SINOSSI
Seconda guerra mondiale. Un piccolo paese della Norvegia viene occupato dall'esercito tedesco senza che gli abitanti riescano a capire la gravità della situazione e senza che possano organizzare qualche forma di opposizione. Dopo lo shock iniziale la piccola comunità imparerà una lezione fondamentale: la forza dell'individuo si basa sull'unione del gruppo. Dopo aver assistito a violenze e tradimenti dell'invasore, si farà strada e si consoliderà lo spirito di indipendenza e rivalsa del gruppo. Prima con sporadiche esecuzioni dei soldati occupanti, poi con una guerriglia sistematica e organizzata, la comunità dimostrerà agli altri e a se stessa che nessuno è vinto finché non si arrende.
RECENSIONE
Scritto nel 1942 da Steinbeck quando lo scrittore seguiva l'esercito americano come cronista di guerra. Ambientato in una molto probabile Norvegia del 1940, nazione invasa dai tedeschi per la sua ricchezza di miniere carbonifere e di manufatti provenienti dalla pesca, questo romanzo che ha parecchio di una piece teatrale, è tutta basata sul confronto fra democrazia/libertà del singolo, e dittatura e ubbidienza acritica al Capo. Il titolo del romanzo non a caso è stato scelto da una conversazione tra due personaggi del Macbeth. Il Sindaco Order, rappresenta fin nella sua carne, il popolo, e non potrà mai avallare le richieste del colonnello Larsen. Nel corso del libro troviamo vari personaggi che parlano tra loro a gruppi. Nella stanza degli ufficiali si svolgono diverse conversazioni attraverso le quali il lettore assume una conoscenza di varie tipologie caratteriali. Gli abitanti davanti alle prepotenze e alla costrizione degli invasori oppongono una fredda e dura opposizione, fatta di continue manomissioni ai macchinari, alle rotaie e a tutto l'apparato per il trasporto del carbone. Gli invasori, reprimono, minacciano e uccidono, ma gli occupati non cedono, anzi, alcuni giovani riescono a scappare nottetempo. I due ufficiali più giovani sentono la solitudine, ne soffrono. Non possono entrare in un locale dove si beve birra e si ride, senza che gli avventori diventino taciti e freddi. Nessuna donna è disposta ad accoglierli, anzi chi arrischia il contatto con loro viene ucciso. Sconsolato, angosciato, uno dei due ufficiali pronuncerà la fatidica frase che farà il giro di tutti gli abitanti della cittadina: "le mosche hanno invaso la carta moschicida." Bellissimo romanzo, con molte dialoghi diretti fra vari personaggi, ognuno molto ben descritto e dipinto. Questo romanzo mette ancora una volta in risalto l'impegno sociale di Steinbeck che, secondo me, ci ha lasciato uno dei suoi brevi capolavori. La nuova edizione della Bompiani si avvale anche di un curatore, L. Sampietro e di una nuova, credo, traduzione di un certo Monicelli. Io ho sempre letto la vecchia edizione Mondadori - Medusa del 1945.
[RECENSIONE A CURA DI GRAZIELLA]
Autore | John Steinbeck |
Editore | Bompiani |
Pagine | 159 |
Anno edizione | 2016 |
Collana | I grandi tascabili |
ISBN-10(13) | 9788845283024 |
Prezzo di copertina | 11,00 € |
Prezzo e-book | 6,99 € |
Categoria | Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico |