SINOSSI
Per molti lettori di questi ultimi decenni "L'Aleph" è il libro dove scoprirono non solo un nuovo grande scrittore, ma un nuovo modo di essere della letteratura. Fu una specie di folgorazione, che poi si trasmise a tutta l'opera di Borges. Intanto, i titoli di alcuni di questi racconti (da "Lo Zahir" a "Deutsches Requiem", da "La ricerca di Averroè" a "L'immortale") entravano nella geografia mentale dei lettori come luoghi da sempre familiari e misteriosi.
RECENSIONE
Quest'opera è composta da diciotto racconti brevi a cui l'autore conferisce un senso di irreale e di fantastico con varie sfumature. Gioca con i racconti tramite simbolismi e metafore, per portarci ad una morale che arriva fulminea alla fine di ogni storia. I racconti sono ambientati in un mondo immaginario che unisce fattori come l'onirico, l'immortalità, la follia, il destino e lo scorrere del tempo insieme alla drammaticità. Considerato da molti un capolavoro, io ho apprezzato molti racconti, trovando alle volte delle difficoltà nella comprensione di alcune parti ma sicuramente una lettura profonda da affrontare con la giusta motivazione.
[RECENSIONE A CURA DI KATYA]
| Autore | Jorge Luis Borges |
| Editore | Adelphi |
| Pagine | 172 |
| Anno edizione | 1998 |
| Collana | Collana Biblioteca Adelphi |
| Lingua | Italiano |
| ISBN-10(13) | 9788845914201 |
| Prezzo di copertina | 16,00 € |
| Categoria | Fantascienza - Fantastico - Fantasy |

