Era da un po che volevo leggere Mo Yan e finalmente sono quasi giunta alla fine de Il supplizio del legno di sandalo

. Visto che l´unica che sembra averlo letto è Elle,mi rifaccio ai suoi commenti. È un libro bello lungo,più che altro perchè il tema portante è l´arte della tortura, quindi a mio parere risulta in alcune parti un po ridondante e noioso, ma secondo me la storia è costruita molto bene, nonostante l´azione sia minima. I vari punti vi sita dei personaggi facilitano la lettura e se si è appassionati della cultura cinese (cosa che purtroppo non è il mio caso)penso sia un libro molto affascinante. Elle a proposito di Sorgo rosso si è espressa sul linguaggio dicendo che probabilmente in traduzione non rende; non so se ti riferivi solo a Sorgo rosso o se l´hai riscontrato anche in questo, ma per me il linguaggio della narrazione del Supplizio è bellissimo!Evoca immagini molto belle, l´autore inerisce la simboligia propria della tradizione cinese senza forzare lo stile e mi sembra un tentativo molto riuscito!
Certo come hanno fatto presente anche gli altri che hanno letto gli atri libri, bisognerebbe conoscere un po meglio la cultura orientale e la sua storia per apprezzare maggiormente questo autore (soprattutto,come scrive Elle, per poter apprezzare i continui pasti a base di carne di cane bella grassa e dall´odore delizioso

), però sono comunque rimasta soddisfatta.
Mi piacerebbe prima o poi capire meglio i meccanismi che regolano l´assegnazione di questi Nobel,ma non mi riesce troppo difficile concepire questo premio per Mo Yan e la motivazione con cui gli è stato assegnato, ovvero che la sua È un´opera id qualità "che con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità" penso sia perfettamente pertinente!