SINOSSI

La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

RECENSIONE

Bello per tanti motivi, anche se non perfetto. Prima di tutto, l'edizione di Mondadori Oscar Vault è stupenda: dalla sovracopertina esterna con vari effetti, alla copertina rigida interna dove è raffigurato un bel drago, ai bordi delle pagine colorate di arancione, così come è arancione anche il segnalibro in tessuto presente nel libro. L'edizione è curatissima e merita di essere esposta nella propria libreria. Il romanzo è un fantasy autoconclusivo, sicuramente la mole potrebbe spaventare ma non lasciatevi intimorire perché il libro si legge velocemente e cattura. Come ogni fantasy che si rispetti, ha una mappa dei territori che io trovo sempre molto utile per far entrare meglio nella storia e controllare i viaggi che fanno i personaggi. Il priorato dell'albero delle arance è un epic fantasy femminile, ma anche femminista e non ricordo che ce ne siano poi molti. Quindi, i personaggi più importanti, anche se non tutti, sono delle donne, tutte diverse tra loro. Le scopriremo pagina dopo pagina, provando emozioni insieme a loro, vivendo le loro storie. Lo stile della Shannon è scorrevole, fluido, non si fa fatica a leggere il libro, ma ciò non significa che il linguaggio sia infantile. Nel romanzo troveremo combattimenti straordinari, amori intensi descritti davvero con tanta delicatezza, che non spegne però la passionalità o la profondità. Draghi presentati in uno stile anche nuovo, colpi di scena piazzati a regola d'arte. Non mancano gli intrighi politici a corte, così come ovviamente la magia che nel romanzo non sarà mai eccessiva. La religione gioca un ruolo fondamentale perché la divisione del mondo in Occidente, Meridione e Oriente è soprattutto culturale, per una versione del mito in taluni casi falsa o edulcorata o comunque parziale. Le divisioni ci sono perché, come ai nostri giorni, spaventa ciò che non si conosce o non si capisce. Assistiamo a costanti scontri, anche interiori, tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra dovere imposto e libertà agognata, tra altruismo ed egoismo, tra obblighi e fedeltà. La brama di potere e di immortalità, la vendetta, la follia religiosa, le differenze sociali e culturali, ma anche il cambiamento, l'amicizia, la sorellanza, l'amore, il perdono e la rinascita. Troverete tutto questo nel libro se deciderete di leggerlo. All'inizio il romanzo può confondere. La Shannon ci catapulta in questo mondo mostrandoci già vari personaggi, alternando Occidente e Oriente, le due parti in cui si svolge quasi tutta la storia. Per i primi tre o cinque capitoli, si potrà fare fatica a ricordare i personaggi perché sono tanti, ma il senso di confusione dura veramente pochissimo perché si riesce a collocarli subito nelle zone territoriali di appartenza, che comunque sono indicate all'inizio di ogni capitolo. Ad ogni modo, nel caso aveste problemi, alla fine del libro sono presenti anche un elenco dei personaggi ed un glossario. È un romanzo che non raggiunge il voto pieno solo per due motivi: il primo è che la maggior parte della storia si svolge in Occidente e ciò toglie spazio ad una delle coprotagoniste che si trova in Oriente, di cui alla fine sapremo poco avendo così la sensazione di conoscerla, ma non abbastanza. La seconda motivazione sta nel finale perché alcune cose rimangono un po' sospese nel futuro prossimo. In realtà non è una vera sospensione: l'autrice, tramite le sue protagoniste, ci fa capire che alcune cose verranno fatte o quantomeno l'idea è quella di farle, però non viverle come il resto delle vicende del libro mi ha lasciato un po' delusa, probabilmente perché avrei continuato a leggere altre pagine senza problemi! Insomma, la fine c'è e si capisce essere un romanzo autoconclusivo. Semplicemente la Shannon ci fa intendere che le storie non finiscono solo perché giriamo l'ultima pagina del libro, ma che i personaggi continueranno a vivere la loro storia in questo mondo fantastico anche senza noi lettori.

[RECENSIONE A CURA DI MULAKY]

Autore Samantha Shannon
Editore Mondadori
Pagine 816
Anno edizione 2019
Collana Oscar fantastica
ISBN-10(13) 9788804718277
Prezzo di copertina 26,00 €
Prezzo e-book 10,99 €
Categoria Fantascienza - Fantastico - Fantasy