Resoconto freschissimo di poche ore dopo l’incontro odierno dei Leggermente Letturati su “Il libro della giungla” o “I libri della giungla”, raccolta di racconti di Rudyard Kipling. Incontro molto peculiare per vari motivi.
Anzitutto perché, credo per la prima volta, non tutti hanno letto lo stesso libro. C’è stata una certa confusione tra “Il libro della giungla” e “I libri della giungla” e quindi i pochi che si sono cimentati nella lettura hanno letto edizioni diverse con racconti diversi. In secondo luogo, il libro è stato terminato da non più di una/due persone. Alcuni hanno rinunciato a priori per non rovinarsi l’idea che avevano del libro dall’infanzia (Anna...
); altri hanno abbandonato dopo poche pagine; altri sono riusciti a finirlo, ma perché avevano l’edizione breve; altri ci hanno provato ma non sono riusciti a concludere l’edizione lunga.
Insomma, un incontro apparentemente poco utile, ma che si è ben presto trasformato in un’accesa discussione sul significato politico e ideologico dell’opera in considerazione delle convinzioni colonialiste e imperialiste di Kipling. Ha tenuto banco, quindi, l’eterno dibattito sulla possibilità di separare le opinioni dell’autore dal significato e valore del libro. Si è inoltre valutato il valore educativo o meno del libro (o di alcuni racconti) nella società attuale. Qualche accenno è stato dedicato anche alla sua valenza ambientalistica o ecologica.
Chi scrive ha pensato di introdurre il libro definendolo “estivo”, ma è stato ampiamente criticato ed è così emerso che il concetto di estate è pure abbastanza controverso.
Dopo la pausa di agosto, a settembre si leggerà “La morte a Venezia” di Thomas Mann.
Il libro di ottobre sarà scelto, invece, nei prossimi giorni.
Buone vacanze Letturate a tutti!