia
Le nostre storie sono tutto quello che abbiamo.
Cristina
Dal primo momento in cui misi piede nell'ospedale per malati di mente che sorge sull'isola,
non tentai in alcun modo di recitare la parte che nell'opinione generale si addice alla follia. I miei discorsi e le mie azioni furono esattamente quelli della mia vita di tutti i giorni. Eppure, strano a dirsi, più parlavo e agivo sensatamente, più mi giudicavano pazza.
Agata
"Le persone sono troppo ossessionate dalla ricerca di esperienze forti e se non vivono sul filo del rasoio non sembra loro di vivere." mi aveva detto Edward una volta. "E' tutto perché non sanno affrontare la vita normale. Piuttosto vorrebbero scalare l'Everest".
Max
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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09/09/2017 11:32 #32344
da Katya
Che cosa mi andava dicendo l'avvocato? Le galere! Ah! Si, meglio mille volte la morte! Meglio la forca che il bagno penale, meglio il nulla che l'inferno; meglio abbandonare il mio collo alla lama di Guillotin che alla gogna degli aguzzi! Le galere, giusto cielo!
Se tutto, attorno a me, è monotono e incolore, non c'è forse dentro di me una tempesta, una lotta, una tragedia?
Gli uomini sono tutti condannati a morte con rinvii indefiniti.
Si sono mai soffermati sulla straziane idea che nell'uomo che sopprimono c'è un'intelligenza;
un'intelligenza che aveva contato sulla vita, un'anima che non si è preparata alla morte?
Preferiamo spesso le ragioni del sentimento alle ragioni della ragione.
Sono io che morirò! Io, lo stesso io che è qui, che vive, che si muove, che respira, che seduto a questo tavolo il quale assomiglia a un qualunque altro tavolo, e del resto potrebbe benissimo esserlo; io, infine, questo io che tocco e che sento e il cui vestito forma questa pieghe.
Ho chiuso gli occhi, li ho coperti con le mani, e ho cercato di dimenticare, di dimenticare il presente nel passato.
Osservo quello strano spettacolo con una curiosità così avida, così palpitante, così attenta,
che avevo dimenticato, me stesso. Un profondo sentimento di pietà mi agitava fin nelle viscere e le loro risa mi facevano piangere.
Trionfano al pensiero di poter uccidere quasi senza far soffrire il corpo. Eh! ma si tratta proprio di questo! Che cos'è il dolore fisico in confronto al dolore mentale!
Ma che cosa mi ha detto in ultimo quel vecchio? Bulla di sentito, nulla di tenero, nulla di commovente, nulla che fosse strappato dall'anima, nulla che venisse dal suo cuore per raggiungere il mio, nulla di suo e destinato a me. Al contrario, un non so che di vago, di in accentuato, di applicabile a tutto e a tutti, enfatico dove avrebbe dovuto essere profondo, piatto dove avrebbe dovuto essere semplice, una specie di predica sentimentale e di elegia teologica. Qua e la, una citazione latina in latino, Sant'Agostino, San Gregorio, che so? E poi, aveva l'aria di recitare una lezione già recitata venti volte, di ripassare un tema, cancellato dalla sua memoria a furia di essere saputo. Non uno sguardo negli occhi, non un accento nella voce, un gesto nelle mani.
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Risposta da Katya al topic Diario di bordo. La marcia degli Elefanti - Le nostre citazioni
L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo
Libro del Mese di Marzo 2017
Che cosa mi andava dicendo l'avvocato? Le galere! Ah! Si, meglio mille volte la morte! Meglio la forca che il bagno penale, meglio il nulla che l'inferno; meglio abbandonare il mio collo alla lama di Guillotin che alla gogna degli aguzzi! Le galere, giusto cielo!
Claudia
Se tutto, attorno a me, è monotono e incolore, non c'è forse dentro di me una tempesta, una lotta, una tragedia?
Katya
Gli uomini sono tutti condannati a morte con rinvii indefiniti.
Agata e Giusi
Si sono mai soffermati sulla straziane idea che nell'uomo che sopprimono c'è un'intelligenza;
un'intelligenza che aveva contato sulla vita, un'anima che non si è preparata alla morte?
Valentina
Preferiamo spesso le ragioni del sentimento alle ragioni della ragione.
Paola
Sono io che morirò! Io, lo stesso io che è qui, che vive, che si muove, che respira, che seduto a questo tavolo il quale assomiglia a un qualunque altro tavolo, e del resto potrebbe benissimo esserlo; io, infine, questo io che tocco e che sento e il cui vestito forma questa pieghe.
Alessia
Ho chiuso gli occhi, li ho coperti con le mani, e ho cercato di dimenticare, di dimenticare il presente nel passato.
Roberta
Osservo quello strano spettacolo con una curiosità così avida, così palpitante, così attenta,
che avevo dimenticato, me stesso. Un profondo sentimento di pietà mi agitava fin nelle viscere e le loro risa mi facevano piangere.
Tati
Trionfano al pensiero di poter uccidere quasi senza far soffrire il corpo. Eh! ma si tratta proprio di questo! Che cos'è il dolore fisico in confronto al dolore mentale!
Alessandro
Ma che cosa mi ha detto in ultimo quel vecchio? Bulla di sentito, nulla di tenero, nulla di commovente, nulla che fosse strappato dall'anima, nulla che venisse dal suo cuore per raggiungere il mio, nulla di suo e destinato a me. Al contrario, un non so che di vago, di in accentuato, di applicabile a tutto e a tutti, enfatico dove avrebbe dovuto essere profondo, piatto dove avrebbe dovuto essere semplice, una specie di predica sentimentale e di elegia teologica. Qua e la, una citazione latina in latino, Sant'Agostino, San Gregorio, che so? E poi, aveva l'aria di recitare una lezione già recitata venti volte, di ripassare un tema, cancellato dalla sua memoria a furia di essere saputo. Non uno sguardo negli occhi, non un accento nella voce, un gesto nelle mani.
Max
Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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