Martedì, 04 Novembre 2025

2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione

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12/01/2021 08:19 #49302 da guidocx84
2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione è stato creato da guidocx84
In questo topic discuteremo del nostro Libro itinerante 2020: "Il libraio di Selinunte" di Roberto Vecchioni ;)

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01/02/2021 12:15 #50299 da nicoletta
Risposta da nicoletta al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Ciao a tutti, provo a dare il via a questa discussione :)
Più che un romanzo mi è sembrata una fiaba per la descrizione delle persone (a partire dal libraio stesso, ma anche lo zio un po' strambo) e gli avvenimenti in sè; lo stile della scrittura un po' mi ricordava la canzone Samarcanda dove si mischia la realtà con la fantasia
Mi ha dato l'impressione che l'obiettivo non fosse raccontare una storia ma far riflettere sull'importanza delle parole, su cosa succede quando le si perde e non si è più in grado per esempio di provare le sfumature "E con le sfumature i sentimenti che le accompagnano o le provocano. Amare, ad esempio, ha un solo senso per tutti"; che sia una critica al modo di comunicare di oggi? :)

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06/02/2021 16:41 #50633 da Federico
Risposta da Federico al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione

nicoletta ha scritto: Mi ha dato l'impressione che l'obiettivo non fosse raccontare una storia ma far riflettere sull'importanza delle parole, su cosa succede quando le si perde e non si è più in grado per esempio di provare le sfumature


Sono d’accordo.

La storia è un po’ debole e in parte piena di luoghi comuni. Mi piace tanto Vecchioni come cantautore, non mi è piaciuto come scrittore. Una conferma che le due arti sono più distanti di quanto si creda

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21/02/2021 11:13 #51051 da Ariel
Risposta da Ariel al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Ho finito di leggere questo breve romanzo, solo 65 pagine che si fanno leggere, ma sono andata spedita nella lettura soprattutto perchè volevo rendere più veloce il suo viaggio, in realtà non è cosi scorrevole. Una favola in cui realtà, fantasia e magia rendono poco chiara la storia. Un libricino carino, delicato, il classico libro "da aforisma", almeno nella mia classificazione, cioè una di quei libri dove sottolinei mille e più passaggi perchè cosi belli o poetici. Lo stile narrativo, non mi è dispiaciuto e sul genere che amo, (infatti mi ha ricordato Mathias Malzieu un autore che scrive store su questo genere e che adoro) ma l'ho sentito un pò forzato, come se a tutti cosi Vecchioni volesse rendere "bello" e "poetico" il testo. Premetto che io non conosco Roberto Vecchioni come cantautore, o meglio conosco le sue canzoni più famose, ma non lo seguo come artista perciò ho letto il libro senza avere idee precise o aspettative sull'autore. In generale l'ho trovata una lettura molto piacevole anche perchè per noi lettori è sempre meraviglioso leggere storie in cui i protagonisti sono proprio i libri o le parole, ne siamo naturalmente attratti. Infine proprio come una favola Vecchioni ci propone una morale: l'importanza e l'essenzialità delle parole.
Molto bella anche la copertina del libro :)

"...Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima." William Ernest Henley
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28/05/2021 13:14 #53019 da IlariaTata
Risposta da IlariaTata al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Salve a tutti amici,
ho finito di leggere da qualche giorno Il libraio di Selinunte e mi ritrovo a scriverne qua  .
Anche io, come Ariel, conosco pochissimo il Vecchioni cantautore, e non immaginavo che fosse pure uno scrittore.
Ho trovato il suo libro carino, piacevole, adatto alla lettura di una serata.
Per alcuni versi mi ha ricordato molto L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn, mentre per alcune atmosfere ci ho trovato dentro anche delle suggestioni provenienti dal mio adorato Cecità di Josè Saramago.
Auguro buona lettura a coloro che arriveranno dopo di me.
Buona giornata e, come sempre, buone letture.

Ilaria

“Noi non siamo veri e propri romanzi. Noi non siamo veri e propri racconti. Noi siamo opere complete”

(Gabrielle Zevin)

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11/06/2021 22:06 #53178 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Il libro itinerante è passato anche di qui! Purtroppo mi ritrovo nell'opinione di Federico:

La storia è un po’ debole e in parte piena di luoghi comuni. 
Se si trattasse di una semplice favola senza pretese direi che è carina, ma dal momento che ho avuto l'impressione che dovesse essere un libro con una morale e un messaggio, l'ho trovato un po' confuso e incoerente. La falla più grossa è stata questa: il libraio non viene odiato dalla popolazione perché tale, infatti all'inizio non lo odiano e anzi dicono che c'è pure un'altra libreria in città, qualcuno va pure ad ascoltare la lettura. Le persone lo odiano per il suo modo di fare, perché è schivo e riservato e perché è strano che si limiti a leggere i libri invece che venderli: insomma, non lo capiscono e ne hanno paura. Per questo non vedo un nesso tra la sua uccisione e la parata di libri: lui non viene ucciso perché lettore, ma perché strambo. 

La questione dell'assenza di parole non mi ha convinta. Loro più che altro hanno dimenticato la lingua e danno i nomi sbagliati alle cose.. Ma una volta inventato un nuovo linguaggio non vedo perché debba essere difficile esprimere i sentimenti, sarà come esprimersi in un'altra lingua, no?

Mi è piaciuto molto il passo del saltatore nell'introduzione:

e mi solleverò come non ho mai fatto in vita mia, senza una televisione, senza un giornale, senza una folla piccola o grande che sia lì ad esclamare "Ooh"; e quando sarò lassù [...] non mi sfiorerà neppure un istante il pensiero di dove sto andando a sfracellarmi, perché lassù si fermerà il tempo e tutto quello che accadrà dopo non mi apparterrà più, perché non sarà niente.

Ho trovato anch'io molte belle frasi, però erano un po' buttate lì, cioè non mi hanno condotto a un ragionamento più profondo. Erano proprio come  in una canzone, versi che devono evocare assieme alla musica delle idee più profonde, che invece in un romanzo ti aspetti di trovare più sviluppate.

Nonostante tutto è stato di nuovo un piacere sfogliare il libro itinerante 

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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16/07/2021 19:26 - 16/07/2021 19:27 #53679 da Blue
Ciao a tutti,
anche io ho trovato questa lettura semplice e scorrevole, ma con qualche falla.
Il racconto rende omaggio alla parola, alle sue sfaccettature e all’importanza della lettura, ma fa riflettere anche sulle relazioni umane, su come rifiutiamo a priori ciò che è nuovo, diverso o semplicemente non riusciamo a comprendere. Non a caso l’unico a “salvarsi” è Nicolino il ragazzino che guarda senza pregiudizi lo “straniero” (oltre lo strano aspetto e  il bizzarro comportamento) che vuole conoscere, capire e pensare con la sua testa.

Nonostante questo il libro non mi ha convinta fino in fondo, bella la prima parte che ha il suo crescendo, fino all’incendio intendo, dopo però la storia si chiude bruscamente lasciando, almeno a me, un senso di incompiutezza. E’ come se l’autore all’improvviso avesse attaccato la parte finale, la quale anche se suggestiva mancava di un filo conduttore.Inoltre il finale ricorda molto quello del pifferaio magico, qui invece dei bambini (il futuro) vengono portate via le parole con le loro sfumature, forse perché una popolazione che giudica in base alle apparenze, che non è curiosa, che alla comunicazione preferisce la chiusura non ha bisogno di un linguaggio complesso. Così il vocabolario si allinea all’ottuso comportamento degli abitanti di Selinunte rendendoli incapaci di esprimere i propri sentimenti, di comprendersi fino in fondo, chiusi ciascuno nel proprio guscio. 

P.S.: non conosco molto bene le opere del Vecchioni cantautore (neanche dello scrittore per la verità ), ma ho scoperto che “Il libraio di Selinunte” è anche una canzone.
Ultima Modifica 16/07/2021 19:27 da Blue.

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26/07/2021 17:01 #53798 da pallina
Risposta da pallina al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Ciao!
Finita anch'io la lettura di questo libro e ciò che mi resta è ?????. Ebbene sì, una serie di punti interrogativi su quello che vuole essere davvero il messaggio del libro. Conosco il Vecchioni cantautore e professore ma non lo conoscevo come autore, o meglio, non avevo letto niente di suo e onestamente ha un po' deluso le mie aspettative. 
Il libro sembra una bellissima fiaba ma che si perde sul più bello, nel momento in cui dovrebbe condurre al lieto fine, quello in cui i "cattivi" si rendono conto delle malefatte e si redimono. Invece, quel che rimane, è solo la punizione a cui vengono sottoposti, auspicando poi in tempi migliori che però non ci è consentito di "vedere". Inoltre, non sono riuscita a capire bene se fosse incentrato sull'importanza delle parole e delle loro sfumature o sulla paura del diverso (sia fisicamente che in fatto di usi e costumi) e quindi sul preferire rimanere ignoranti e ciò che questo comporta. 
Come scritto da molti, ci sono tante belle frasi che ho sottolineato e ricopiato perchè mi hanno colpita, ma erano un po' buttate lì. Ho trovato molto più affascinante l'introduzione in forma di racconto che la storia in sè. Non dico che il libro non mi sia piaciuto in toto, ma forse mi aspettavo qualcosa di più, che portasse alla catarsi dei personaggi e non solo alla tragedia.
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29/07/2021 18:08 #53813 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
pallina sono d'accordo con tutto quello che hai scritto

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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17/08/2021 15:28 - 17/08/2021 15:30 #54126 da Marialuisa
Risposta da Marialuisa al topic 2020 - Il libraio di Selinunte. Discussione
Eccomi qua a commentare un libro che mi ha emozionato più per il fatto di averlo condiviso con voi che per il contenuto... che ho trovato comunque valido.
La formulazione dei pensieri in chiave fiabesca, con echi poetici che si riscontrano qua e là, mi ha reso la lettura gradevole. Il misterioso libraio ha colpito la mia immaginazione e mi ha incuriosito molto, infatti avrei preferito un maggiore sviluppo del personaggio, che rimane invece sempre sullo sfondo pur apparendo, almeno nel titolo, come il protagonista. l'accanimento contro di lui mi è sembrato poco chiaro e pretestuoso.
Ho apprezzato la  delicata e romantica passione di Nicolino e Primula che mi è  sembrata pregnante e coerente con la storia, soprattutto per il dilemma di questo ostacolo al dispiegamento pieno del loro amore,  castrato dall'incapacità di “parlare/comprendere”, dalla mancanza di ciò che è ritenuto essenziale. Mi ha fatto riflettere su quanto invece sia diverso, soprattutto tra i giovanissimi di oggi, l'approccio relazionale di tipo sentimentale, dove troppo spesso ciò che conta non sono le parole...
Attenzione: Spoiler!
E l'incomunicabilità che sopraggiunge ad un certo punto, conseguenza di determinate scelte infelici, sembra proprio un monito all'umanità...il finale, per quanto intenso, mi ha dato una sensazione di incompiutezza, ma nel contempo ha fatto affiorare sulle mie labbra un sorriso di speranza...

   

"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore"
Italo Calvino
Ultima Modifica 17/08/2021 15:30 da Marialuisa.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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