Sabato, 06 Settembre 2025

TAPPA 4 - L'idillio di rue Plumet e l'epopea di rue Saint-Denis

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02/09/2020 00:04 #45480 da nautilus
Trovo molto belle le pagine sui tumulti del 1830, anche se pesanti per questo sto leggendo con molta calma. Mi ha entusiasmato soprattutto la descrizione degli amici di Mario e di come ognuno vive questo momento di rivoluzione. I tre seduti al Corinto che si perdono tra i fumi dell’alcol e l’assenzio incarnano proprio gli intellettuali di quel periodo. Hugo con la descrizione di questo momento rappresenta uno spaccato di quel tempo e delle abitudini tipiche degli artisti, poeti, letterati e intellettuali della Francia dell’Ottocento.

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02/09/2020 00:18 #45481 da nautilus
L’assenzio rappresenta l’emblema della vita bohémienne. Il suo uso si diffuse proprio a partire dal 1830 fino ai primi del novecento quando in Francia fu vietato. Quasi tutti gli artisti francesi di quell’epoca ne hanno fatto uso. Degas ha intitolato uno dei suoi quadri più famosi L’assenzio. La scena descritta da Hugo al Corinto è una tipica scena che poteva vedersi in un bar della Parigi bohémienne.

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03/09/2020 09:04 #45512 da nautilus
Vogliamo parlare dell'entrata di Marius in barricata? SuperMario oserei dire.
Continua a piacermi molto questa parte e il personaggio di Marius che definirei senza dubbio uno dei coprotagonisti del romanzo.
Vi segnalo una perla di saggezza di Hugo Aveva vissuto ancora troppo poco per sapere che non vi è nulla di più imminente delle cose impossibili, e che la cosa che bisogna sempre prevedere è l'imprevisto

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09/09/2020 07:59 #45636 da Mattia P.
Impressionante veramente con quanta bellezza Hugo esprime e valorizza il concetto di ecosistema.

“si avvertiva quella sacra intimità dell’uccello e dell’albero; di giorno le ali rallegrano le foglie, la notte le foglie proteggono le ali.”

Penso che la grandezza di quest’opera sia lampante nella sua capacità di precorrere i tempi e affrontare temi cruciali come quello della interconnessione tra tutti gli esseri viventi. Hugo sembra non voler tralasciare nulla di ciò che universalmente riguarda l’uomo. E quindi non solo si occupa dell’ambiente politico e sociale in cui l’uomo è immerso, mettendone in luce pregi e difetti, ma vuole descrivere anche l’ambiente fisico, l’ambiente naturale; e lo fa in modo sublime.


“Tutto contribuisce al tutto. L’algebra si applica alle nuvole; l’irradiarsi dell’astro giova alla rosa; nessun pensatore oserebbe dire che il profumo del biancospino sia inutile alle costellazioni. Chi può calcolare la traiettoria di una molecola? Che ne sappiamo noi se le creazioni dei mondi non siano determinate dalla caduta di granelli di sabbia? Chi dunque conosce i flussi e i riflussi vicendevoli dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, le ripercussioni delle cause nei precipizi dell’essere e le valanghe della creazione? Un acaro ha importanza; il piccolo è grande, il grande è piccolo; tutto è in equilibrio nella necessità; spaventosa visione per lo spirito. Tra gli esseri e le cose vi sono prodigiose relazioni; in questo inestinguibile insieme, tra il sole e il pidocchio non c’è disprezzo; gli uni hanno bisogno degli altri. La luce non porta via i profumi terrestri nell’azzurro senza sapere ciò che fa; la notte distribuisce essenze stellari ai fiori addormentati. Tutti gli uccelli che volano hanno alla zampa il filo dell’infinito. La germinazione si complica dello sbocciare di una meteora e del colpo di becco della rondinella che spezza l’uovo e mette di fronte la nascita di un verme con la storia di Socrate. Dove finisce il telescopio, comincia il microscopio. Quale dei due ha una vista migliore? A ognuno la scelta. Una muffa è una pleiade di fiori; una nebulosa è un formicaio di stelle. Identica promiscuità, ancora più sorprendente delle cose dell’intelletto e dei fatti della sostanza. Gli elementi e i princìpi si mescolano, si combinano, si sposano e si moltiplicano gli uni con gli altri al punto da far confluire nella stessa chiarezza il mondo materiale e quello morale. Il fenomeno si ripiega continuamente su se stesso. Nei vasti scambi cosmici la vita universale va e viene in quantità sconosciute amalgamando tutto nell’invisibile mistero degli effluvi, usando tutto, non perdendo un sogno di un sonno, qua seminando un animale microscopico e là sbriciolando un astro, oscillando, serpeggiando, facendo della luce una forza e del pensiero un elemento, disseminata ovunque e invisibile, tutto dissolvendo, eccetto quel punto geometrico che è l’io; riconducendo tutto all’anima-atomo, facendo sbocciare tutto in Dio; intricando nell’oscurità di un meccanismo vertiginoso tutte le attività dalla più alta alla più bassa, connettendo il volo di un insetto al moto terrestre, subordinando, chissà? non foss’altro che per l’identità della legge, l’evoluzione della cometa nel firmamento al turbinio dell’infusore nella goccia d’acqua. Macchina fatta spirito. Enorme ingranaggio di cui il primo motore è il moscerino e l’ultima ruota è lo zodiaco.

Leggendo e rileggendo queste righe ho pensato che potrebbe tranquillamente essere una versione in prosa del Cantico delle Creature. Anche se la nostra sensibilità nei confronti dei problemi ambientali sta gradualmente aumentando e cosi pure le azioni a livello istituzionale, ancora troppo poca, tuttavia, è la consapevolezza che siamo parte di un mondo che è solo una piccola pallina nell’immensità dell’universo. Ma la nostra più piccola azione (volo di un moscerino) può avere un impatto enorme sulle sorti della vita sulla Terra (il moto terrestre).

Può essere interessante notare che la prima teoria scientifica sull’atomo fu proposta da John Dalton nell’opera A New System of Chemical Philosophy, pubblicata nel 1808.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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22/09/2020 13:07 #45762 da VFolgore72
Bellissimo il personaggio Gavroche, che mi fa venire in mente lo scugnizzo napoletano.

Lascia poi stupefatti la disamina che fa della differenza tra l'insurrezione (giudicata da Hugo come cosa positiva) e la sommossa (giudicata negativamente, tranne in rari casi).

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”
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25/09/2020 14:59 #45810 da VFolgore72
Proseguendo nella lettura, resto assai sorpreso dal cambiamento caratteriale di Valjean e dal suo amore possessivo ed egoista per Cosette. Non me l’aspettavo.

Assai commovente il personaggio, tutt’altro che secondario, di Eponima.

Gavroche sta scalando con prepotenza la classifica delle mie preferenze.

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”
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25/09/2020 20:05 #45819 da Mattia P.


Gavroche sta scalando con prepotenza la classifica delle mie preferenze.


Mi associo. Gavroche è uno dei personaggi più belli di tutto il romanzo. In particolare mi colpisce il suo atteggiamento sempre scaltro e ottimista di fronte a tutte le numerose avversità che si trova di fronte, non ultime quelle di tipo affettivo. Poesia e ironia sono le armi con cui affronta la vita a viso aperto, senza paura.
Attenzione: Spoiler!

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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29/09/2020 10:33 - 29/09/2020 10:33 #45872 da Margarethe
Che bello il confronto tra Mario e il nonno Guillenormant (Capitolo "Il vecchio e il giovane cuore di fronte"), Hugo mostra di nuovo di conoscere profondamente le emozioni e di saperle descrivere con gran maestria: qui osserviamo ciò che passa per la testa di chi vuole bene ad un'altra persona ma non ha la capacità di esprimerlo nel modo giusto, e ottiene l'effetto contrario di sembrare burbero e disinteressato. Trovo che questo scambio sia esemplare della comunicazione non efficace, del non saper dare voce con sincerità e senza orgoglio o paura ai propri sentimenti.
Mi ha ricordato un po' il capitolo del travaglio interiore di Jean che si reca al processo.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ultima Modifica 29/09/2020 10:33 da Margarethe.
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30/09/2020 08:55 #45892 da Margarethe

Lascia poi stupefatti la disamina che fa della differenza tra l'insurrezione (giudicata da Hugo come cosa positiva) e la sommossa (giudicata negativamente, tranne in rari casi).


V'è la sommossa e v'è l'insurrezione: sono due collere distinte: l'una ha torto e l'altra ragione. [...] la guerra del tutto contro la frazione è insurrezione, e l'attacco della frazione contro il tutto è sommossa

La sommossa è come un soffio che incontra teste che pensano, cervelli che meditano, anime che soffrono, passioni che ardono, miserie che urlano, e porta tutto con sé.
Dove?
A casaccio. Attraverso lo Stato, attraverso le leggi, attraverso la prosperità e l'insolenza altrui. Le convinzioni irritate, gli entusiasmi inaciditi, le indignazioni commosse, gli istinti guerreschi compressi, i coraggi giovanili esaltanti, gli accecamenti generosi, la curiosità, il gusto del cambiamento, la sete dell'inatteso, il sentimento che fa sì che ci si diverta a leggere il manifesto d'uno spettacolo nuovo e che, a teatro, ci piaccia il colpo di fischietto del macchinista; gli odi vaghi, i rancori, le delusioni, ogni vanità che creda d'aver fallito il proprio destino; i disagi, i sogni vani, le ambizioni circondate da ostacoli; chiunque speri in una via d'uscita da un crollo e, infine, più in basso tutto, la moltitudine, fango che piglia fuoco; tali sono gli elementi della sommossa.


E poi continua a descrivere la varietà di persone che possono comporre una sommossa. Trovo che sia una descrizione interessante di quanto può essere ampio e variegato e quindi poco coerente un movimento di protesta.

Il sussulto delle passioni e delle ignoranze è cosa ben diversa dalla scossa del progresso. Alzatevi, sia pure, ma per farvi grandi. Fatemi vedere da che parte andate. Non v'è insurrezione se non in avanti. Ogni altra sollevazione è cattiva; qualunque passo violento all'indietro è sommossa; retrocedere è una via di fatto contro il genere umano.
L'insurrezione è l'accesso di furore alla verità; i selciati ch'essa smuove sprizzano la favilla del diritto. Alla sommossa, quei selciati lasciano soltanto il loro fango.


Nella generalità dei casi, la sommossa deriva da un fatto materiale, mentre l'insurrezione è sempre un fenomeno morale.


Come voi anch'io sto adorando Eponina,
Attenzione: Spoiler!
e il paterno Gavroche.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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30/09/2020 11:28 #45902 da Mattia P.

Che bello il confronto tra Mario e il nonno Guillenormant (Capitolo "Il vecchio e il giovane cuore di fronte"), Trovo che questo scambio sia esemplare della comunicazione non efficace, del non saper dare voce con sincerità e senza orgoglio o paura ai propri sentimenti.
Mi ha ricordato un po' il capitolo del travaglio interiore di Jean che si reca al processo.


Davvero bello! Se non sbaglio in un post precedente avevo detto che questo rapporto mi faceva venire in mente il rapporto tra Michael e suo nonno, il sig. Cutler, nel film Over the Top, di Stallone. Non è solo lo scontro tra due individualità, ma è lo scontro tra due mondi; due modi completamente diversi di vedere la vita. Si oppongono due generazioni, due diverse filosofie di vita. E ironicamente, il fatto che si voglia il bene l'uno dell'altro, non basta a superare la diversità. Si preferisce far saltare il banco e ognuno per la sua strada.

Ahi! Quanto è difficile comunicare efficacemente... Ma siamo esseri profondamente relazionali e la capacità di comunicare e comunicarci è, a mio avviso, una discriminante cruciale per un'esistenza felice.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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