SINOSSI

Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e "vero" nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.

RECENSIONE

Esplicitezza, desiderio di amarsi e riferimenti letterari sono gli ingredienti magici che rendono l'esordio poetico di Michele Mari una testimonianza preziosissima. Romantico e sentimentale, colto e citazionistico, sincero e contraddittorio Mari affronta tra i temi più saturati e usurati: l'amore in forma esclusiva e totalizzante. Il titolo fa rapidamente riferimento alla tormentata vicenda di Ladyhawke e il capitano Knightwolf il quale amore fu reso impossibile per mezzo di un incantesimo che trasformò la dama in falco e il capitano in lupo, con un unico compromesso: la possibilità di incontrarsi e di sfiorarsi all'alba e al tramonto. Michele Mari si fa soggetto e oggetto di questa vicenda: attraverso le nevrosi che caratterizzano l'uomo della contemporaneità, l'angosciato poeta testimonia un'ossessione privata, lucida e cinica dei mostri che dominano la mente umana. Ossessioni e fantasmi che non svaniscono con la trasposizione di queste sulla carta ma perdurano quotidianamente nelle più banali delle attività. La sfida più grande però vinta dall'autore è stata quella di riportare alla luce, rispolverandola dalla sua antica polvere, una tradizione lunghissima che parte dalla latinità, passa per il Medioevo, e arriva sino alla modernità. Tutto questo concentrato letterario viene reso attraverso liriche di breve lunghezza, anzi oserei dire liriche mutilate, recise nella loro elaborazione. Questo permette al lettore di ponderare ogni elemento con il giusto peso, entrare e scavare dentro l'intimità fino alla stessa etimologia della parola. Un linguaggio mutilato, dunque, che permette a Mari di affrontare quell'amore impossibile e struggente che non potrebbe essere reso con lunghi monologhi. La brevità delle sue liriche non è altro che la rappresentazione della difficoltà insita nell'esprimere un sentimento patetico nonché totalizzante.

[RECENSIONE A CURA DI GR98]

Autore Michele Mari
Editore Einaudi
Pagine 112
Anno edizione 2007
Collana Collezione di poesia
ISBN-10(13) 9788806181123
Prezzo di copertina 12,00 €
Prezzo e-book 6,99 €
Categoria Altri generi