SINOSSI
Il romanzo si apre con il viaggio del giovane ufficiale in seconda Jim su un vascello, il Patna. Lo scontro con un relitto fa credere che la nave sia in procinto di affondare e Jim la abbandona con sopra i passeggeri. Jim, che nel fondo è un idealista, si pente subito del gesto vile, frutto di un atto impulsivo dettato dall'orrore del momento, ma anche un'inchiesta sancirà la sua colpa. Nel tentativo di rifarsi una vita, va in giro per il mondo, sfuggendo a se stesso, cercando l'anonimato. Raggiunge infine l'isola di Patusan, nell'arcipelago malese, dove con la forza del suo carattere e le sue qualità carismatiche riesce a stabilire l'ordine e a passare per un semidio.
RECENSIONE
Difficile inquadrare questo romanzo in una specifica categoria: è un romanzo di avventura? Un noir? Un romanzo di introspezione psicologica o un dramma con echi cavallereschi? Forse è un po' tutto questo e anche di più. Una trama apparentemente semplice che prende spunto da una vicenda realmente accaduta, diventa la base per un lungo racconto in cui Conrad ci chiede una partecipazione attiva nella ricerca di una verità che va oltre il mero accadimento dei fatti. Jim, un giovane permeato da un profondo ideale eroico, fa parte dell'equipaggio di una nave che trasporta migliaia di pellegrini mussulmani. In una situazione di seria difficoltà, il capitano della nave e i suoi aiutanti scappano su una scialuppa abbandonando la nave e i pellegrini al loro destino e Jim, all'ultimo momento, quasi in una sorta di trance, compie "il salto" che lo porta a unirsi a loro. Questo "salto" diventa l'elemento reale, ma se vogliamo anche metaforico, che condizionerà tutto il suo successivo percorso umano, fatto di una soggettività complessa imprigionata in profondi valori romantici. È il subbuglio interiore di Jim che fa presa sulla sensibilità di Marlow, uomo di mare come lui e principale voce narrante. E sarà proprio lui ad aiutare Jim a uscire dal baratro in cui è precipitato. Conrad chiede a me lettore di districarmi attraverso i fatti nudi e crudi della vicenda e di scandagliare, insieme a Marlow, i meandri oscuri della psicologia di Jim ricostruendo una verità che tenga conto anche del suo cuore. Tuan (Lord) Jim, come viene chiamato dal popolo esotico che in seguito lo accoglie e di cui diventa il paladino garantendogli un certo riscatto, non riuscirà a mantenere quella apparente stabilità che gli concede un po' di pace. Tuttavia, forse, otterrà alla fine quella redenzione, quella sublimazione dell'ideale morale di cui è alla ricerca per tutta la vita. Come gli viene rimproverato più volte dall'eccentrico ma saggio Stein, Jim ha forse il solo difetto di essere un romantico, forse troppo romantico. La sua colpa è di credere fino alla fine che il male che gli uomini commettono non è qualcosa di congenito, ma il frutto, la risposta a un destino che talvolta si accanisce sul singolo in modo irreparabile. Come qualcuno lo è stato con lui, allora, è necessario essere indulgenti, un po’ indulgenti, anche con i peggiori. Ma per Jim questo ha un prezzo da pagare e il prezzo da pagare è molto alto. Con una scrittura a tratti complessa ma sublime, in questo romanzo Conrad ci interroga su quei valori che ci contraddistinguono in quanto esseri umani quali il coraggio, il sacrificio, l'amicizia, il perdono. Valori che talvolta vanno a scapito dell'interesse personale, ma che possono rendere una vita degna di essere vissuta.
[RECENSIONE A CURA DI MATTIA P.]
| Autore | Joseph Conrad | 
| Editore | Feltrinelli | 
| Pagine | 354 | 
| Anno edizione | 2017 | 
| Collana | Universale economica. I classici | 
| ISBN-10(13) | 9788807902796 | 
| Prezzo di copertina | 9,50 € | 
| Prezzo e-book | 2,99 € | 
| Categoria | Azione - Avventura | 

                        
                        
                        
                        
	