Ho appena terminato la lettura di Carrie e la prima cosa che mi viene in mente di dirvi è che mi è sambrato di leggere più un copione per un ipotetico film che un libro. Crodo sia per tutte le parti di estratti dal tal giornale o le varie interviste. Il tutto non è stato spiacevole, mi è piaciuto anche perché non si perde dietro cose inutili e racconta solo quello che c'è da raccontare. Non mi sono piaciute invece le parti pensate, nella mia edizione erano tra parentesi ed appesantivano un sacco la lettura. Anche nella vostra edizione c'erano le parentesi?
Il tema del bullismo è pareccchio ricorrente in questo autore e mi chiedo il perchè. Ma non è che è stato bullizzato da bambino? Abbiamo notizie?

Sono subito etrata in empatia con Carrie e ho provato una pena e una tenerezza incedibile, la cattiveria umana non ha proprio limiti, nemmeno nei libri.

Anch'io come Bea leggendo non ho affatto avuto paura, e ancora una volta la mia idea che King non è uno scrittore horror ha trovato conferma.
In generale sono d'accordo con chi afferma che King, anche con una storia di poche pagine e un po' troppo breve, riesce a colpire il lettore e a farlo diventare parte integrante della storia. In questo mi sa che King non ha eguali.
Sono d'accordo con Blue quando dice che fanno più paura i bulli che la telecinesi. Ad esempio, la madre mi ha terrorizzata, non tanto per le scene religiose ma per come a causa della sua religione si comporta con Carrie. Più che madre credo sia una semplice genitrice, niente di più! Una madre non si comporta in quel modo.
Il finale ha lasciato un punto interrogativo anche a me, chissa se incontreremo nuovamente questa Annie.
Per quanto riguarda i film, qualcuno di voi li ha visti? Oggi ho visto il triler di quello del 2013 e mi è sembrato carino.