SINOSSI

Dopo secoli di avventure e vicissitudini, la pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, giunge in Inghilterra e viene donata a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di ritrovarlo. L'indagine, per quanto accurata, non porta ad alcun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia Verinder che nella servitù. La narrazione, in cui tutti i personaggi sono apparentemente innocenti ma allo stesso tempo possibili colpevoli, si sviluppa seguendo le sorti della pietra di Luna, in un groviglio di eventi drammatici raccontati, di volta in volta, dai diversi protagonisti. A fare da sfondo a questo giallo così magistralmente costruito c'è una romantica storia d'amore che, insieme alla suspense e alla curiosità, tiene il lettore inchiodato al libro dalla prima all'ultima pagina. Riconosciuto come uno dei più grandi capolavori di Wilkie Collins, La pietra di Luna, alla sua uscita nel 1868, consacrò il clamoroso successo dell'autore e riuscì addirittura a destare l'invidia di Charles Dickens, suo grande amico e maestro.

RECENSIONE

Considerato un modello esemplare e archetipico di romanzo poliziesco, La pietra di Luna uscì a puntate sulla rivista di Charles Dickens nel 1868. Oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo, risulta forse complicato apprezzare fino in fondo l'intuizione di Collins di far parlare diverse voci narranti, di disseminare indizi e falsi indizi, di trattare tutti i personaggi come potenziali sospettati. Dobbiamo tenere conto, però, che all'epoca della pubblicazione dell'opera, questi accorgimenti stilistici (per noi piuttosto ovvi) costituivano un'originale novità.  
Ogni narratore porta con sé il proprio punto di vista, i propri pregiudizi e le proprie idee. In questo modo la vicenda si dipana tra sospetti e colpi di scena, fino al clamoroso epilogo finale (che in questa sede non ha senso rivelare, per non rovinare la sorpresa al lettore). E parimenti ogni personaggio è indagato in profondità dalla penna di Collins, che non si limita a raccontare solo gli aspetti funzionali alla trama investigativa, ma offre ritratti a tutto tondo, profondi sul piano psicologico, ricchi di dettagli dai quali emerge un vissuto articolato e mai banale. Incontriamo così il maggiordomo Betteredge che, nei momenti di incertezza, si rifugia nel suo amato Robinson Crusoe; Rosanna Spearman e il suo contrasto interiore tra il passato di ladra e il presente di redenzione come donna di servizio; Miss Rachel con i suoi scrupoli morali; il sergente Cuff e la sua passione per le rose, evidente tentativo malriuscito di sottrarsi alla miseria delle vicende umane cercando la pace in un passatempo solitario e silenzioso. L'elenco potrebbe continuare, ma non occorre: provvederà il lettore a colmare i vuoti di questa recensione. Una considerazione specifica meritano invece le figure femminili. Apertamente derise e declassate dalle pungenti considerazioni sessiste di Betteredge, esse in realtà emergono nel corso dell'intera vicenda per arguzia, non di rado superiore a quella degli uomini, e sentimenti. Si è detto di Rachel, che troverà ampio riscatto nel finale dell'opera; ma persino un personaggio tragicomico come Miss Clack suscita, a ben vedere, tenerezza più che repulsione, dal momento che dietro la sua ossessione per la religione è lecito scorgere una ricerca di conforto in grado di compensare il dramma della solitudine. Infine è doveroso soffermarsi brevemente sulla cura dei dettagli tecnici da parte di Collins: gli aspetti medici, legali e investigativi (non si dimentichi che l'autore conosceva la materia grazie ai suoi studi di giurisprudenza) sono trattati con estrema precisione e perizia tecnica. Il che, nel panorama letterario dell'epoca, costituiva un'interessante novità, non del tutto apprezzabile oggi con il beneficio di decenni di romanzi e fiction che puntano proprio in questa medesima direzione.
Resta da chiedersi, in definitiva, se La pietra di Luna possa realmente essere considerato un classico. E la risposta è sì, non tanto per la trama in sé, quanto per la maestria con la quale Collins gestisce la narrazione a più voci, per la capacità di coinvolgere il lettore, cui si chiede implicitamente di partecipare alle indagini, e per l'influenza che l'opera ha esercitato sul genere del giallo in seguito. Siamo cioè in presenza di un libro che forse non può assurgere al rango di capolavoro, ma che certamente riveste notevole importanza nel panorama letterario ottocentesco.

[RECENSIONE A CURA DI GIGIMALA]

Autore Wilkie Collins
Editore Fazi
Pagine 600
Anno edizione 2024
Collana Fuori collana
ISBN-10(13) 9791259675651
Prezzo di copertina 15,00 €
Prezzo e-book 2,99 €
Categoria Giallo - Poliziesco - Noir