Mercoledì, 05 Novembre 2025

Primo Levi

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15/02/2022 13:05 #57933 da Graziella
Primo Levi è stato creato da Graziella
Nato nel 1919 e morto a soli 68 anni nel 1987, a Torino, abile e poetico scrittore, nonostante abbia studiato da ingegnere, e sia stato rimandato in italiano. Come studente era interessato alla biologia e alla chimica, meno per la storia e italiano. 
Figlio di Ester Luzzati, proveniente da una prestigiosa famiglia ebraica e di Cesare, ebreo praticante, laureato in ingegneria elettronica. 
I suoi antenati erano ebrei piemontesi provenienti dalla Spagna e dalla Provenza. (notizie provenienti da Wikipedia). 
Gli ebrei italiani si erano molto "molto assimilati" e non subendo nessun tipo di vessazione, grazie anche a un editto di uno dei Re di Savoia , erano ben integrati nel tessuto sociale a cui appartenevano partecipando alla vita culturale attiva secondo il loro stato sociale. 
Levi fisse a Torino assorbendo la cultura italiana, frequentando le scuole pubbliche più prestigiose pur assorbendo in casa sua, dai genitori, la cultura ebraica che in ogni famiglia osservante torinese si praticava. 
Anche a detta dello stesso Levi, essere ebreo , fino al 1939 era un fatto naturale, non lo aveva mai escluso da amicizie o scuole pubbliche frequentate. 
Diventò scrittore dopo la sua prigionia a Auschwitz con "Se questo e un uomo", ma aveva già dimostrato la sua vena artistica con la sua prima poesia "Crescenzago" scritta nel febbraio 1943, pochi giorni prima di essere arrestato dalla Guardia Fascista e essere imprigionato a Fossoli.
La Poesia fa parte della raccolta "Ad ora incerta" Garzanti 1984, pubblicata tre anni prima della sua morte. Crescenzago è una zona periferica di Milano, e a quel tempo sede di molte fabbriche.
La raccolta "Ad ora incerta" ci è stata suggerita da Elisa,  in data 8 febbraio 2022 ore 6:40, in occasione del post aperto da Giami 23 (Miriam) per ricordare nel giorno del 27 gennaio, la Shoah, alla quale purtroppo ha partecipato anche Primo Levi.
Ringrazio Elisa per l'informazione, non ero a conoscenza che Levi avesse scritto anche delle poesie, le quali saranno oggetto, nel sito appropriato e non fuori topic, di lettura condivisa e di commento.
Non c'è da meravigliarsi più di tanto del lato poetico di Levi, innanzi tutto è un uomo si di scienza, ma anche un uomo che ha frequentato con profitto il liceo classico. Inoltre, perché non dare a Cesare ciò che è di Cesare, dimenticando che Levi discende da un popolo di grandi poeti, musicisti, inventori, filosofi e scienziati. 
Consideriamo per esempio la poesia: quanti Salmi di Davide sono stati messi in musica da compositori, contemporanei. Sono 150 i salmi del Re David, si trovano nella Bibbia, antico testamento. E come non ricordare il bel canto a dio di Miriam, la sorella di Mosè, che compose e ballò con le donne per la vittoria degli ebrei dall'uscita dell'Egitto, dopo aver attraversato il Mar Rosso. E il Cantico dei Cantici di Salomone? La Bibbia è piena di questi esempi. La memoria del passato è sempre viva in ogni ebreo, anche in quello che si dichiara Ateo. 
Sarà anche interessante confrontare le poesie di Levi pubblicate nel 1984, con la nuova raccolta, pubblicate nel 2021 ad opera di "Divergenze" e commentate da Elisa Occhipinti, dal titolo "Primo Levi e la coscienza poetica"
Sono interessata altresì alla rilettura "La Tregua" e alla prima lettura di "Salvati e sommersi" e "Se non ora quando"
 

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15/02/2022 16:43 #57941 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Primo Levi
Vorrei aggiungere una piccola precisazione di carattere storico.
Gli ebrei ottennero la piena emancipazione e la fine della segregazione in Italia nel 1870. Sebbene già da già dal 19 giugno 1848 n. 735, con il decreto Carlo-Albertino si stabiliva come "la differenza di culto non forma eccezione di godimento dei diritti civili e politici ed all'ammissione nelle cariche civili militari."

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15/02/2022 17:07 #57942 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Primo Levi

Vorrei aggiungere una piccola precisazione di carattere storico.
Gli ebrei ottennero la piena emancipazione e la fine della segregazione in Italia nel 1870. Sebbene già da già dal 19 giugno 1848 n. 735, con il decreto Carlo-Albertino si stabiliva come "la differenza di culto non forma eccezione di godimento dei diritti civili e politici ed all'ammissione nelle cariche civili militari."
Graziella non ero a conoscenza di questo dettaglio. Potresti dirci di più in merito, se ti va?

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

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15/02/2022 18:46 #57944 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Primo Levi
Pronta ad iniziare la raccolta di poesie "ad ora incerta" ;)

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

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15/02/2022 21:18 #57947 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Primo Levi

Sarà anche interessante confrontare le poesie di Levi pubblicate nel 1984, con la nuova raccolta, pubblicate nel 2021 ad opera di "Divergenze" e commentate da Elisa Occhipinti, dal titolo "Primo Levi e la coscienza poetica"

Graziella, per evitare confusione ripeto anche qui (ti avevo già risposto a riguardo, nella discussione relativa a Se questo è un uomo): "Primo Levi e la coscienza poetica" NON è una nuova raccolta delle poesie leviane da me commentate, ma un saggio sul Levi poeta e su alcune sue poesie, che vengono da me analizzate. Sono due cose evidentemente molto diverse. 

Ciò detto, mi rende molto felice che Miriam abbia accolto il mio consiglio di lettura e si sia procurata "Ad ora incerta" :-)  sono curiosissima delle sue impressioni. 

"Che te ne fai di tutti quei libri?"
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15/02/2022 21:27 #57948 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Primo Levi
Inoltre vorrei correggere un'informazione errata, non perché io sia particolarmente precisa ma perché ha una certa rilevanza anche per quanto riguarda l'esperienza del lager per Levi. La sua famiglia non era per nulla osservante, era di una religiosità laica per così dire e molto assimilata, motivo per cui Levi ha dichiarato in più e più occasioni di essersi sentito "per la prima volta" ebreo ad Auschwitz. Questo lo spingerà al suo ritorno ad approfondire l'ebraismo, a scriverci su racconti e Se non ora quando, ecc. 

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15/02/2022 21:56 #57951 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Primo Levi

ziaBetty post=57947 userid=96

Sarà anche interessante confrontare le poesie di Levi pubblicate nel 1984, con la nuova raccolta, pubblicate nel 2021 ad opera di "Divergenze" e commentate da Elisa Occhipinti, dal titolo "Primo Levi e la coscienza poetica"
 

Graziella, per evitare confusione ripeto anche qui (ti avevo già risposto a riguardo, nella discussione relativa a Se questo è un uomo): "Primo Levi e la coscienza poetica" NON è una nuova raccolta delle poesie leviane da me commentate, ma un saggio sul Levi poeta e su alcune sue poesie, che vengono da me analizzate. Sono due cose evidentemente molto diverse. 

Ciò detto, mi rende molto felice che Miriam abbia accolto il mio consiglio di lettura e si sia procurata "Ad ora incerta" :-)  sono curiosissima delle sue impressioni. 

Elisa, avevo capito bene, il tuo è un saggio su Levi poeta e su alcune sue poesie, tanto è vero che ne ho acquistata una copia e quando mi arriverà lo leggerò. Ho sbagliato ad esprimermi e mi scuso. Per la precisione ho scelto io di seguire il tuo consiglio di lettura "Ad ora incerta" e condividerle con Miriam. Ho già il volume e lo sto leggendo.

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15/02/2022 22:10 #57953 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Primo Levi

ziaBetty post=57948 userid=96Inoltre vorrei correggere un'informazione errata, non perché io sia particolarmente precisa ma perché ha una certa rilevanza anche per quanto riguarda l'esperienza del lager per Levi. La sua famiglia non era per nulla osservante, era di una religiosità laica per così dire e molto assimilata, motivo per cui Levi ha dichiarato in più e più occasioni di essersi sentito "per la prima volta" ebreo ad Auschwitz. Questo lo spingerà al suo ritorno ad approfondire l'ebraismo, a scriverci su racconti e Se non ora quando, ecc. 

Ho ben presente la frase di Levi nella quale dice di essersi sentito ebreo solo quando si è trovato recluso ad Auschwitz, ma nonostante ciò posso assicurarti che il padre di Levi era un ebreo praticante, che non vuol dire ortodosso. Per considerare un ebreo italiano praticante, basta che frequenti la Sinagoga i giorni comandati, come quelli di Kippur, di Pessach, insomma le ricorrenze più importanti. non c'è bisogno che un ebreo che si considera praticante metta i Tefilim tutte le mattine e reciti tutta la Tephila, Levi viveva in una famiglia ebraica a tutti gli effetti. Essere ebrei vuol dire tante cose. Qui non posso certo disquisire su tale concetto. Ebrei vuole dire soprattutto essere cittadini del mondo, ti tutto il mondo, essere internazionali, fuori da ogni schema di campanilismo o nazionalismo. Questo è molto importante per la cultura ebraica. Levi nelle sue poesie, che sto leggendo mi sembra proprio così, un uomo fuori da schemi nazionalisti. Ma di questo avrò occasione di scriverne nel sito giusto, dedicato alla sua poesia e ai suoi scritti. Questo topic dovrebbe essere stato fatto unicamente per tracciare lo stile dell'autore, i suoi libri e anche la sua biografia. 

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15/02/2022 22:22 #57954 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Primo Levi
Non posso entrare nel merito di quali siano i confini tra ebrei osservanti o meno perché non ne sono a conoscenza, io mi rifacevo e rifaccio a questa risposta di Levi durante un'intervista, dal quale mi pare si evinca il nocciolo della questione: 

Lei si sentiva ebreo?
Mi sentivo ebreo al venti per cento perché appartenevo a una famiglia ebrea. I miei genitori non erano praticanti, andavano in sinagoga una o due volte all’anno più per ragioni sociali che religiose, per accontentare i nonni, io mai. Quanto al resto dell’ebraismo, cioè all’appartenenza a una certa cultura, da noi non era molto sentita, in famiglia si parlava sempre l’italiano, vestivamo come gli altri italiani, avevamo lo stesso aspetto fisico, eravamo perfettamente integrati, eravamo indistinguibili. 

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16/02/2022 15:40 #57969 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Primo Levi

ziaBetty post=57954 userid=96Non posso entrare nel merito di quali siano i confini tra ebrei osservanti o meno perché non ne sono a conoscenza, io mi rifacevo e rifaccio a questa risposta di Levi durante un'intervista, dal quale mi pare si evinca il nocciolo della questione: 

Lei si sentiva ebreo?
Mi sentivo ebreo al venti per cento perché appartenevo a una famiglia ebrea. I miei genitori non erano praticanti, andavano in sinagoga una o due volte all’anno più per ragioni sociali che religiose, per accontentare i nonni, io mai. Quanto al resto dell’ebraismo, cioè all’appartenenza a una certa cultura, da noi non era molto sentita, in famiglia si parlava sempre l’italiano, vestivamo come gli altri italiani, avevamo lo stesso aspetto fisico, eravamo perfettamente integrati, eravamo indistinguibili. 

Scusa Elisa,  non è per polemica, credimi, sono convintissima di quello che ha risposto Levi nell’intervista, mi fa un po' sorridere il 20%, come quantità di qualcosa che non si può misurare. Ma per sgombrare il campo da possibili futuri e presenti fraintendimenti  ti dirò che io, e la mia famiglia di provenienza, fino ai nonni, siamo stati ebrei pochissimo praticanti, .  Io sarà 50 anni che non vado più in sinagoga, ho sposato due cattolici e i nostri figli non sono battezzati. Ma per la religione ebraica noi, tutti e tre se vogliamo andare a vivere il Israele ed avere la cittadinanza, lo possiamo fare senza alcuna burocrazia, abbiamo il diritto per la legge del ritorno. Ho anche dimenticato l'ebraico studiato a scuola. Anche mio padre era cattolico. 
Mi scuseranno gli autori per questo mio off topic, ma credo sia necessario per sgomberare, da qui in poi l'idea, qualora ci fosse, che io voglia parlare qui, del grado di ebraismo di Primo Levi. Ripeto, tutti gli ebrei italiani, da Bassani, a Olivetti, a molti altri nomi illustri, sono integrati, ciò non vuol dire però "assimilati"
Chiudo momentaneamente questo topic "organizzativo" per andare a creare il topic sulle sue poesie.
 

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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